I RICORDI FAMIGLIARI DI SALVATORE SISINNI
di Raffaele Polo______
Lo afferma con convinzione, sostenendolo anche, in seguito, con citazioni di personaggi illustri: ‘io non sono uno scrittore bravo, per richiamare Gabriel Marquez, ma semplicemente uno che ama scrivere, e solo per diletto, non per mestiere; e continuerò a farlo fino a quando la mia mente non mi abbandonerà. E pubblico, per la terza volta, Ricordi di Famiglia: Mia Madre, in quanto le prime due edizioni, esaurite, mi hanno dato molto consenso, nel senso che le riflessioni che contenevano sono state ampiamente e largamente condivise…’
Ora, che il dottore Salvatore Sisinni, classe 1940, nativo di Squinzano, edita con ‘SetteMuse Edizioni’ di Luigi Maci questa 3° edizione (riveduta e ampliata), non può che farci piacere; si tratta di una bravissima e stimatissima persona, che ci offre, in ogni suo scritto, una linearità coerente di schietta educazione ‘all’antica’, facendoci tornare alla mente ‘come eravamo’ e verificando piacevolmente che termini come ‘educazione, correttezza, rispetto, amor filiale e cristianità’ non sono poi completamente scomparsi.
Ci conferma, ancora, di quella purezza di spirito che rasenta l’ingenuità, soprattutto per quel suo voler documentare al meglio ogni frase, ogni costrutto, ogni fotografia (come non sorridere quando, a pagina 88, appare la foto, in bianco e nero, di un giovane con saio francescano e la didascalia recita testualmente ‘San Francesco d’Assisi’?) irrobustendo ai limiti del consentito ogni indicazione sui personaggi citati.
Ad esempio: apprendiamo a pagina 41, nella didascalia della foto a piè di pagina che si tratta del maestro Egidio Corciulo, ormai in pensione, (che) va ad abitare in una casa in campagna, costruita su un terreno di sua proprietà, circondata da alberi, lontana dai rumori dei tempi moderni.
Ora, onestamente, chiunque avrebbe apposto solo nome, cognome e professione del volto raffigurato. Ma per Sisinni è necessario rendere ‘speciale’ quella persona, quel ricordo. E lo fa, semplicemente, con dovizia di particolari magari trascurabili ma che si usano proprio nella vita delle piccole comunità, per caratterizzare e ampliare l’importanza del soggetto….
In una sorta di antologia, ovvero uno ‘Zibaldone’ squinzanese, si toccano poi tanti temi relativi agli interessi a tutto tondo dell’ottimo professionista. Che riceve i complimenti , le testimonianze e le poesie da un corposo nugolo di estimatori. Né mancano i ringraziamenti finali ed una postilla che riportiamo per intero: ‘Queste pagine scritte con la penna ma pensate con la mente e scaturite dal cuore, all’indirizzo di mia madre, donna coraggiosa, quasi temeraria, lungimirante, potrebbero essere scritte da ogni figlio che voglia bene alla sua mamma’.
E non possiamo che essere d’accordo con Sisinni che costruisce un grande, piacevole e articolato affresco attorno alla figura di una ‘Madre’ salentina in cui si rispecchiano tutte le madri, di ogni tempo.