“Tutti uniti per salvaguadare la riserva di Torre Guaceto”

| 2 Maggio 2018 | 0 Comments

di Vincenzo Corrado______

Gli interessi dell’uomo non guardano in faccia a niente, men che meno alla natura, e Torre Guaceto ne è stata l’ultima dimostrazione. Solo pochi giorni fa, infatti, come leccecronaca.it ha documentato e commentato, la Riserva è stata colpita da quello che è stato definito un atto intimidatorio: un intero campo totalmente distrutto.

Infatti pare che qualcuno si sia introdotto nella riserva e abbia arato l’ettaro di superficie ricoperto di piante, situato nei pressi di Punta Penna Grossa. Circa cinquemila piante di macchia mediterranea, opera di un grosso lavoro di rimboschimento durato un paio d’anni, sono state spazzate via.

Peraltro questo importante intervento aveva avuto come effetto l’attrazione di alcune specie animali che fino a quel momento non erano nemmeno presenti nell’area.

Ora questa tremenda situazione ha annullato il duro lavoro ed i progressi fatti negli ultimi anni: l’amarezza e la delusione non possono che farsi largo.

“Non posso che stigmatizzare il comportamento irresponsabile di quanti, non amando Torre Guaceto e il territorio di Carovigno, tendono esclusivamente al perseguimento del proprio tornaconto e contribuiscono alla distruzione del proprio habitat” – afferma il presidente del Consorzio di Gestione dell’area protetta, Mario Tafaro.

Ma c’è altrettanta voglia di reagire.

Era previsto per lunedì 30 aprile l’incontro tra i rappresentanti delle forze dell’Ordine, degli enti pubblici locali e la magistratura, in merito alla questione.

E dal vertice tenutosi in Prefettura (nella foto) a Brindisi si è registrata la volontà di continuare l’opera iniziato due anni fa e ripiantumare le 5mila piante sradicate. Anche grazie alla solidarietà e l’aiuto delle associazioni esterne locali. Mentre, per ora, non sono previste misure di sorveglianza e controllo nei confronti dell’area interessata, soprattutto per la mancanza di risorse necessarie.

Torre Guaceto è e deve continuare ad essere una risorsa importante per il territorio locale, a dispetto di qualsiasi atto intimidatorio e non. Nulla è perduto e la solidarietà può essere l’arma in più per preservare la naturalità dell’habitat.

 

 

 

 

 

 

Category: Cronaca

About the Author ()

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.