LECCECRONACHE / UN PAESE CON LA TAP
di Raffaele Polo______
Provo a uscire dal parcheggio. Non c’è un’anima in giro, è sera e la luce di un lampione getta un po’ di luce su una natura silente e raccolta. Metto in moto e, non appena ingrano la marcia, ecco arrivare a tutta velocità un’auto con gli abbaglianti accesi e le luci azzurre sul tetto… Poi, subito un’altra auto e un furgone e un pulmino e altre due auto con i lampeggianti accesi. Ma cosa è successo, dove siamo?
Siamo a Melendugno, nel Salento. In una sorta di terra di nessuno, presidiata da Polizia Carabinieri Guardia di Finanza Vigilanza privata, insomma, ci manca l’esercito e poi siamo al completo.
Passano come folgori i mezzi delle ‘forze dell’ordine’, danno un’idea di efficienza e forza, tranquillizzano i cittadini con la loro costante presenza, intenti come sono a tutelare…
Usciamo prudentemente dal parcheggio e ci fermiamo poco dopo, davanti al supermercato.
Lì c’è una pattuglia di Carabinieri, proprio di fronte all’entrata del negozio, in pieno assetto d’intervento. Ovvero, con la mitraglietta e il giubbotto antiproiettile, stanno sicuramente garantendo che non avvenga nessun furto in quell’area così densamente popolata: si intravedono, infatti, due anziani in attesa di acquistare la mozzarella ‘Affogata’ che dalle nostre parti va per la maggiore.
‘No,no, non è per la mozzarella’ dice abbassando la voce un acquirente informato.
E, alzando gli occhi ad indicare gli uffici alle spalle dei carabinieri in assetto di guerra, sussurra: ‘Lì c’è la sede. La sede della….’ Ma non aggiunge altro, un milite si sta avvicinando, la mitraglietta bene in vista.
Montiamo in auto, un breve tragitto e siamo davanti al semaforo.
E’ verde, ma uno schieramento di auto con le luci azzurre lampeggianti, ci intima di fermarci e dare la precedenza: passano gazzelle, pantere e veicoli strani , tutti con spreco di sirene e flash.
Poi, finito il corteo, potremmo procedere. Ma è scattato il rosso e dobbiamo attendere, anche se non passa nessuno e la strada è tornata deserta.
‘Li hai presi?’ domando a mio figlio, seduto accanto a me, in auto.
‘Cosa?’ fa lui, con indolenza.
‘I sacchi di sabbia, da mettere davanti alle finestre, come nella canzone di Lucio Dalla’ gli dico, ironico.
Poi, ingrano la marcia e supero l’incrocio.
Finalmente.
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Naturalmente il finale è :Poi ingrano la marcia e supero l’incrocio. Finalmente.
Abbiamo a tal punto ammirazione per i testi di Raffaele, da lasciarli sempre intatti.
Ora correggiamo, grazie.
Siete eccezionali!!!