PICCHI DI RICOVERI FUORI STAGIONE NEGLI OSPEDALI PUGLIESI, CRISTIAN CASILI CHIEDE LE DIMISSIONI DI MICHELE EMILIANO, IL PRESIDENTE – ASSESSORE
(e.l.)_______A fronte di nuove inefficienze, stante la conclamata inefficacia dei servizi sanitari della Regione Puglia, il Movimento 5 Stelle torna a chiedere le dimissioni di Michele Emiliano.
In una nota appena arrivata ai mass media, vengono contestati in particolare i dati emersi sulla mobilità passiva e la spesa farmaceutica quali esempi fallimentari della gestione sanitaria pugliese di Emiliano, e viene espressa la necessità di avere un assessore al ramo che si occupi a tempo pieno di un settore fondamentale che assorbe il 90% del bilancio regionale.
In particolare, il consigliere Cristian Casili scrive: “Emiliano, al fine di garantire un servizio efficiente per i pugliesi, rinunci a una delega che sicuramente è in grado di garantirgli un grande peso politico. Ma le ambizioni personali non possono ricadere sull’offerta sanitaria. Faccia un dietrofront, per il bene dei cittadini.
Paradossale, inoltre, è che si siano trovate recentemente le risorse per poter garantire un cospicuo aumento di stipendio ai Direttori Generali delle ASL, mentre questi fondi non si trovano per venire incontro alle esigenze dei cittadini.
È facile per Emiliano cercare di raggiungere il pareggio di bilancio tagliando l’offerta sanitaria, declassando ospedali, chiudendo reparti e allungando le liste d’attesa.
Ma, prima di procedere con i tagli ai servizi l’assessore alla Sanità avrebbe dovuto contenere i costi, ridurre gli sprechi e soprattutto mettere mano alle illegittime proroghe che imperversano nelle ASL pugliesi e tra queste quelle relative alle proroghe per le mense ospedaliere; per non parlare del blocco di InnovaPuglia che non consente al soggetto aggregatore di procedere con le gare uniche per l’acquisto di farmaci per un valore di 1 miliardo e 700 milioni.
Nulla si è fatto neppure per incidere sui circa 300 milioni di euro di spesa fuori tetto massimo della farmaceutica. E ricordiamo anche che, sollecitato più volte da noi, non ha fatto nulla per risparmiare 10 milioni di euro sullo smaltimento del rifiuto speciale sanitario.
D’altronde, i dati sulla mobilità passiva che ci costa 331 milioni di euro dimostrano ancora una volta come il sistema sanitario regionale non sia all’altezza e non riesca a contenere il fabbisogno di salute. Non a caso i cittadini pugliesi si rivolgono alle cure fuori regione in maniera sempre più massiccia arricchendo regioni come Lombardia ed Emilia. La sanità di Emiliano è come il cane che si morde la coda e il saldo economico tra mobilità passiva ed attiva si ripercuote sulle assunzioni di personale e sulla qualità dei servizi sanitari offerti.”______
LA RICERCA
LA DOMANDA DI LECCECRONACA.IT CUI EMILIANO NON HA MAI RISPOSTO, PUR ANNUNCIANDO PUBBLICAMENTE DI VOLERLO FARE (E NON L’ HA MAI FATTO)
E QUI DI SEGUITO I PRINCIPALI NOSTRI ARTICOLI NEL 2017 SULLA QUESTIONE
Il Salento ha bisogno di un assessore alla sanità che ascolti i territori (cittadini, sindaci, medici, tecnici e sindacati). Chi non prende posizione in giunta ed in consiglio regionale contro la penalizzazione sanitaria dei territori salentini e si tiene calda la poltrona nel palazzo non venga a chiedere il voto ai cittadini.La Puglia ha bisogno di un assessore alla sanità capace e che ascolti la gente!