LECCECRONACHE / LE NOSTRE AMICHE SON TORNATE!
di Raffaele Polo______
Sì, c’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. E, quasi parafrasando gli immortali versi di Pascoli (che volete, ogni volta che leggo ‘L’aquilone’ mi viene da piangere, è terribile quella immagine della madre che pettina i capelli del figlioletto morto…’adagio, per non fargli male’. È quasi come il dipinto di Gioachino Toma che raffigura il figlio morente. Lo immaginate cosa sente un padre mentre dipinge il volto del proprio bambino che sta per andarsene? Terribile: eppure queste parole, queste immagini restano dentro e ci scuotono più di tanti altri buoni proponimenti mai rispettati….) dicevo, quasi parafrasando i versi, alzo gli occhi verso l’azzurro che mi sovrasta e, tra i muri di varie tonalità (oggi le mura non sono grigie, grigie come nella descrizione di Bodini…) noto un andirivieni che nei giorni scorsi non c’era.
Si è rinnovato anche questa volta il miracolo delle rondini.
E lo passiamo considerare un avvenimento riservato a noi cittadini, perché le rondini hanno bisogno degli anfratti dei vecchi palazzi salentini per comporre il proprio nido. E allora, sono vecchie amiche che tornano a rinverdire le primavere della nostra infanzia, dell’adolescenza, della maturità, quando avevamo tanti altri problemi da risolvere, tante domande che abbisognavano di una risposta, tanti obiettivi da raggiungere e non ci accorgevamo di quello che avveniva attorno e ‘sopra’ di noi… Eppure, il garrire delle rondini nella primavera ce lo ricordiamo, è un sottofondo che ci ha accompagnato nelle vicissitudini della nostra vita e non ci ha mai abbandonati….
Sì, quell’incessante andirivieni nel cielo azzurro è qualcosa che ci ricompensa di profumi, rumori, persone e sensazioni che non ci sono più e che, invano, cerchiamo di mettere a fuoco, nella nostra memoria.
Un fenomeno naturale, semplice, un movimento voluto da quella Natura che, ancora, non è stata completamente distrutta e manomessa dalle pessime leggi dell’Uomo… Eppure, è solo un piccolo avvenimento che ci riempie di speranza, di ottimismo…
E ci pare che sia ormai prossima la formazione di un governo che accontenti tutti gli elettori, assicurata e certa l’ascesa del Lecce nella serie superiore, imminente e tranquillo il passaggio della nostra vita lavorativa ad una meritata pensione, sorridente e amichevole il volto della vicina di casa con la quale abbiamo avuto frequenti discordanti abboccamenti…Anche le vie delle periferie ci paiono più pulite e accoglienti del solito e la città, tutta, non presenta problematiche e situazioni che non possano essere migliorate. Anche la vigilessa che sta scrivendo qualcosa sul suo taccuino ci pare…No, questo no. Smettiamo di guardare le rondini e ci precipitiamo verso l’inflessibile tutore dell’ordine.
‘Vado, vado via subito, scusate, è stata un’emergenza…’ gridiamo affannati.
Quella ripone il taccuino, ci guarda severa e poi ci fa cenno di circolare…
L’abbiamo scampata bella: come avremmo potuto spiegare che eravamo scesi dalla macchina per guardare in alto, per osservare le rondini?
Siamo sicuri: non avrebbe capito. E non si sarebbe neppure commossa all’idea del Pascoli e di Toma….
Eppure, magari in un altro momento, anche la vigilessa, dismessa l’aria arcigna, si incanta a guardare le rondini che garriscono nell’azzurro cielo salentino…
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