ESCE LA ‘Guida ai musei del Grande Salento” EDITA DA IL SALENTINO / UNA SORPRESA DOPO L’ ALTRA
di Raffaele Polo______
Decisamente intrigante e interessante il volume fresco di stampa, edito da ‘Il Salentino Editore’ nella collana ‘Le guide del Salentino’ (anche se il ‘logo’ recita ‘Le guida del Salentino’) a cura di Alessandro Candido e con lodevoli contributi di Sara Foti Sciavaliere (anche se nel testo inglese diventa ‘Scavaliere’), Maria Doriana di Cesaria, Marinella Olivieri e Milena Potì, oltre alla sintetica prefazione di Maria Piccarreta (Soprintendente archeologia belle arti e paesaggio Brindisi, Lecce e Taranto).
Ricchissimo di foto e incentrato in una meticolosa traduzione del testo in inglese, il volume si fa sfogliare con grande curiosità e ci aiuta a scoprire musei e località che avevamo dimenticato o, addirittura, non conoscevamo.
Ottima iniziativa che, in copertina, viene denominata ‘Musei pinacoteche Aree Archeologiche Brindisi – Lecce – Taranto’ con sottotitolo di ‘Guida ai musei del Grande Salento’.
Nella specifica apertura di testo all’interno del libro, si ha ‘Guida ai Musei, Pinacoteche e Aree Archeologiche delle Province di Brindisi, Lecce e Taranto’; il senso è simile, ma ci viene da domandarci quale sia l’esatta denominazione di questo libro che ha il costo di 15,90 euro e che sul dorsale del volume indica un’ulteriore versione: ‘MUSEI Brindisi Lecce Taranto Guida ai musei del Grande Salento’.
Detto questo, che ci ha scombussolati non poco, abituati come siamo alla meticolosità esagerata degli editori nostrani (si fa per dire…) diciamo che il compito del bravo Candido è stato svolto in maniera lodevole, riuscendo a costruire un prodotto di facile e immediata consultazione, che riunisce alla intuibile necessità pubblicitaria, un buon spirito di ricerca soprattutto per luoghi e strutture meno conosciute.
Comprendiamo anche la necessità di inserire, in chiusura del volume, un ben orchestrato ‘dove dormire, dove mangiare’ che comprende anche un’agenzia immobiliare, non si sa mai potesse servire…
Nella elencazione dei musei, naturalmente, mancano un po’ di voci (nessun accenno, ad esempio, al museo Comi di Lucugnano o al Museo della Radio di Tuglie, tanto per citare qualcosa) ma, in compenso, scopriamo che a Lecce esiste un Museo Ebraico e a Nardò la ‘Mostra Permanente Vittorio Bodini’. E che dire del ‘Museo del Giunco Palustre’ di Acquarica del Capo e del ‘ Museo delle lamette da barba’ di Botrugno?
Una sorpresa dopo l’altra, insomma, che confermano tutto lo spirito d’iniziativa dei salentini e la predisposizione a conservare e testimoniare anche le forme meno consuete delle nostre radici.