UN MARE DI IPOCRISIA. ATTENTATO ALL’ INTELLIGENZA DEI SALENTINI: DOPO AVERLO FATTO IDEARE E FAVORITO IN TUTTI I MODI, COMPLICI LA REGIONE PUGLIA DEI SUOI COMPAGNI NICHI VENDOLA E MICHELE EMILIANO, ORA MASSIMO D’ALEMA FIRMA CONTRO IL GASDOTTO TAP
di Emanuele Lezzi______
“Sono lieto di essere qui per firmare questo impegno. Questo significa che se saremo eletti, non appena saremo in Parlamento, chiamerò i colleghi che come me lo hanno sottoscritto, per rispettare l’impegno preso con i cittadini e il sindaco e tutta l’amministrazione comunale di Melendugno. Porteremo in Parlamento una risoluzione per fermare i lavori del cantiere Tap, ridiscutere con la Regione Puglia e gli enti locali una localizzazione che sia ragionevole, perché, un gasdotto è giusto che approdi in una delle aree industriali che ci sono piuttosto che in una delle località turistiche più belle del Salento”.
Lo ha detto questa mattina, ultimo giorno di campagna lettorale, a Melendugno, dove in Municipio ha firmato il ‘patto’ proposto dal sindaco Marco Potì, Massimo D’ Alema, leader di Liberi e Uguali e pluri candidato alle elezioni politiche, insieme, sempre in Puglia, a bari, con l’ avvocato del consorzio Tap, Michele Laforgia.
Una ‘parodia’, firma ‘esilarante’, secondo il Comitato No Tap, che, dopo una contestazione inscenata da alcuni attivisti in mattinata a Melendugno, ha diffuso il seguente comunicato:
“Stiamo assistendo alla parodia di un momento esilarante da un punto di vista, ma molto preoccupante da un altro.
Non siamo qui a giudicare l’iniziativa della “firma” proposta dal Sindaco di melendugno, però ci stiamo rendendo sempre più conto che l’arrivismo è parte pregnante di questo sistema.
E allora vedi la “corsa alla firma” di chi fino a ieri parlava di un piccolo tubicino; vedi la firma di quei partiti antidemocratici e pericolosi che, nella loro ignoranza, stanno andando a firmare contro le fondamenta dei loro beceri ideali; vedi gente che scende dal Nord a salvare il Salento, prendendo l’ultima carrozza per una firma di convenienza; e vedi tante altre cose che, se il No Tap non fosse cosa seria, farebbero solo ridere.
Ma le risate si trasformano in paura quando ti rendi conto che il rischio serio è quello di lasciare in mano a questi sciacalli il futuro di questa terra. Noi non saremo mai al fianco di chi del terrore ne fa propaganda, noi non condivideremo mai ideali neofascisti, noi non potremo mai inchinarci alle prese in giro di chi si è macchiato dello scempio di questa terra.
La lotta al gasdotto è la lotta di un popolo che contrasta un sistema che ci sta portando alla deriva, che fa dell’odio la propaganda elettorale.
Non condivideremo mai la nostra lotta con chi si veste di odio, nè con chi si maschera di buoni intenti per nascondere il volto del malaffare.
Fondamentalmente c’è da analizzare questa iniziativa del sindaco, perché ha messo a nudo lo squallore di una politica dell’ inganno, che mai verrà condivisa da questo movimento”.______
LA RICERCA nei nostri articoli del 13, 14 e 15 maggio 2016
I PROGENITORI DEL GASDOTTO TAP / L’ ONOREVOLE AVVOCATO DIFENSORE DEL CONSORZIO