LA PARTITA / INCUBO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
(Rdl)______I padroni di casa alla prima uscita ufficiale, i giallorossi alla seconda, si sfidano al glorioso ‘Luigi Ferraris’ di Genova, detto Marassi dal nome del quartiere in cui si trova, per il terzo turno di Coppa Italia, in una calda, ma soppotabile, serata d’agosto di inizio stagione agonistica, davanti a diecimila spettatori, ottanta dei quali in rappresentanza leccese.
In palio, il passaggio al prossimo turno, in programma il 5 dicembre, contro la vincente di Entella-Salernitama, che si giocherà domani; ma poi pure forma e convinzione, in vista dell’ inizio dei rispettivi campionati di serie A e B.
LE FORMAZIONI
Genoa: Marchetti, Spolli (60′ Gunter), Criscito, Romulo, Piatek (60′ Mazzitelli), Kouamè, Biraschi Pandev (72′ Bessa), Lazovic, Zukanovic, Hiljemark.
A disposizione: Vodisec, Radu, Gunter, Lopez, Mazzitelli, Rolon, Bessa, Dalmonte, Pereira, Lakicevic.
Allenatore: Davide Ballardini
Lecce: Vigorito, Petriccione, Cosenza, Arrigoni, Mancosu, Lepore (60′ Fiamozzi), Torromino (72′ Haye), Marino, Pettinari (65′ Saraniti), Falco, Calderoni.
A disposizione: Bleve, Chironi, Saraniti, Haye, Dumancic, Dubickas, Tsonev, Tabanelli, Legittimo, Fiamozzi, Armellino.
Allenatore: Fabio Liverani
Arbitro: Federico La Penna di Roma 1
Assistenti: Stefano Alassio di Imperia e Gianmattia Tasso di La Spezia
LA CRONACA
Pronti via, e c’è subito il vantaggio del Genoa: cross sotto porta, e colpo di testa vincente di Piatek. Va beh, ci può stare, bel cross spiovente, conclusione spettacolare.
Quello che non ci poteva stare, la difesa imbarazzante, in estrema difficoltà, che consente all’ attaccante polacco nuovo arrivato di ricevere un lancio neppure smarcante più di tanto, e di andare a raddoppiare senza difficoltà.
Due gol sotto, dopo dieci minuti, è notte fonda per i giallorossi, che hanno pure provato ad andare avanti, con una certa efficacia, però sono stati puniti dal reparto difensivo, per intero, che ha permesso quel che non doveva permettere.
Poi, Pandev, poi Criscito, a concludere: ci sono solo i Grifoni in campo, il Lecce c’è solamente nella teoria della testa di Fabio Liverani, ma in pratica non risponde alle direttive, anzi, non fa niente, non c’è nessuno in partita, a questo punto.
Così il 3 a 0 non soprende per nulla, per la tripletta dello scatenato Piatek, che sale in cielo e di testa insacca ancora.
Al 20′ un tiro velleitario di Lepore dà la misura della situazione sul ring della partita: un pugile, di qualità superiore, che ha assestato tre colpi pesanti, e un pugile suonato, che barcolla confuso e stonato.
Prima della mezzora, ci riprova Falco, dalla distanza, ma il rientrante da protagonista Marchetti blocca con sicurezza il tiro del resto centrale. Le due punte, Torromino e Pettinari (Palombi che era stato prescelto, si era fatto male durante il riscaldamento pre partita, nella foto), latinano, provano pure a fare gioco, a trovare la posizione, ma non ne indovinano una, del resto non assistiti dal centrocampo, in maniera tale che i Giallorossi sono sempre in inferiorità davanti, e dietro, abbiamo detto.
Che dire, di più? Basti dire che su un calcio d’ angolo al 37′ i difensori stanno a guardare il diavolo polacco che di testa mette in porta il 4 a 0.
Padroni di casa brillanti e incisivi, protagonisti; ospiti confusionari e distratti, mai in partita; la sintesi alle squadre negli spogliatoi per l’ intervallo.
Al 55′ Calderoni di nuovo dalla distanza, di nuovo centrale, per la parata del portiere genoano, è la prima nota alla ripresa del gioco. Immediata la replica dei padroni di casa, ancora pericolosi.
I ritmi sono calati, tutto diventa abbastanza noioso, senza alcuna intensità.
La situazione non cambia quando comincia la girandola delle sostituzioni, standing ovation per Piatek.
Pericoloso solo il Genoa, quando si distende in avanti, fra tiri fuori misura di poco, e parate di Vigorito.
Il Lecce si vede in due calci d’angolo, e in un’ occasione per Saraniti, che, insieme a Fiamozzi, e pure Haye, i nuovi entrati, qualche cosina in più han fatto vedere rispetto a prima. Ma poca roba.
La partita non dice in pratica più niente, aveva già detto tutto nel primo tempo.
IL GIUDIZIO
Sarebbe ingeneroso, quanto ingiusto, trarre conclusioni affrettate, da quel che si è visto in campo ‘stasera.
A volte, le scoppole che fanno male, se elaborate con creatività, possono addirittura far bene, in seguito, aprire gli occhi, dare motivazioni.
Il Genoa si presenta al campionato di serie A in gran spolvero, con una squadra già impostata con un buon mix fra ritorni, e nuovi arrivi, esperienza e novità.
Il Lecce si affaccia al campionato di serie B con una squadra che ancora squadra non è.
Category: Sport