GIUSEPPE CONTE VS GIUSEPPE CONTE. ECCO LA POESIA SATIRICA CHE IL POETA HA DEDICATO AL SUO OMONIMO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: “Avvocato del popolo, o anonimo notaio / a registrare un atto tra Salvini e Di Maio?”
(g.p.)______La politica deve guidare l’ economia, non viceversa. E, a sua volta, la cultura deve guidare la politica. Infine, ad abundantiam: la poesia deve guidare la cultura, nel nome della Bellezza. Diceva da tempo, dai tempi della memorabile occupazione della Basilica di Santa Croce a Firenze. Esperienza memorabile, nel 1994, organizzata con un gruppo di poeti (i capitani del Commando eroico, tra i quali Tomaso Kemeny, Roberto Carifi, Lamberto Garzia).
Nell’ occasione, pronuncia sul sagrato un discorso in cui rivendica il primato etico e spirituale della poesia. Tra i messaggi di adesione che gli giungono, quelli di Lawrence Ferlinghetti, di Mary de Rachewiltz, di Mario Luzi, di Gao Xingjian.
Giuseppe Conte (nella foto – ho ridotto all’ osso il curriculum, e senza taroccamenti) nasce a Porto Maurizio nel 1945. Studia a Londra, Parigi, e Milano. Si impone all’ attenzione generale degli ambienti letterari italiani con le sue prime due raccolte nella seconda metà degli anni Settanta: “Il processo di comunicazione secondo Sade”, Napoli, Edizioni di Altri Termini, 1975; e “L’ultimo aprile bianco”, Milano, Guanda, 1979. Ne seguiranno altre dieci. Fra le altre, straordinario il successo di pubblico ottenuto da “Canto d’ oriente e d’ occidente”nel 1979. Nel 2015 un’ ampia antologia delle sue poesie viene pubblicata negli Oscar Mondadori. E’ autore anche di dieci romanzi, nove saggi, sei opere teatrali, una decina di volumi quale traduttore. Di lui già parlano le storie della letteratura italiana di numerosi editori.
Da pochi giorni ha un finora sconosciuto omonimo che per chissà quale incidente, o accidente della Storia è diventato presidente del Consiglio.
“Hanno e ho scherzato già troppo sull’omonimia con il presidente del consiglio dei 5stelle” – ha scitto poco fa sul suo profilo Facebook, che egli cura personalmente, senza la gestione della Casaleggio & associati dell’ altro – “Prima di finirla, ecco la poesia satirica che gli ho dedicato a Radio1 , nel programma Un giorno da pecora. E poi basta”.
Ed ecco qui di seguito i versi.______
Avvocato del popolo, o anonimo notaio
a registrare un atto tra Salvini e Di Maio?
Chi sei davvero tu, da quale nulla vieni
La tua è solo obbedienza, o ambizione senza freni?
Scegli, vedremo se saprai tenere alta la fronte
come il tuo vecchio omonimo scriba, Giuseppe Conte.
Ti chiedo di difendere gli alberi, l’erba , il mare,
da chi vuole distruggere e cementificare,
il diritto dell’anima di ribellarsi e sognare
bellezza, libertà, future primavere
di difendere i più deboli, gli esuli, i rifugiati
i fratelli che vengono uccisi e perseguitati
di difendere quello che c’è di sacro nel lavoro
le donne quando a decidere vogliono essere loro
di sbaragliare razzismo, ignoranza, omofobia,
l’eterna legislatrice del mondo è la poesia
l’Amore che vince tutto. Ricordalo, e così sia.