CAMPAGNA ELETTORALE / ROBERTO TUNDO CON SALVINI
(g.p.)_______”SONO DEL MOVIMENTO NAZIONALE PER LA SOVRANITA’ E IL 4 MARZO VOTO LEGA“. Così, a caratteri cubitali, comincia la dichiarazione odierna di Roberto Tundo (nella foto), il referente salentino del Movimento che fa capo a Roma a Gianni Alemanno, e che così prosegue: “Fratelli d’Italia non ha voluto avere nessun rapporto con noi (ordine della Meloni); con Forza Italia non abbiamo voluto noi alcun accordo; con la Lega di Matteo Salvini abbiamo raggiunto una intesa per queste elezioni politiche: in nome della Sovranità Nazionale, Prima gli Italiani!”.
Tundo ci ha mandato anche un documento che illustra in maniera più articolata le ragioni del voto del Movimento Nazionale Sovranità a favore della Lega.
Lo riportiamo qui di seguito integralmente______
Il 4 marzo si torna fi nalmente a votare: dopo quasi sette anni di Governi non eletti
dal Popolo, ora potremo liberamente scegliere chi mettere alla guida del nostra Nazione.
Il centrodestra, che si era diviso nel 2011 dopo le dimissioni di Berlusconi, ha ritrovato
la sua unità prima nella sfi da referendaria contro la Riforma costituzionale di Renzi e
poi nella mobilitazione contro la Legge sullo Ius Soli. Questo signifi ca che possiamo
vincere queste elezioni e salvare l’Italia dal PD di Matteo Renzi e dal Movimento 5
Stelle.
Il Partito Democratico rappresenta la sintesi politica dei mali che affl iggono l’Italia:
insieme a tutti i partiti del centrosinistra – sia alleati che nemici di Renzi – sono
i profeti dell’immigrazionismo, quella ideologia cosmopolita che vede l’immigrazione
come una cosa sempre positiva e vuole accogliere tutti i clandestini sbarcati in Italia.
Sono gli euro-entusiasti che credono che i problemi della nostra Nazione possano
essere aff rontati solo aumentando la nostra dipendenza da Bruxelles, fi no a costruire
gli “Stati Uniti d’Europa”. Sono gli amanti della Globalizzazione senza freni, che
rifi utano ogni politica di protezione del Made in Italy dal potere devastante delle multinazionali
e della fi nanza internazionale. Sono i nemici della Famiglia tradizionale e
della Vita, che oggi ostentano Emma Bonino come una icona e che nella legislatura
appena conclusa ci hanno regalato le leggi sui matrimoni gay e sul testamento
biologico. Il PD, in particolare, difende la Legge Fornero e ha la responsabilità del
Jobs Act, provvedimenti che hanno colpito i lavoratori senza per questo liberare gli
imprenditori dai veri problemi del peso delle tasse, dei vincoli della burocrazia e delle
vessazioni di Equitalia. Votare questi signori signifi ca essere certi che l’Italia
sarà sempre più una colonia sottomessa, impoverita e invasa.
MOVIMENTO NAZIONALE
per la SOVRANITÀ
PERCHÈ VOTARE LEGA
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Il Movimento 5 Stelle incarna invece l’estremo degrado dell’anti-politica: l’incompetenza
elevata a sistema, la mancanza di qualsiasi visione strategica per governare
l’Italia, l’opportunismo demagogico su ogni problema cruciale. Sui temi
dell’Europa, della Globalizzazione e dell’immigrazioni ripetono ormai luoghi comuni
privi di senso, mentre il loro programma appare un collage di tutto e del contrario
di tutto. La faccia e le parole vuote di Luigi Di Maio riflettono a livello nazionale il
drammatico fallimento amministrativo di Virginia Raggi e di Chiara Appendino. Parlano
di onestà e trasparenza, ma non sanno fare chiarezza sul sistema di potere e di
interessi che ruota attorno ad un’impresa privata come la Casaleggio Associati. Se
non vogliamo che l’Italia di domani cada in rovina come sta accadendo alla nostra
Capitale, dobbiamo rimandare Beppe Grillo e la sua creatura in quel mondo
della satira umoristica da cui sono venuti, offrendo ai loro elettori alternative
credibili per cambiare l’Italia.
Il Centrodestra è l’unica speranza per l’Italia. L’alleanza tra Forza Italia, Fratelli d’Italia
e la Lega di Salvini, estesa ad altre forze politiche di centro e di destra, può
vincere le elezioni e formare un Governo finalmente scelto dai cittadini. Il programma
del nostro schieramento prende degli impegni molto chiari: blocco dei flussi
migratori ed espulsione del milione di clandestini che oggi vive in Italia; revisione di
tutti i trattati europei e recupero della Sovranità nazionale nei confronti di Bruxelles;
protezione del Made in Italy e del lavoro italiano nell’economia globalizzata; investimenti
e sviluppo del sistema delle imprese per rilanciare l’economia italiana e la
piena occupazione; revisione della Legge Fornero per difendere il diritto alla pensione;
abbassamento delle tasse fino a raggiungere la Flat Tax e il quoziente familiare;
impegno per la sicurezza del cittadino e diritto alla legittima difesa; salvaguardia dei
valori della vita, della famiglia e della natalità. Questa è la strada per salvare la
nostra Nazione dalla crisi e dal declino.
Ma questo non basta. I nostalgici dei Governi tecnici e di larghe intese, attraverso i
principali media, spingono affinché nessun schieramento conquisti la maggioranza
in Parlamento, in modo da aprire la strada ad un nuovo accordo tra Forza Italia e
Partito Democratico. Questo sarebbe un disastro: governi che nascono da inciuci di
Palazzo diventano sempre strumenti dei poteri forti e referenti dei forze anti-nazionali.
L’unico modo per stroncare queste tentazioni è quello di far prevalere all’interno
del centrodestra le liste della “Lega per Salvini Premier”.
La Lega è sempre stata all’opposizione contro i governi tecnici e di larghe intese
che si sono susseguiti dal 2011 fino ad oggi. È stata l’unico partito di centrodestra
a votare contro il Fiscal Compact (il peggiore trattato europeo che distrugge la
nostra economia) e contro la Legge Fornero. Nel nostro schieramento nessuna altra
comunità politica può vantare questa nettezza di percorso.
In più Matteo Salvini ha avuto il coraggio di attuare una vera e propria rivoluzione
politica. Ereditata da Bossi e da Maroni una “Lega Nord” ormai al collasso, ridotta
al 4% e colpita dagli scandali, ha saputo rigenerarla, spostandola sempre più dalle
vecchie posizioni secessioniste a quelle della difesa della sovranità e della identità
nazionale. Il compimento di questa trasformazione è avvenuta con la cancella-
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zione delle parole “Nord” e “Padania” dal simbolo e dall’annuncio della nascita
della “Lega per Salvini Premier” con la definitiva cancellazione di ogni richiamo
alla secessione (nei fatti già da tempo abdicata in favore di un condivisibile federalismo
perseguito con normali metodi democratici). Lo slogan “PRIMA IL NORD” è
stato cancellato per fare posto a “PRIMA GLI ITALIANI”.
La “Lega per Salvini Premier” è un’aggregazione politica che difende più di
ogni altra la Sovranità nazionale e le autonomie locali, i nostri confini dall’invasione
degli immigrati, la nostra economia dai diktat di Bruxelles e il nostro lavoro
dalla concorrenza sleale creata da una Globalizzazione senza freni. È il difensore più
deciso dell’identità culturale degli italiani, dei valori tradizionali, della sicurezza contro
la criminalità e il terrorismo fondamentalista. La Lega garantisce anche il Sud,
non con l’assistenzialismo della vecchia partitocrazia, ma dando alle regioni
meridionali quell’autonomia necessaria per uno sviluppo fondato sulla propria
identità e sulle proprie potenzialità.
Questa trasformazione non è frutto di un’invenzione elettorale, ma di un percorso
difficile e anche doloroso che è stato scandito a partire dalle elezioni europee
del 2014, attraverso congressi, lacerazioni interne e nuove aggregazioni.
Matteo Salvini e la sua classe dirigente hanno testimoniato questa trasformazione
percorrendo in lungo e in largo tutta la nostra Penisola, schierandosi a fianco delle
popolazioni meridionali su tante battaglie sociali e territoriali, facendo eleggere centinaia
di consiglieri comunali in tutta Italia.
Che Salvini venga percepito dai poteri forti come il principale ostacolo alle
larghe intese e come il nemico assoluto del “politicamente corretto” lo si vede
dal processo di quotidiana demonizzazione a cui viene sottoposto dai media e
dalle forze politiche avversarie. Saviano e la Boldrini sono giunti ad indicarlo come il
“mandante morale” del folle che a Macerata ha sparato a caso contro gli immigrati.
La Merkel e Junker hanno chiesto a Berlusconi garanzie sull’esclusione del leader
leghista da ogni futuro governo. Sono necessarie altre contro-prove?
Tutto questo ha fatto sì che sotto le insegne della nuova Lega si ritrovassero
non solo i militanti leghisti e quelli di “Noi con Salvini”, ma una vasta aggregazione
di forze politiche e sociali, di donne e uomini liberi. Nelle liste della Lega
troviamo Alberto Bagnai, il più famoso tra gli economisti che portano avanti la critica
all’ideologia neo-liberista perseguita dall’UE, gli esponenti del Partito Liberale Italiano
con le sue forti radici risorgimentali e del Partito Sardo d’Azione, i dirigenti del
sindacato di destra UGL e dei sindacati di polizia, esponenti politici provenienti da
tutti i partiti del centrodestra. E ci siamo anche noi del Movimento Nazionale per
la Sovranità.
Il nostro Movimento, nato meno di un anno fa dalla confluenza di molte esperienze
politiche provenienti dal mondo della Destra, ha compiuto fin dal suo Congresso di
fondazione una chiara scelta sovranista, come testimoniato dal nome stesso. Oggi
giunge all’approdo di questo percorso schierando 11 candidati nelle liste elettorali
della Lega, il maggior numero di candidati ottenuti in questa aggregazione
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da una formazione esterna. È la migliore premessa per la nascita, dopo le elezioni,
di un Partito sovranista che abbia non solo le idee ma anche una partecipazione
organizzata adeguata agli ambiziosi obiettivi che Matteo Salvini si è posto.
È naturale che la Destra nazionale e popolare approdi nelle liste leghiste. Chi
crede nella Nazione non può non schierarsi con chi rivendica con più forza la Sovranità
nazionale e popolare, chi è di Destra non può non combattere contro ogni tentazione
di “inciucio” con la Sinistra. Anche la scelta a favore delle autonomie locali e
del federalismo fa parte del bagaglio culturale di una Destra che crede nelle identità
e nelle appartenenze comunitarie, nella sussidiarietà, nell’Italia dei “mille campanili”.
“La grande patria si fonda sulle piccole patrie”.
IL MOVIMENTO NAZIONALE PER LA SOVRANITÀ
INVITA TUTTI GLI ITALIANI
CHE VOGLIONO ESSERE “PADRONI A CASA NOSTRA”
A VOTARE LA “LEGA PER SALVINI PREMIER”
Category: Politica