L’ ANALISI/ECCO PERCHE’ IL GASDOTTO NON VA COSTRUITO
di Pier Luigi Caffese * (dal suo profilo Facebook)______
La TAP e le centrali gas non devono essere costruiti.
La maggior parte dei generatori di combustibili fossili in Italia raggiungerà la fine delle loro vite tecniche entro 20 anni. Nel nostro scenario delle “rinnovabili” sopra descritto, tutte le centrali elettriche a carbone dovrebbero essere ritirate presto, quelle a gas alcune convertite a metano rinnovabile, altre convertite in bioraffinerie in media entro cinque anni.
Nello scenario delle rinnovabili, la rete sarà comunque altamente affidabile. Questo perché avrà un mix diversificato di generatori: PV (26GW), vento (24GW), carbone (9GW), gas (5GW), stoccaggio idroelettrico pompato (600-3.000 TWh) e idrico classico(45-50 TWh) e bioenergia esistenti (8GW).
Molte di queste risorse possono essere utilizzate in modi che aiutano a fornire altri servizi essenziali per la stabilità della rete, come la riserva di rotazione e la gestione della tensione.
Poiché un sistema di elettricità rinnovabile comprende migliaia di piccoli generatori sparsi su un milione di chilometri quadrati, è improbabile che si verifichino improvvisi shock al sistema elettrico dovuti a guasti del generatore, come quelli che avvengono regolarmente con l’invecchiamento di grandi generatori di carbone-gas.Né il tempo nuvoloso o calmo causa shock, perché il tempo è prevedibile e poi Caffese compensa tutto il sistema con acqua desalinizzata. Le interconnessioni interstatali rafforzate (parte del costo del bilanciamento) riducono l’impatto del fallimento della trasmissione, che è stata la causa principale del blackout italiano estivo di ani fa.
Dal 2015, l’Italia ha triplicato il tasso di espansione annuale della nuova capacità di produzione di energia eolica e fotovoltaica ma non dei pompaggi per l’ignoranza del Mise che per lobbies vuole il gas. Continuare a questo ritmo fino al 2030 ci consentirà di soddisfare l’intero obiettivo di carbonio di Parigi nel settore dell’elettricità, il tutto rimpiazzando i generatori di carbone e gas in pensione, mantenendo un’elevata stabilità della rete e stabilizzando i prezzi dell’elettricità per i prossimi 100 anni dato che acqua e mare non si pagano e avremo solo costi di manutenzione e operativi per 100 anni a venire.
La proporzione di energia rinnovabile (intermittente) nel sistema elettrico italiano è destinata ad aumentare continuamente nei prossimi decenni. Ciò porta con sè la sfida di bilanciare domanda e offerta ma mentre Eni sfacciatamente la vuol fare con il gas, Caffese effettua il bilanciamento di rete sia producendo con pompaggi idroelettrici, sia immettendo acqua desalinizzata nei siti acqua collegati che usa(30.000 siti dall’acquedotto al Po, alimentabili in siccità o non povosit- da desalinizzazione acqua di mare.
Nel progetto acqua energia abbiamo analizzato l’efficienza in termini di costi della riduzione della produzione di surplus per ridurre le emissioni di gas serra nel sistema elettrico italiano per il periodo 2017-2035 attraverso impianti di power to gas alimentati da pompaggi idroelettrici per produrre il metano rinnovabile,altri impianti di biogas-biometano (flessibili), prendendo in considerazione diversi percorsi di estensione del biogas e modalità operative. Abbiamo valutato la produzione di energia flessibile negli impianti di metano rinnovabile e biogas-biometano utilizzando un quoziente di remunerazione e generazione di surplus chiamato costo medio di integrazione della produzione di surplus (AICSG). Abbiamo definito l’AICSG, che può essere interpretato come un nuovo approccio per valutare e confrontare l’efficienza in termini di costi delle opzioni di flessibilità. Aumentando le capacità degli impianti di biogas flessibili si riduce la generazione futura di surplus fino al 35% rispetto a quando queste rate sono state gradualmente eliminate. Il miglior valore AICSG è stato generato in uno scenario che ha avuto un tasso di costruzione di nuovi impianti di plasma waste to biogas. In conclusione, l’integrazione di sistema delle energie rinnovabili intermittenti non richiede ulteriori tecnologie che comportano costi aggiuntivi. Pertanto, gli impianti di metano rinnovabile e biogas-biometano sono un’opzione per migliorare l’integrazione del sistema delle energie rinnovabili intermittenti.
La politica solo fossile e l’ignoranza pilotata dai fossili e da Ambienti Ministeriali contro il metano rinnovabile, ha voluto il TAP contro la popolazione ma facciamo presente che:
1.l’art.9 della Costituzione tutela la salute degli Italiani e se 150 studi mondiali e lo stesso Accordo di 8 majors petrolifere prendono atto che nel metano dentro il gas c’è una componente gas serra metano che produce cancro e altre malattie mortali ,bisogna prendere atto perchè la salute è primaria a qualsiasi infrastruttura ed eventuali permessi di costruzione decadono per motivazioni salute nel momento che si evidenzia il nesso metano-cancro
2.L’accordo delle 8 majors tra cui Eni è molto esplicito e dice di pulire il metano dalla componente cancerogena
3.Il TAP con Eni-Snam-BP per l’accordo stipulato in sede ONU deve presentare un progetto di ripulitura del metano nel gas del TAP altrimenti qualsiasi licenza di costruzione decade per il non rispetto dell’Accordo 8 majors-ONU.
4.Caffese che l’unico esperto italiano di ripulitura sia del carbone che del metano,afferma che pulire il metano è piu’ difficile del carbone stesso, in quanto i sistemi grafite illustrati al Senato da Rubbia,non sono tecnicamente validi ed i rigassificatori della Shell e dei giapponesi Mitsui costano 4,5 miliardi e non danno risultati certi.Poi si usano su shale gas e LNG ancora piu’ inquinanti.
5.Caffese dice che il sistema migliore per ripulire il metano cancerogeno sono i sistemi CARMA in cui si inserisce il 90% di energia rinnovabile che costi poco,es idroelettrico in pompaggio o del solare flottante stoccato con acqua marina.
5.Dati gli alti costi,conviene non costruire piu’ il Tap e passare alla produzione di metano rinnovabile come indicato da Caffese a Taranto o in siti industriali da riformare in Basilicata e Calabria.
6.La Bellanova come ViceMinistro MISE,se non ottempera alle disposizioni dell’Accordo firmato dall’Eni stesso, che rifornisce di gas il TAP-Tanap, puo’ essere accusata di inosservanza delle disposizioni di tale Accordo e perseguita per non rispetto art.9 Costituzione che tutela in primis la salute degli italiani,inclusi pugliesi e salentini.
7.Un Direttore del Minambiente, nell’ultimo incontro in Bocconi, mi ha detto che il Ministero non conosce minimamente il metano rinnovabile senza cancro e non sapeva che il metano fossile dentro il gas ha sempre una componente fossile.Ora dei Ministri non possono rilasciare autorizzazioni senza aver studiato il nesso metano-cancro e condanno il Rettore Unisalento che non ha dato chiare affermazioni di sicurezza per cui si deve far dimettere perchè obbligo di un Rettore è prima chiarire i problemi di salute correlati ad un gasdotto e gli stessi 8 petrolieri hanno riconosciuto e firmato che ci sono problemi salute per cui il metano è da ripulire.Se non lo fai,qualsiasi licenza anche europea decade.Volete lo scontro ONU contro Commissione Europea e contro il MISE?Il Minambiente la preso in giro i progettisti italiani di metano rinnovabile ed oggi si deve scusare.
Nel Report allegato voglio sfatare alcune fake news che girano e voglio dare anche un consiglio a molte donne che mi criticano,dato che conoscono poco la chimica moderna:
1.non usate mai le perle cosmetiche che sono microplastiche cancerogene ma vi dico come fare con pochi soldi ottimi trattamenti cosmetici o meglio fatevi voi stesse i face mist
2 vi racconto perchè Rubbia quando dice che depura il gas usando clatrati ha torto marcio,forse non ricorda l’incendio nel Golfo del Messico da BP.Rubbia è un Nobel e Senatore a Vita ma non è un capitano di navi o piattaforme in mare che ha giurato come me di tutelare in primis la vita dei marinai.
3 vi dico che possiamo sostituire il glifosato erbicida cancerogeno con soluzioni di aceto e sale e ho un progetto di fabbrica nelle Puglie a Manfredonia
4.vi dico come non importare piu’ gas in gasdotti cancerogeni,come passare al metano rinnovabile e da questo ai carburanti puliti. Lo so bene, leggere 450 pp del mio Report è una noia mortale ma almeno mi obbligo a salvare delle vite.
NB Lo so bene che è un kilometrico post antiPeluso,antiCalenda,antiBellanva,ma risparmio a Peluso 450 pp del mio Report dove avrebbe imparato che anche dei Nobel e Senatori a vita italiani a 16.000 euro mese,fanno errori pazzeschi: Rubbia sui clastrati e la Senatrice a Vita difendendo l’inutilità ed il cancro del glifosato.______
LA RICERCA nei nostri due articoli immediatamente precedenti, e in quello di cronaca di ieri