MASSIMO D’ ALEMA E’ GIA’ IN CAMPAGNA ELETTORALE
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Ancora non c’è l’ ufficialità sui candidati delle liste di Liberi e Uguali, anch’ essi come tutti i partiti di spessore travolti dalle polemiche interne e dal fuoco amico su scala locale e nazionale.
Fibrillazione continua, indistinta, generalizzata, in questa per ora bruttissima campagna elettorale, che non ha risparmiato nemmeno gli ‘scissionisti’ del Pd, subissati di accuse dai loro spessi militanti di ‘metodi fascisti’, che è il massimo, di logiche da ‘cerchio magico’, di rivolte fisiche e virtuali, e così via.
Massimo D’ Alema (nella foto di archivio, in un’ immagine giovanile da ‘rivoluzionario triste’) però è sicuro della ricandidatura, dopo sette legislature, tanto, decenni in parlamento, ché pure la Fornero l’ avrebbe mandato in pensione: affronta l’ ottava campagna elettorale per le politiche, qui nel Salento, dove sarà ripresentato al Senato e in cui molto avrà da dire e da ridire, a cominciare dall’ affair gasdotto Tap, tema su cui in molti lo aspettano al varco.
E’ già in tour.
Sarà nel Salento nelle giornate di venerdì 26 e sabato 27 gennaio per una serie di incontri in vista delle elezioni politiche del 4 marzo. Ad accompagnarlo il Presidente del Gruppo consiliare Art.1-Mdp e Coordinatore regionale Ernesto Abaterusso.
Venerdì 26 gennaio
Alle ore 18, sarà a Copertino per prendere parte ad un incontro al Comitato Elettorale di Liberi e Uguali di via Margherita di Savoia, nei pressi della Colonna di San Sebastiano.
Alle ore 19 sarà al Cinema Teatro Tartaro di Galatina sul Corso Principe di Piemonte, per partecipare ad una iniziativa pubblica.
Sabato 27 gennaio
Alle ore 17, si recherà a Salice Salentino per incontrare i cittadini al Centro Polifunzionale “Padre B. Perrone”.
Alle ore 19 chiuderà la giornata salentina al teatro Carducci di Parabita.
Stefano Cristante, su Facebook:
“Nel 2005 ero entusiasta come tutti della candidatura di Vendola e quasi incredulo della sua vittoria. Nel 2008 mi sono avvicinato a Sel e ho dato il mio contributo nel comitato scientifico nazionale e in alcuni organismi dirigenti di Sel. Nel 2010 mi è piaciuto lavorare nella Fabbrica di Nichi di Lecce e partecipare alla sua rielezione. Mi rimprovero ancora oggi di non aver radicalizzato la mia contrarietà alla chiusura di quell’esperienza, che -col senno di poi – fu letale e soprattutto stupida.
In seguito ho guardato con un certo sgomento pratiche interne a Sel che – a livello territoriale – portavano a leadership immotivate e prive di ogni visione. Ho fatto opposizione, e alla fine (grazie a vari ravvedimenti personali di molti compagna ) le cose sono un po’ cambiate.
Mi sono poi fidato dell’esperienza dei leader nazionali sulla scelta del nuovo candidato di Sel in Puglia per le regionali 2015. Ho fatto male, anche se credo che la responsabilità maggiore non sia stata mia o di altri farlocchi come me.
Il trasformismo è uno schifo, e infatti così è andata. L’ultima e poco entusiasta apertura di credito che ho fatto al “partito” è stata la fondazione nata mutilata di Sinistra Italiana. Ora, visti i comportamenti adottati dalla lista Liberi e Uguali nel comporre le candidature, mi sento avvolto da una poltiglia sgradevole, da cui mi sento sempre più lontano, ogni ora che passa. Ci saranno anche in questo caso ovvie dichiarazioni del tipo “non potevamo accontentare tutti” o “succede sempre così quando si devono scegliere i candidati”. Per me basta così, se vi sarà ancora un senso riprenderemo a parlare il 5 marzo. Sì, lo so: le destre sono alle porte. Ma non è con questa poltiglia che la fermeremo.
Si chiudono in queste ore le liste elettorali per le Politiche 2018 e in Salento, nell’Assemblea degli iscritti di Sinistra Italiana tenutasi il 25 gennaio, si registra un sostanziale dissenso rispetto alle decisioni assunte sulle candidature. Dissenso espresso in precedenza anche presso le Segreterie Regionale e Nazionale.
Si è ormai entrati nel vivo della campagna elettorale che vede Sinistra Italiana presentare la sua proposta politica al Paese all’interno della Lista Liberi e Uguali.
I componenti dell’assemblea provinciale lamentano l’assenza del criterio della territorialità nella scelta della quasi totalità dei candidati eleggibili in Salento e in Puglia. Criterio emerso invece con forza nell’Assemblea di Liberi e Uguali del 3 dicembre e deluso dall’eccesso di pluricandidature, atte a garantire l’elezione di nomi calati dall’alto su collegi proporzionali ritenuti sicuri.
Inoltre molte delle candidature del Salento e dell’intera Puglia stridono con le istanze e le vertenze che hanno sempre animato e caratterizzato l’impegno di Sinistra Italiana.
“Il nostro impegno, in questa campagna elettorale sarà gravemente condizionato dalle scelte politiche ed organizzative e dal metodo utilizzato”, ha dichiarato il Segretario Provinciale di Sinistra Italiana, Danilo Scorrano.