“Una grandissima gioia, una grandissima responsabilità”, E BRINDISI PROVA A GIRARE PAGINA CON RICCARDO ROSSI
di Vincenzo Corrado______
Dopo due settimane il ballottaggio nel comune di Brindisi ha portato ad una svolta. Contro le aspettative e sull’onda della rimonta, il centrosinistra ha scalato le percentuali ed ha portato a Brindisi il nuovo primo cittadino, Riccardo Rossi.
Ieri – quando i cittadini sono ritornati alle urne – Rossi ha ribaltato il precedente svantaggio nei confronti di Roberto Cavalera, l’altro contendente del centrodestra. Secondo numeri e dati alla mano, il neosindaco ha guadagnato il 56,61% dei consensi (16.658 voti), mentre Cavalera solo il 43,39% (12.770). Una serata certamente emozionante e dalle tante sfaccettature, urla e incredulità, probabilmente da ambo le parti. Una volta conclusasi la sfida, inoltre, l’ormai sconfitto Cavalera si è professionalmente congratulato con Rossi, riconoscendo la sconfitta ed annunciando una dura opposizione.
Brindisi ha cambiato ‘sta storia, come annunciava lo slogan ripetuto dalla compagine del neoeletto sindaco durante la campagna elettorale. E lo fa con un uomo, Rossi, che porta fiducia e freschezza, con i ragazzi di Ora Tocca a Noi, giovani universitari e lavoratori brindisini fuori sede che hanno voluto contribuire a dare una svolta ed una mano concreta per l’amministrazione della loro città.
Sono almeno dieci anni che Rossi si dedica ai movimenti, alle lotte ambientaliste e alla politica attiva, candidandosi già altre volte ma finendo per fare solo opposizione. Ora, dopo un lungo percorso, è arrivato lì dove voleva arrivare. Emulando, a grandi linee, le ultime elezioni nel comune di Lecce, che ha visto vincere anche qui il candidato di centrosinistra Carlo Salvemini a dispetto dei rivali del centro-destra. Sinistra e trasparenza si incrociano nei due comuni del Salento, per dare nuova linfa nelle rispettiva città.
Riccardo Rossi, 51 annj, ingegnere e ricercatore dell’Enea, con la sua vittoria fa vestire Brindisi di “rosso”, e con le grida di sottofondo che intonano “Bella Ciao” per tutta la notte sulla scalinata delle colonne romane. La prima piccola rivoluzione è stata quella di aver portato in consiglio comunale molti nuovi volti rispedendo a casa altri vecchi volti della politica locale, che tanto male stavano provocando al capoluogo. Ora tocca a loro.