LECCECRONACHE / BEATI GLI ULTIMI?
di Raffaele Polo______
Lecce al 104mo posto?
Dunque, secondo le intriganti e sempre seguite graduatorie pubblicate con grande risalto dai quotidiani più acclarati (il Sole 24 ore è un po’ come il Radiocorriere degli anni Sessanta, non ne puoi fare a meno e ciò che pubblica è Verità. Come il Vangelo) la nostra Lecce è, in classifica, agli ultimi posti.
C’è chi scrive: ‘ al 104mo posto’.
Ma un numero in più o in meno non fa differenza. Sta di fatto che, da tempo, la nostra città è decisamente in coda nelle valutazioni per la ‘qualità della vita’.
Non serve offendersi o pigliarsela a cuore e animosamente controbattere con mille ragionamenti, coinvolgendo bellezze architettoniche e sapori gastronomici, mari puliti e avvenenza del sesso femminile…
Ora, cum grano salis, diciamo subito che la graduatoria di cui sopra, può essere accettata.
Con beneficio d’inventario, certo; con qualche ‘distinguo’, è vero. Ma dobbiamo renderci conto che la ‘qualità della vita’, qui, non è molto alta. Siamo noi stessi, d’altra parte, che ci lamentiamo perché i servizi pubblici non funzionano, il pronto soccorso non offre un servizio accettabile, il sistema di parcheggi è da incubo e la sicurezza per le strade lascia a desiderare. Se volete, aggiungiamo con un mesto sorriso che in qualsiasi ufficio aperto al pubblico le code si sprecano e vige sempre la pessima abitudine di ricorrere all’amico conoscente (dì che ti mando io…)e che tessere e biglietti di favore imperano come status- symbol… Ma questo avviene dappertutto, possibile che ci condannino perché le piste ciclabili sono strisce dipinte sui marciapiedi e per andare dalla 167 all’ospedale c’è un solo autobus ogni ora?
Onestamente, c’è qualcosa che non va.
Ed è dentro di noi.
L’animo del leccese, ereditato dalla storica presenza spagnola, è orgoglioso e pieno di sé. Si lamenta e fa questioni di lana caprina per ogni argomento. Ma guai se le stesse cose vengono a dirgliele da fuori.
Lecce, del resto, è città d’arte e se ne fotte di chi arriva e di chi parte.
E il bello è che la verità è proprio il contrario: il leccese ammira e stima ‘gli stranieri’, li ospita e li coccola come nessun altro.
Queste contraddizioni ci fanno comprendere come la nostra classifica ideale veda Lecce al 3° o 4° posto. Anche se passiamo la giornata, tra noi, a lamentarci perché la qualità della vita è pessima e i problemi in sempre maggior crescita….
Restano le donne. E su questo siamo tutti d’accordo, vero?
Certo che la vigilessa che ieri, inflessibilmente, ci ha appioppato una multa salata non era proprio il massimo…
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