MAFIA E MASSONERIA – 1 / “Una cosa sola”
(g.p.)______Mafia e Massoneria. L’ una collegata all’ altra, “fino a lasciare ritenere a taluno che le due entità siano divenute una cosa sola”.
Affari, e infiltrazioni nella politica e negli organi dello Stato.
Dei circa diciassettemila iscritti alle quattro obbedienze di cui si ha conoscenza, il Grande Oriente d’ Italia, la Gran Loggia degli Alam, la Gran Loggia regolare d’Italia, la Serenissima Gran Loggia d’Italia-Ordine generale degli Alam, la gran parte appartiene al mondo delle professioni: medici, avvocati, ingegneri, commercialisti. C’è una certa presenza delle forze dell’ordine e, fino a diversi anni addietro, di magistrati e politici.
I massoni iscritti in procedimenti penali sono cento novantatré ed è consistente il numero di massoni che, pur non indagati, imputati o condannati per delitti di natura mafiosa, hanno collegamenti diretti con esponenti della mafia e possono costituire un anello di collegamento tra mafia e massoneria.
La “legge Anselmi” del 1982 vieta le associazioni segrete; ma la legge sulla privacy del 2003 tutela la riservatezza.
I nomi dei massoni condannati per mafia o comunque coinvolti in fatti legati alla criminalità organizzata non possono essere divulgati.
Si può riportare la notizia di una condanna per mafia, ma non può incredibilmente riferire che è stata pronunciata a carico di un soggetto iscritto alla massoneria, perché questo va considerato un “dato sensibile”, in base alla disciplina della privacy.
Alcuni magistrati calabresi e siciliani hanno infatti evidenziato “un filo conduttore che ipotizza come le logge coperte si annidino ancora all’ombra delle logge ufficiali; come gli uomini, pur risultati iscritti alle logge coperte, abbiano continuato a far carriera sia nel mondo politico, sia nel mondo degli affari, non essendoci mai stata un’efficace reazione delle Istituzioni per isolarli anche dopo che i loro nomi e la loro appartenenza fosse divenuta palese; come vi sia riscontro che già appartenenti a logge segrete e irregolari siano poi trasmigrati in altre logge; di come sia possibile passare da una loggia regolare a una coperta e viceversa”.
leccecronaca.it ha letto le centinaia di pagine della relazione finale della Commissione Parlamentare Antimafia su “Mafia e massoneria” presentata ieri a Roma dalla presidente Rosy Bindi.
Ne abbiamo preparato una sintesi giornalistica degli aspetti più rilevanti, che pubblicheremo nei prossimi giorni.
Drammaticamente inquietante.