LE IDEE / ANDARE OLTRE LA DESTRA E LA SINISTRA, IL POPOLO CONTRO LE OLIGARCHIE. COSI’ PARLO’ DUGIN, L’ IDEOLOGO DI PUTIN. E ORA FORSE PURE DI SALVINI
(g.p.)_______Ecco una prima, breve, dirompente sintesi delle idee di Alexandr Dugin, tratte dall’ intervista rilasciata l’ altro giorno a Luca Steinmann su Huffpost. La foto che pubblichiamo è un momento del colloquio da lui avuto con Matteo Salvini durante il viaggio a Mosca del leader della Lega nel novembre 2016.______
Non sono un rappresentante di Putin, rappresento invece il popolo, lo Stato e la cultura russa. Sono un filosofo che lavora con il mondo delle idee e che si cala nella dimensione pratica della politica. (…)
Ho iniziato a promuovere l’unione euroasiatica, a difendere la sovranità dei popoli pur non ricadendo in un nazionalismo di stampo ottocentesco.
(…)
L’idea di fondo che condividiamo è il superamento delle ideologie novecentesche sia sul piano valoriale sia su quello geopolitico, a favore di quella che ho chiamato la Quarta Teoria Politica, che è l’ultima tappa dello sviluppo del mio pensiero. Il suo inizio risale ai tempi dell’Unione Sovietica quando ho iniziato ad essere influenzato dalle idee tradizionaliste di Julius Evola e di Renè Guenon.
Con l’avvento in Russia del liberalismo mi sono reso conto di come il comunismo fosse meglio del liberalismo e ho quindi sviluppato una critica antiliberale che sintetizza le critiche al capitalismo provenienti sia da destra che da sinistra. In quegli anni si stava diffondendo nel mondo una mentalità che in Occidente è ancora oggi molto forte e che coniuga le idee di sinistra, mi riferisco al marxismo culturale, con le dottrine economiche liberali di destra. Io ho voluto fare esattamente l’opposto, sintetizzando le teorie sociali della sinistra economica con i valori tradizionali.
(…)
Non è sufficiente unire la destra e la sinistra, bisogna superare queste categorie. Bisogna superare le tre grandi ideologie del Novecento – il fascismo, il comunismo ed il liberalismo – per arrivare ad una quarta dimensione.
(…)
La Quarta Teoria Politica ed il multipolarismo non riconoscono una storia universale valida per tutti i popoli e tutte le culture, come non riconoscono la validità di un unico Stato globalista che governi tutti i popoli e tutte le culture, come pensano invece le elites occidentali.
(…)
Estrema sinistra ed estrema destra sono dei simulacri novecenteschi legati ancora al concetto di nazione di stampo ottocentesco.
La Quarta Teoria Politica non è una mera terza posizione tra liberalismo e comunismo. Con essa riprendo questa critica attaccando il fascismo, il nazionalismo e le loro espressioni razziste che sono state uno strumento di colonialismo eurocentrico da parte dell’Occidente che compromettono lo sviluppo indipendente delle diverse civiltà.
(…)
Il populismo è una reazione alle elite globali e liberali che non ha origine in nessuna ideologia novecentesca, né nel comunismo né nel fascismo. Proviene invece dal popolo che si pone così come un nuovo concetto politico ed ideologico. Il populismo mischia la richiesta di giustizia sociale con la domanda per il ritorno a valori conservatori, non è né di destra né di sinistra, semplicemente è antiliberale. Deve essere concepito come un concetto che va oltre la destra e la sinistra. È la reazione contro le elite di un popolo che si pone come protagonista e che è anche il protagonista della Quarta Teoria Politica.
(…)
L’Italia è oggi l’avanguardia geopolitica portatrice della Quarta Teoria Politica. La formazione di un governo che unisca Lega e Movimento Cinque Stelle è il primo passo storico verso l’affermazione irreversibile del populismo e la transizione verso un mondo multipolare. Non vedo una strategia precisa dietro questo governo. Vedo invece una reazione sana e giusta contro la dominazione delle elite transnazionali da parte del popolo
(…)
Se i populisti sono antiliberali e l’antifascismo si pone come baluardo contro i populisti allora diventa automaticamente il baluardo di difesa del liberalismo, delle elite globaliste e del terrorismo propagandistico di Soros. L’antifascismo viene utilizzato dalla sinistra per demonizzare i suoi avversari e spingerli nel ghetto del fascismo, l’anticomunismo è strumento della destra per colpire chi chiede giustizia sociale. Antifascismo e anticomunismo sono forme politiche per reprimere la giusta protesta dei popoli contro il pensiero unico. Io non amo né il fascismo né il comunismo. Ma l’antifascismo e l’anticomunismo sono addirittura peggio.______
2 – continua______
LA RICERCA nel nostro articolo di ieri