FORMAZIONE DEL NUOVO GOVERNO, LA SITUAZIONE AGGIORNATA / FRA STALLI E ARROCCHI, NEI FATTI TUTTI CONTRO TUTTI E NESSUNO CON QUALCUNO
(g.p.)______Hai voglia a prendere appunti, non sono bastati per venirne a capo. Il presidente della Repubblica Sergio Mattrella (nella foto) farà un secondo giro di consultazioni probabilmente giovedì prossimo 12 aprile.. Situazione delle trattative per la formazione del nuovo governo: stallo fra i partiti.
Domani scade in teoria il termine per la presentazione del Def, passaggio cruciale per ogni esecutivo, vale a dire il documento di programmazione conomico-finanziaria ma il governo di Paolo Gentiloni si è preso almeno due settimane di tempo in più per portare il documento in Parlamento, nell’ipotesi che nel frattempo si sia costituito un nuovo esecutivo.
Il centrodestra, dopo il vertice di ieri nella residenza di Silvio Berlusconi ad Arcore, ha ribadito la propria unità e ha rivendicato per sé Palazzo Chigi, ad attuazione dei precedenti patti interni, nella persona di Matteo Salvini.
Non si capisce con che maggioranza, visto che da sola la coalizione non ha i numeri e trovarli in Parlamento, un a uno, deputato di qui e senatore di là, è un’ ipotesi che al momento non sta in piedi,
Il leader della Lega ha escluso un’intesa col Pd,e continua a guardare al M5s, anzi continuava, perché proprio nelle ultime ore fra i due sono volati se non insulti, certo apprezzamenti reciprocamente poco lusignhieri: ha ribadito comunque di preferire le elezioni anticipate a un governo di minoranza o a un lungo periodo di stasi.
I grillini a loro volta non vogliono accordi che includano Forza Italia e ora guardano al Pd.
I democratici sono divisi al loro interno. Una parte, quella che fa capo all’ex segretario Matteo Renzi, vorrebbe restare arroccata, allineata e coperta all’opposizione; un’ altra, come il ministro della Giustizia Andrea Orlando, non esclude intese su singoli punti, con i Pentastellati.
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