PARTY PRIVATI E PUBBLICHE VIRTU’, LA CALDA ESTATE SALENTINA DEL BANCHIERE SVIZZERO RENE’ DE PICCIOTTO

| 5 Agosto 2018 | 0 Comments

(g.p.)______L’ estate salentina di Renè De Picciotto prosegue gaia, fra una lussuosa festa e l’ altra organizzata ora in questa, ora in quella della sua collezione privata di masserie acquistate nella zona di Fasano, insieme alla sua compagna, Adele Schena.

Ginevra e Parigi sono lontane, oramai soggiorni temporanei e solo invernali.

Gli affari della globalizzazione, fra investimenti, partecipazioni bancarie, incarichi di proprietà e di dirigenza in istituti finanziari, sparsi fra Europa e Stati Uniti, residence (e dagli!) extralusso, catene alberghiere, strutture sanitarie, e quant’altro di finanziario, parcellizzato in vari continenti, si curano agevolmente anche sotto il sole cocente dell’ agosto salentino, prima e dopo un panzerotto (ma gli si dovrà dire che a Lecce si chiamano calzoni) party.

C’è stato spazio, faccende dell’ ex Banco di Napoli a Lecce a parte,  pure per i nuovi, in loco, ed è stupefacente tanta abnegazione, per uno fra gli uomini più ricchi al mondo, con un ingente patrimonio personale di beni mobili e immobili.

A Lecce, dove intanto si è quotato nella società di calcio, ci sarà pure presto tempo e modo per costruire un nuovo stadio privato.

Renè intanto, in attesa di farsi il suo Picciotto Stadium, si è fatto il suo personale Nuovo Cinema Paradiso a Ostuni, rilevando lo storico locale “Roma”, ora in procinto di ristrutturazione a sala spettacoli e ristorante, sul modello europeo, in cui la cultura conta poco e punto, ma contano i soldi dei salatissimi menù dei ben felici avventori che possono permetterselo, e felici loro, felici tutti.

Piacerà di sicuro a Belen, ospitata, fra gli altri, per un servizio fotografico, a villa Pettolecchia, pregevole residenza di campagna nobiliare ottocentesca, su una struura risalente alla fine del Medioevo, recentemente acquistata, ristrutturata e arredata secondo i più alti standard del lusso più sfrenato.

Una storia che, sia pur in sintesi, merita di essere raccontata.

La bellissima Masseria Pettolecchia, gioiello delle masserie fortificate della regione Puglia, è   sottoposta a vincolo di interesse storico e artistico, per cui qualsiasi intervento edilizio deve essere preventivamente autorizzato dalla competente Soprintendenza.

Manco a dirlo, il nuovo proprietario presenta progetti di ristrutturazione e di ampliamento, e poi di cambo destinazione d’ uso, a “centro per attività culturali“: quali, quelli di cui è capace Belen?

Permessi negati, nel corso dei mesi scorsi, anche perchè Renè nel frattempo, questo inverno,  è incappato in una disavventura, nella sua intraprendente disinvoltura imprenditoriale: la Guardia di Finanza gli ha sequestrato il lido privato che stava costruendo fra Savelletri e Torre Canne, con sulla sabbia duecento metri quadri di bar ristorante, sequestro in seguito confermato, dopo il ricorso.

Come a un Flavio Briatore qualunque.

Renè non ci sta, e organizza un incontro pubblico a casa sua, in cui, come un Flavio Briatore qualunque, se la piglia con la burocrazia, ma poi si allarga a sofisticate involuzioni socio-politiche e storico-filosofiche: “Il male del capitalismo è l’iniqua distribuzione della ricchezza, il bene del socialismo è l’equa distribuzione della miseria”. 

Winston Churchill gli accende un sigaro, a lui.

Come abbiamo visto la scorsa settimana, a Lecce, dove la posta in gioco è ben più alta che a Fasano, va decisamente meglio che a Fasano.

Meglio, decisamente meglio di Otranto e di Nardò, per citare i due altri casi comparabili del recente passato.

Senza le polemiche per Lady Alison Deighton, e le vicende amministrative e giudiziarie, legate al resort fra gli ulivi secolari della Sarparea, che spacca l’ amministrazione comunale che gli concede l’ ultimo permesso mancante.

Senza le polemiche per le concessioni fatte a Otranto dall’ ex sindaco a Flavio Briatore, per il suo Twiga-Billionaire, poi bloccato dall’ intervento della magistratura.

In un mese e mezzo, dalla presentazione della domanda, al pronunciamento unanime a favore del consiglio comunale, a Lecce è subito, in tempi record stupefacenti, tutto a posto.

Forse.______

LA RICERCA nel nostro articolo del 31 luglio scorso

 

IL SIGNORE E’ SERVITO! IN TEMPI RECORD E ALL’ UNANIMITA’, ECCO PRONTA L’ AUTORIZZAZIONE PER IL SUO RESORT EXTRALUSSO. VOTANO A FAVORE ANCHE LE OPPOSIZIONI CENTRO DESTRA E M5S. NESSUNO HA AVUTO NIENTE DA ECCEPIRE, NEMMENO SULLE MOTIVAZIONI DEL PROVVEDIMENTO ADOTTATO. TRAGICOMICHE

 

 

Category: Cronaca, Politica

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