QUALCUNO VOLO’ SUL NIDO DEL FRATINO
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Da Ostuni l’ associazione ‘Millenari di Puglia’ ci scrive______
Nasce un presidio a tutela dei nidi del raro fratino, uccello a rischio estinzione.
Da quasi due mesi, un gruppo di persone provenienti da varie province pugliesi si è attivato con l’unico obiettivo di presidiare e proteggere ben otto nidi di fratino, un raro uccello a rischio estinzione che ha nidificato lungo un tratto della costa adriatica di Ostuni e la spiaggia ionica di Torre Colimena.
Il ritrovamento delle uova di fratino e la chiamata al fronte dei volontari si deve ad Enzo Suma, anima di Millenari di Puglia, che attraverso Facebook ha lanciato un progetto di tutela di nidi del fratino, chiamato “Presidio del Fratino”, al quale hanno aderito al momento una cinquantina di persone.
Il fratino (Charadrius alexandrinus) si chiama così per via di un semicerchio nero presente sulla fronte, simile alla chierica di un frate e nidifica sulle nostre coste tra aprile e giugno, ma negli ultimi anni la sua popolazione è diminuita di oltre il 50% con circa 1500 coppie attualmente nidificanti in Italia. Per questo è considerato dall’Unione Europea una specie a rischio estinzione.
La maggiore minaccia per la conservazione di questo raro uccello è rappresentata dalla distruzione dell’habitat dunale, dalla perdita generale di naturalità delle nostre coste dovuta al continuo sfruttamento per fini turistici, dal disturbo dell’uomo che usa gli spazi in prossimità dei nidi, dalla predazione di ratti, cornacchie e gabbiani ma soprattutto dal disturbo operato dai cani lasciati liberi senza guinzaglio durante la cova e sui nidiacei. E’ frequente l’abbandono dei nidi da parte del fratino a causa dell’eccessivo disturbo.
Già con il ritrovamento a fine febbraio del primo nido, Millenari di Puglia ha lanciato il progetto “Presidio del Fratino” con il quale diverse persone si sono turnate affinché nessun passante schiacciasse le uova.
Oggi da quel nido sono nati 3 piccoli e l’attività di monitoraggio ha permesso di rilevare un totale di ben 5 nidi di fratino lungo l’area costiera tra Lamasanta e Torre Pozzelle. Il momento della cova è molto delicato e l’idea di apporre cartelli ed una recinzione che segnalassero la presenza dei nidi sulla costa ostunese è stata presto abbandonata, visto il particolare sito, poiché avrebbe sortito l’effetto contrario invitando i curiosi a disturbare l’area di nidificazione.
Perciò è nata l’idea di creare un presidio che consentisse di tutelare le uova del raro fratino. Un’azione di tutela partita dal basso che ha consentito in questi giorni la schiusa di 11 uova mentre altre due schiuderanno presto. I piccoli nati dopo pochissime ore hanno già imparato a correre e a sapersi nascondere al richiamo di allarme lanciato da uno dei due genitori.
Certamente la fase più delicata della cova e della schiusa è stata superata e questo è stato possibile soprattutto grazie a tutti quei volontari che hanno dedicato parte del loro tempo nel presidio a tutela dei nidi del fratino.
Un atto di amore verso la natura e verso una bellissima specie protetta in via di estinzione. I
l luogo di nidificazione nella fase di cova inizialmente non è stato divulgato per proteggere dal disturbo i nidi e i piccoli da curiosi, fotografi e purtroppo anche da vandali o, peggio, da ritorsioni da parte di chi vuol fare di quei tratti della costa un luogo di sfruttamento per fini turistici. Ed in questi giorni l’esperienza di Millenari di Puglia è stata richiesta anche da parte delle Riserve Naturali del Litorale Tarantino a Torre Colimena, dove sono poi stati trovati 3 nidi per un totale di 9 uova. Non si esclude la presenza di altri nidi.
Ciò che più penalizza questo piccolo e prezioso uccello è il fatto di nidificare a terra sulla sabbia, proprio in un periodo in cui i bagnanti piantano i loro ombrelloni. A seguito del ritrovamento, il personale di Millenari di Puglia, delle Riserve e dell’Arif hanno immediatamente messo in sicurezza i due nidi più a rischio attraverso una rete cilindrica di protezione che consente il passaggio del piccolo uccello, oltre ad una recinzione di paletti e cordino per delimitare l’area. Si è subito attivato anche qui un presidio di volontari che ha consentito di vigilare, soprattutto durante gli affollati fine settimana, affinché nessun curioso oltrepassasse il perimetro di sicurezza e disturbasse le coppie durante la cova.
Secondo Enzo Suma, fondatore di Millenari di Puglia e del progetto “Presidio del Fratino”, l’unico modo veramente efficace per tutelare un nido del raro fratino è quello di presidiarlo in maniera silenziosa e discreta come è stato fatto in questo mese e mezzo di lavoro dai volontari del progetto. Lì dove possibile si sono evitati cartelli, reti e recinzioni per limitare il vandalismo e la curiosità di fotografi e disturbatori. E così è stato fatto sul litorale di Ostuni, in un’area al di fuori del parco regionale delle dune dove paradossalmente non sono stati trovati nidi. La presenza del fratino è segno di una buona e sostenibile gestione della costa e di un buon grado di naturalità. Evidentemente le aree costiere di Lamasanta e Torre Pozzelle presentano queste condizioni che hanno consentito la nidificazione di ben 5 coppie di fratino. Il lavoro a costo zero dei volontari che hanno aderito al progetto di Millenari di Puglia ha così permesso ad una specie a rischio di estinzione di portare a termina la cova, il momento più delicato. Il progetto e l’attività di monitoraggio continueranno per tutta l’estate, non solo nell’area costiera di Ostuni ma, vista l’esperienza acquisita, anche in altre aree protette e aree costiere sensibili.
Il lavoro svolto è stato documentato dal naturalista Enzo Suma e pubblicato sulla pagina facebook Presidio del Fratino e sul canale youtube di Millenari di Puglia.
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