CAMPAGNA ELETTORALE / PAOLO PERRONE SULL’ECONOMIA

| 13 Febbraio 2018 | 0 Comments

(g.p.)______”Per essere di nuovo competitiva l’economia del Paese deve ripartire dal Sud. Il Nord che guarda all’Europa e che vorrebbe stare al tavolo delle potenze europee, senza il Mezzogiorno, rischia la marginalità”. Così il candidato al Senato con Fratelli d’Italia nel collegio plurinominale Puglia 2 Paolo Perrone affronta il tema cruciale del rilancio dell’economia, raccogliendo una precisa proposta del partito di Giorgia Meloni.

 

 

 

 

 

O si pensa seriamente a far crescere il sistema economico e produttivo delle regioni meridionali, agganciandolo finalmente al resto del Paese e annullando questa antica marcia a due velocità – continua – o non c’è futuro per nessuno. Anche lo Svimez ritiene indispensabile “concentrare” gli investimenti nelle regioni del Sud, fermo restando quel patrimonio di coraggio, idee e risorse tutto nostro, che stiamo già portando a profitto pur lentamente e tra mille difficoltà. Bisogna puntare sul Mezzogiorno come non si è mai fatto, perché è un’area strategica del Mediterraneo, con grandissime potenzialità. Non siamo una palla al piede, ma un’opportunità. L’alternativa è la prosecuzione di un declino che negli ultimi dieci anni di austerità ha comportato una strage di punti del prodotto interno lordo.

Fratelli d’Italia – spiega Perrone – ha una ricetta molto incisiva su questo fronte che prevede investimenti sulla capacità digitale, adeguamento logistico e infrastrutturale, tassazione equa. Il Sud, la Puglia e il Salento, ad esempio, hanno bisogno di trasporti migliori e di quelli pendolari in maniera particolare, come condizione per essere attrattivi e per rendere logici gli investimenti. Ci sono, poi, due proposte molto interessanti per il nostro territorio che ritengo debbano essere priorità del prossimo Parlamento e del prossimo governo. La prima è la previsione di una super deduzione per le aziende del Nord che aprono sedi secondarie nel meridione, la vera alternativa alla delocalizzazione all’estero. La seconda è la previsione delle “tassazione zero” per le imprese che operano nelle zone più disagiate, che sono prevalentemente al Sud, in pratica la scialuppa di salvataggio verso uno scenario di fallimenti e chiusure”.

Category: Politica

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