LA PARTITA / UN PAREGGIO SPETTACOLARE
(Rdl)______
Padroni di casa retrocessi, ma ambiziosi quanto basta per volersi riscattare subito e già, anche per la qualità dei nuovi arrivati, definiti ‘corazzata’. Ospiti neo promossi, e quindi di nuovo in B, dopo sei anni di inferno in serie C. In una serata incerta di fine agosto, corto circuito allo stadio Ciro Vigorito di Benevento (nella foto), nel posticipo del lunedì notte, che chiude la prima giornata del campionato, davanti a quindicimila spettatori, di cui ottocento leccesi.
LE FORMAZIONI
Benevento (4-3-3):
Puggioni – Maggio, Costa, Volta, Di Chiara – Nocerino, Viola, Tello (70′ Buonaiuto) –
Insigne (61′ Ricci), Coda, Improta (70′ Asencio Morales).
A disposizione: Montipò, Gori, Sparandeo, Letizia, Del Pinto, Tuia, Buonaiuto, Gyamfi, Bandinelli, Ricci, Asencio Morales.
Allenatore: Bucchi.
Lecce (4-3-2-1):
Vigorito – Fiamozzi, Meccariello, Lucioni, Calderoni – Petriccione, Scavone, Arrigoni – Falco (69′ La Mantia) , Mancosu – Pettinari (74′ Cosenza).
A disposizione: Bleve, Cosenza, Chiricò, Lepore, Torromino, Haye, Marino, Dubickas, La Mantia, Tabanelli, Venuti, Armellino.
Allenatore: Liverani
Arbitro: Juan Luca Sacchi di Macerata
Assistenti: Rossi Luigi di Rovigo – Luigi Lanotte di Barletta
LA CRONACA
Ritmi alti all’ inizio, poi però tanta tattica e rallentamenti. Più che altro lanci lunghi e tante punizioni.
Primo tiro, di Calderoni, ma va fuori.
Prima tiro in porta, di Improta, respinto a pugni chiusi da Vigorito.
Prima occasione, per i padroni di casa: Coda pescato in ottima posizione tira male e il portiere può salvare.
Il Benevento cerca il possesso palla, il Lecce si difende bene e cerca di impostare come può.
Intorno alla metà del primo tempo, sono proprio i Giallorossi ospiti (questa sera in maglia bianca) a prendere il predominio, spingendo molto dalle fasce. Infatti….
Alla mezz’ora il Lecce passa.
Petriccione serve Mancosu, che, da fuori area, controlla e indovina un sinistro a giro che si insacca alla destra di Puggioni, che non ci arriva.
Imprecisa e nervosa la reazione del Benevento, anzi è il Lecce, ordinato nella fase difensiva, che va ancora in avanti, conquistando due calcio d’ angolo di seguito, e poi è pericoloso ancora con l’ autore del gol.
Nel finale di tempo, i padroni di casa intensificano il possesso palla, al minuto 38′ Maggio di testa non trova la porta, così come la sua squadra non trova lo spunto vincente.
Al minuto 40′ Di Chiara becca il primo giallo della gara per gioco scorretto.
Subito dopo se lo vede sventolare Fiamozzi dopo un fallo tattico a metà campo.
E tutti negli spogliatoi per l’ intervallo.
Un erroraccio per poco non innesca una ripartenza micidiale degli ospiti, che si difendono con ordine, tonici e aggressivi, all’ inizio della ripresa, con i padroni di casa sostanzialmente mai pericolosi: cioè, tornate le squadre in campo, la fisionomia della partita non cambia.
Così, non stupisce il raddoppio del Lecce.
Minuto 58, azione corale, segna Falco, che, impossessatosi di un traversone vagante, sul rimbalzo fa secco il portiere con una conclusione precisa di destro sul primo palo.
Poi, subito dopo, un altro colpo micidiale: un traversone velenoso di Fiamozzi va ad insaccarsi senza che Puggioni trovi rimedio.
o a 3, il Benevento vede le streghe.
Al 66′ ammonito Vigorito per perdita di tempo.
Al minuto 69′ segna il Benevento: un bel colpo di testa vincente di Volta che salta più alto di tutti su calcio d’ angolo e centra la porta.
Cominciano e continuano le sostituzioni, i due mister cercano di adeguare le loro squadre sulla base delle sensazioni che arrivano dal campo, per l’ ultimo quarto d’ ora: il Benevento per dare continuità al suo gol e il Lecce per continuare a mantenere sotto gli avversari.
Complice un calo evidente di condizione degli ospiti, che non riescono ad addormentare la gara, difatti i padroni di casa, alzato il pressing, riaprono la partita al minuto 81′: il loro secondo gol è di Ricci, che mette lo zampino più lesto dei difensori su uno spiovente di Di Chiara, al culmine di un’ azione insistita.
Ultimi minuti incandescenti, dunque.
Dopo una sortita in avanti, che frutta un calcio di punizione da posizione defilata, la difesa risponde male al minuto 87′: su cross di Coda, sul pallone c’è Asencio, che va giù in seguito all’ intervento di Meccariello. Per l’ arbitro è rigore, e c’è pure l’ ammonizione per il difensore.
Dal dischetto Coda non sbaglia.
Pareggio fatto, in uno stadio diventato una bolgia.
Cinque minuti di recupero. Vigorito para un colpo di testa di Nocerino. Poi non succede più niente, dopo tante emozioni. Finisce con un pirotecnico 3 a 3.
IL GIUDIZIO
Bella partita, spettacolare. Avversari che si risvegliano, pungolati dall’ orgoglio. Ma rammarico per il Lecce: quando sei sullo 0 a 3, quando manca mezz’ora alla fine, non ti puoi far raggiungere nel finale! E’ mancata la lucidità decisiva, la mentalità superiore. Le note liete sono invece la bella determinazione mostrata per un’ ora e le potenzialità, i margini di miglioramento, che appaiono notevoli, nel corso di quest’ avventura in serie B appena iniziata.
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