IL GOVERNO E’ FATTO, O QUASI…MANCA ‘SOLO’ IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO. CHE FARA’ FRATELLI D’ITALIA?
vm_________Mentre le televisioni , comprese quelle di Berlusconi, sono piene di dirigenti del PD, che ci raccontano quanti sono bravi e quanto sono belli, e nonostante gli Italiani li abbiano abbondantemente bastonati, prima, durante le elezioni politiche e poi nelle due regioni dove si è votato, non hanno fatto un minimo di autocritica e continuano a salire in cattedra, per raccontare le solite storielle, le solite cerimonie, congressi convegni, scontri, scissioni, Renzi si…Renzi no…, intanto sommersi dalle critiche di tutti coloro che temono di perdere i privilegi dei quali hanno goduto sinora, la Lega e il Movimento 5 Stelle hanno lavorato sodo e messo appunto un accordo dettagliato.
Ora Salvini e Di Maio sono alla ricerca dell’intesa sul presidente del Conisglio, ma il contratto di governo sarebbe “quasi chiuso”. Di Maio tranquillamente afferma: “Si sta scrivendo la storia”, provocando le risate ironiche degli esponenti Pidduini, che occupano ormai in modo permanente i salottini televisivi dei talk show politici. Intanto, Meloni aspetta di conoscere il nome del candidato per Palazzo Chigi, per sapere come regolarsi, a quanto pare neanche lei sta capendo che il prossimo governo non avrà un capitano a decidere le sorti del campionato, ma un’intera squadra, o quantomeno i due leader. Il Quirinale è stato informato.
Per cui, ci siamo, l’accordo tra Lega e Movimento Cinque Stelle per il governo sembrerebbe davvero ad un passo. Dopo una Domenica passata a discutere a Milano, prima nella sede della Regione, poi nell’ufficio di un parlamentare lombardo, Stefano Buffagni, l’annuncio di Luigi Di Maio: “A momenti chiamiamo il Quirinale e gli diamo tutte le informazioni. È stata una giornata molto produttiva”.
Il capo politico di M5s, ha poi chiamato il Quirinale annunciando di essere pronto a riferire sullo stato dell’intesa tra M5s e Lega per arrivare alla formazione del nuovo governo. Il segretario leghista era accompagnato dal suo vice Giancarlo Giorgetti e dal capo segreteria Andrea Paganella. Di Maio dal parlamentare Vincenzo Spadafora e il portavoce Rocco Casalino.
Ci dovrebbe essere dunque l’accordo sul patto di governo, sul programma, ma anche sul nome del premier terzo, sebbene non sia ancora stato individuato. Durante la giornata una ridda di ipotesi: verrà fatto un solo nome, anzi, sarà presentata una rosa di papabili lasciando al capo dello Stato la possibilità di scegliere, sarà un tecnico, anzi, no: profilo assolutamente politico. Intorno alle 19,30 è stato Matteo Salvini ha parlare con i giornalisti su questo punto: “No … e che facciamo, portiamo una squadra di calcio?”. Aggiunge Di Maio: “ Sempre politico, mai tecnico.
Sia Cinque stelle che Lega puntavano in realtà a raggiungere un’intesa entro la giornata di oggi, quantomeno sui contenuti, in modo da comunicare il raggiungimento dell’accordo di governo al presidente della Repubblica, DSergio Mattarella. Sintomatico il fatto che Di Maio avesse annullato la partecipazione prevista stasera al programma di Fabio Fazio ‘Che tempo che fa’, segno che un’intesa definitiva poteva essere davvero a portata di mano. Secondo fonti del M5s, il contratto di governo è “quasi chiuso” con i due partiti al lavoro su un “nome terzo” per la figura del presidente del Consiglio. Ma le notizie di stasera lasciano capire che l’accordo è fatto, su tutto, anche sul nome del premier.
“La discussione sul contratto sta andando molto bene, speriamo di chiudere. C’è un ottimo clima. Ovviamente si sta scrivendo la storia, ci vuole un po’ di tempo. Per la prima volta nella storia si porta avanti una trattativa sui temi”, aveva dichiarato Di Maio lasciando la riunione, alla quale non è poi tornato, preferendo incontrare Salvini in privato.
Al tavolo tecnico hanno partecipato: per M5s, Laura Castelli, Danilo Toninelli, Vincenzo Spadafora, Alfonso Bonafede e Rocco Casalino; per la Lega, Roberto Calderoli, Armando Siri, Nicola Molteni, Gian Marco Centinaio e Claudio Borghi. Assente in un primo momento, il vice segretario federale, Giancarlo Giorgetti.
Fratelli d’Italia parteciperà al governo giallo-verde? Giorgia Meloni aveva respinto venerdì la richiesta di Di Maio di appoggiare un premier pentastellato in cambio dell’ingresso del suo partito, per compensare il conseguente spostamento a destra del baricentro dell’esecutivo. La leader di Fdi ha però risposto picche è aspetta di conoscere il nome del premier. “È vero che i temi contano quando si tenta di mettere insieme forze politiche difformi, ma il premier non è l’ultimo problema, è il primo. È il presidente del Consiglio che stabilisce l’identità di un governo. È curioso che si affronti una trattativa partendo dalla fine. L’ho detto anche a Salvini e Di Maio”, ha dichiarato Meloni a “In mezz’ora in più”.
Come già detto, le cose cambiano e la Meloni se ne dovrà rendere conto.
Category: Politica