EARTH HOUR, L’EVENTO MONDIALE DEL WWF ANCHE A LECCE
Sarà celebrata anche a Lecce Earth Hour, l’Ora della Terra del Wwf, la più grande mobilitazione globale per fermare il cambiamento climatico che per il settimo anno consecutivo spegnerà simbolicamente le luci del pianeta in una suggestiva “ola di buio” attraverso tutti i fusi orari.
Dalle ore 20,30 alle 21,30 di sabato 23 marzo, infatti, l’intera Piazza S. Oronzo rimarrà completamente al buio. Earth Hour è il più grande evento globale Wwf per la lotta ai cambiamenti climatici, che coinvolge in sinergia cittadini, istituzioni e imprese a intraprendere azioni concrete per ridurre la propria impronta sul pianeta e dare un futuro sostenibile. Mira a sensibilizzare in merito ai temi del risparmio energetico e della riduzione delle emissioni dei gas serra. La manifestazione nata nel 2007 nella città di Sidney, si è diffusa in tutto mondo coinvolgendo quasi due miliardi di persone.
L’iniziativa, proposta a livello locale dal Wwf Salento e dal Wwf Italia, è curata dall’Assessorato alle Politiche Ambientali guidato da Andrea Guido il quale, con una Deliberazione di Giunta dello scorso 6 marzo ha ufficializzato la partecipazione del Comune di Lecce alla mobilitazione planetaria.
“Questa iniziativa – ha commentato l’assessore Guido – rappresenta ufficialmente l’impegno dell’Amministrazione Comunale di Lecce nella lotta ai cambiamenti climatici. Uniti idealmente a tanti altri comuni sparsi nel mondo per lanciare un forte segnale a tutti i governi della terra che ancora non hanno preso posizioni efficaci o non si sono impegnati con azioni concrete contro un cambiamento climatico sempre più devastante e che promette di trasformare il 2013 in uno degli anni più caldi di sempre minacciando ecosistemi, specie e la vita di milioni di persone”.
“L’Ora della Terra – ha concluso Guido – lascerà al buio monumenti, luoghi simbolo, sedi istituzionali, uffici, imprese e abitazioni private di tutto il mondo, per coinvolgere tutti i livelli della società nei cambiamenti concreti che possono garantire il futuro della vita sul pianeta e il benessere dell’uomo”.
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