DIARIO DEL GIORNO / MARTEDI’ 5 MARZO 2024

| 5 Marzo 2024 | 0 Comments

Buongiorno!

Oggi è martedì 5 marzo 2024.

San Lucio e Sant’ Adriano: auguri a tutte le nostre lettrici e ai nostri lettori che festeggiano oggi il proprio onomastico!

A Lecce, la collega giornalista Azzurra Monaco compie 39 anni: buon compleanno!

A Cannole il nostro amico Boris Tremolizzo compie 49 anni: auguri!

E buon compleanno e tanti auguri al nostro amico Antonio Schiavone, che a Campi Salentina compie 53 anni.

Come oggi,   il 5 marzo 1946 il leader inglese Winston Churchill usò per la prima volta l’ espressione “la cortina di ferro”,  in un discorso al Westminster College di Fulton, nel Missouri. Questo episodio è spesso considerato come l’inizio della Guerra Fredda, il lungo periodo di tensioni fra Usa e Urss, con l’ Europa in particolare, ma in generale il mondo intro, diviso fra le due zone di influenza e dominio delle super-potenze.

5 marzo 1953. Josif Vissarionovič Džugašvili Stalin muore a Mosca a seguito di un attacco cerebrale. Uno dei protagonisti del Novecento, a lungo amato, quanto odiato, a 75 anni scompare dalle scene del mondo ed entra nelle pagine degli storici, che a lungo discuteranno sulla sua controversa figura.
Non tutti sono d’accordo sul numero di vittime avvenute durante le cosiddette ‘purghe’.

Aleksandr Solzhenytsin, il cui libro “Arcipelago Gulag” divenne molto popolare durante la perestrojka, fu tra le voci più influenti in materia. Nel suo libro parla di sessantasei milioni di vittime del regime sovietico tra il 1917 e il 1959.
Ma parlare di questi morti per molti decenni, in Italia, è stato un tabù.

Proverbio salentino: EGNA TE CI CCHIU NDAE
Venga da chi ne ha di più.
Di solito questo proverbio veniva proferito dopo che due avevano litigato,  o vi erano stati malintesi che avevano allontanato due persone, magari due parenti, o due amici.
E allora normalmente era la donna più anziana, e quindi la più saggia della famiglia, che invitava il proprio congiunto a fare il primo passo, spiegandogli che colui che si muoveva per primo per riconciliarsi non era il più debole, ma quello che aveva, più cervello, più testa, più buon senso. Da qui venga, ossia la prima azione, venga da chi ne ha di più.

Category: Costume e società

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