LECCECRONACHE / REFUSI E OMISSIONI
di Raffaele Polo______
Duro mestiere, il cronista… Anche per chi si occupa di cultura e spettacolo, possono accadere imprevisti e figuracce. Ieri sera, ad esempio, arrivo al teatro, dove è in programma ‘Natale in casa Cupiello’ rappresentato dall’ottima compagnia ‘La Busacca’, di Francesco Piccolo. Subito una graziosa signora mi addita e, con sguardo infuocato, mi apostrofa: ‘Io sono arrabbiata, molto arrabbiata con te!’ mi fa.
Ora, in altri tempi, la cosa avrebbe anche potuto lusingarmi. Ma la non più giovanissima età e un pizzico di realismo mi costringono ad assumere le sembianze di un pesce lesso e ad annaspare in cerca di spiegazioni.
‘Ma, non so, perché, cosa ho fatto?’ bofonchio. E intanto mia moglie e gli astanti mi guardano con sospetto e ciglia aggrottate. Incuriositi, anzichenò.
La signora ora ha uno sguardo severo e compita le parole, scandendo tutto il suo risentimento.
‘Hai fatto la recensione dello spettacolo dell’altra sera. Hai nominato tutti gli attori’ e si ferma. Fa una pausa che Piccolo definirebbe ‘tecnica’.
Attimi di silenzio, carico di tensione.
‘Ho subito letto la tua recensione. Bravo. Bravo ‘ e mi sembra di essere Luca Cupiello che mostra il presepe….
‘E il mio nome, non c’è. Proprio il mio hai omesso….’ Ecco, finalmente, arrivato il punto dolente.
‘Impossibile, ma no…’ mi difendo subito. Sono quarant’anni che combatto contro questi avvenimenti terribili: nomi saltati, cognomi storpiati, omissioni, errori di stampa… Pensa che una volta, in un titolone in bella vista che doveva essere ‘Uccio Colonna e il teatro salentino’, venne fuori ‘Ucciso Colonna e il teatro salentino’… Ancora ho la pelle d’oca…
‘Guarda, guarda, se non ci credi, ecco..’ e mi mostra un pezzo apparso su ‘Leccecronaca’, scorro l’elenco degli attori, è vero, non c’è il nome, il suo nome.
‘Scusa, tu sei?…’ sussurro
‘Longo. Daniela Longo’ mi fa lei, impettita. Poi sorride. ‘Ma fa nulla, ormai…’ quasi a rassegnarsi verso l’ineluttabile Fato…
Gli astanti mi guardano incuriositi, aspettano l’epilogo della vicenda. Come se la caverà il malcapitato?
‘No, no. Riparerò certamente. Lo garantisco’ faccio con aria alla Perry Mason, quando accetta un caso più difficile degli altri.
‘Scusa, abbi pazienza: come hai detto che ti chiami?’ aggiungo con interesse.
‘Longo. Daniela Longo. Ma non fa niente, lascia stare….’ dice adesso, completamente ammansita.
‘Ci mancherebbe. Io…’ comincio. Ma Piccolo esce a parlare col pubblico (lo fa sempre) e tutti si siedono, la luce si spegne, la signora mi dà un’ultima occhiata e scompare nei posti davanti.
Mi siedo anch’io, affianco a mia moglie.
‘Come ha detto che si chiama, te lo ricordi?’ le chiedo sottovoce.
Mi dà un colpo sul braccio e mi fa cenno di fare silenzio.
Lo spettacolo comincia.
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