NOSTALGIA DEL FUTURO PER I FOTOROMANZI

| 11 Aprile 2018 | 0 Comments

(g.p.)______Nacque nell’ immediato Dopoguerra. Prosperò negli anni Cinquanta e Sessanta, autentico miracolo, un altro, originale, di comunicazione, di arte, squisitamente italiana, un’ eccellenza nostra, con formula copiata in tutto il mondo. Poi, ancora negli anni Settata era ancora una vera e propria istituzione culturale, di cultura popolare, quella disprezzata dagli intellettuali con la puzza sotto al naso e dalla sinistra radical chic, che paradossalmente disprezzava tutto quanto era autenticamente popolare. Avversata dalle due Chiese nostrane: il Vaticano e Botteghe Oscure, con ugual accanimento, anche se con motivazioni diverse, quanto entrambe inconsistenti.

Gli anni Ottanta delle tv private ne segnarono progressivamente la fine.

Eppure tanti cuori frementi aspettavano ancora nella remota provincia italiana l’ arrivo settimanale di ‘Gran Hotel’,  di ‘Bolero’ e di tanti altri periodici della ‘Lancio’.

Chissà quanto si estinse. Nelle edicole, non certo nella memoria.

Ora una mostra al Palazzo Magnani di Reggio Emilia, che si aprirà la prossima settimana, e andrà avanti per i prossimi mesi, ne celebra i fasti perduti, ma non dimenticati.

Esempio di evento culturale ‘inventato’, di turismo indotto, di spessore sia culturale, sia commerciale, diciamo così, dal prevedibile grande successo di pubblico, che qui nel Salento non siamo capaci non dico di produrre, ma nemmeno di pensare, e mi astengo dal commentare le responsabilità politiche di una classe dirigente vecchia e nuva che di fronte alla cultura continua a porsi in maniera disastrosa.

Il fotoromanzo è un tipo di racconto per immagini in cui i personaggi sono rappresentati da attori veri e noti al grande pubblico. Il racconto è costituito da fotografie scattate su un set simile a quello cinematografico., con didascalie mutuate dal fumetto.

L’ evasione in rosa della donna, ma pure dell’ uomo, una forma di linguaggio d’ avanguardia, fra peccati, segreti e intrighi, in cui immedesimarsi, per sognare una vita da protagonista, mentre giorno per giorno avvenivano modificazioni epocali.

Che nostalgia! Eppure oggi il fotoromanzo potrebbe rivivere. Sui social, specie Instangram, no? quale immediata divulgazione,, e poi chissà, chi può dirlo. Un appunto di lavoro di straordnaria suggestione, per chi vuole arrivare a comunicare col cuore delle persone.

 

 

 

 

Category: Cronaca, Cultura, Politica

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