NO TAP, LOTTA CONTINUA: “Vi avevamo avvisati, ci riprendiamo le strade”
(g.p.)_______Con il titolo “Vi avevamo avvisati, ci riprendiamo le strade” il Comitato No Tap ha diffuso nel pomeriggio la seguente nota______
Melendugno è assediato, militarizzato, sottoposto alla sperimentazione di un nuovo tipo di dittatura, la dittatura del regime neo liberista che impone grandi opere dannose e ingiuste, utili solo alla speculazione finanziaria e alle tasche dei pochi a discapito dei molti: il popolo.
Grazie a una fitta rete con politici a diversi livelli, attraverso nuove leggi che ricordano quelle di epoca fascista, vogliono calpestare la protesta, schiacciare il dissenso. Con la creazione di una zona rossa, con l’innalzamento di barriere e checkpoint che sottopongono contadini, abitanti, lavoratori e turisti a controlli di documenti limitandone la libera circolazione e creando ritardi di servizi pubblici (come scuola bus e raccolta rifiuti) la popolazione ha deciso di continuare ad opporsi, di tornare a riunirsi, di sentirsi una comunità ancora più forte.
Verranno a dire che la colpa è di chi protesta, diranno che siamo violenti perché cerchiamo di difendere la nostra terra ed i nostri ulivi. Noi pensiamo invece che l’apparato scenografico, di stampo naziholliwoodiano, messo su da governo, questura e prefettura, serve a parare il culo ad un opera che non ha i requisiti per essere pensata, ideata, costruita.
Vogliono toglierci la libertà? Noi ci riprendiamo le strade.
È per questo che ieri sera ci siamo incontrati in assemblea (nella foto, ndr): una sala consiliare che non riusciva a contenerci, abbiamo dovuto aprire le porte che danno sulla piazzetta; abbiamo visto forte la partecipazione da tutta la Puglia, abbiamo visto vecchi volti e tanti altri nuovi, non solo gli abitanti di Melendugno.
Si è discusso sulle iniziative da mettere in atto nei prossimi giorni e nei prossimi mesi, ogni tipo di realtà presente nella sala ha avanzato proposte, da sit-in a manifestazioni, scioperi, occupazioni e dibattiti, ognuno vuole partecipare e rendersi attivo nella lotta; per questo si stanno creando pian piano gruppi di lavoro, per essere più concreti ed efficaci e far capire che la protesta non è ferma.
Ci si è confrontati e chiariti sul giochetto di polizia, politici e stampa che tenta di dividere la popolazione tra buoni e cattivi. È emerso forte dall’assemblea che le intimidazioni del governo non ci fanno paura. Nasce la consapevolezza che le ditte che lavorano per TAP sono esse stesse TAP, nemici del territorio, ditte che hanno scelto da che parte stare, ovvero con il malaffare e contro il proprio territorio.
A termine dell’assemblea è nato un corteo spontaneo che simbolicamente è arrivato a ridosso della zona rossa e per qualche ora ha interessato il tratto di strada abitualmente usato dalle forze dell’ordine per il loro checkpoint.
Abbiamo dimostrato che dove ci viene limitata la libertà, quella libertà siamo pronti a riconquistarla.
“Ce centra lu culu miu culle quattru tempore”avrebbe detto papa Galeazzo. Cosa c’entra il riferimento alle leggi fasciste. Qui si tratta di partiti antifascisti, di potere gestito da antifascisti, di un governo a livello nazionale e regionale che sta in mano alla sinistra, e se poi ci sono degli stupidi che scrivono Resistenza contro la Tap, è solo perché non riescono neppure ad elaborare un nuovo linguaggio e nuove parole d’ordine e sono costretti a prenderle in prestito dal secolo scorso.