PORTOGRUARO – LECCE : VINCERE ANCORA PER LANCIARE FORTI SEGNALI
È stata una settimana positiva per il Lecce, nonostante l’eliminazione dalla Coppa Italia di Lega pro di mercoledì, scandita dalla bella vittoria casalinga contro la Lumezzane e corredata dalla bella prestazione in Coppa a Latina dove , con molti rincalzi, si è sfiorata la clamorosa “remuntada” vincendo solo per 2-1 su di un campo ai limiti della praticabilità.
Sulla carta il Lecce ora è capolista(grazie allo 0-0 del Trapani in casa col Portogruaro), ma la diretta concorrente Trapani ha una partita in meno in quanto ha già provveduto al turno di riposo. Particolare non da poco nell’economia di un campionato che si prospetta incerto fino agli ultimi 90’.
Il Lecce domenica sarà impegnato in terra veneta contro il Portogruaro autore del pareggio della giornata scorsa in quel di Trapani. I granata viaggiano in acque leggermente pericolose a 28 punti a sole 3 lunghezze dalla coppia Cuneo – Como a 25. Il rendimento è leggermente inferiore alle attese data la diversa programmazione della dirigenza veneta desiderosa di un campionato tranquillo. Ai granata quest’anno è mancata la giusta caparbietà per conquistare i tre punti in più partite dove sono stati fermati , a volte immeritatamente , in pareggi più amari che dolci. A sostegno di questa tesi risalta il rendimento del Portogruaro : 5 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte in casa ed 1-6-5 fuori. Un maggior peso sotto porta avrebbe giovato alla squadra veneta che ha ceduto a gennaio anche la punta di maggior fattura realizzativa: Luigi Della Rocca infatti è passato al Carpi. Il “Porto” gode di una partnership con la Sampdoria infatti sono molti i giovani talenti del settore giovanile blucerchiato in prestito in terra veneta.
L’allenatore ex Albinoleffe Armando Madonna schiera i suoi uomini con un 4-3-1-2 utile ad esaltare la solidità del centrocampo e a creare più soluzioni offensive con l’uomo tra le linee.
Davanti al 20enne portiere di scuola doriana Tozzo normalmente la difesa a quattro vede operare i centrali Patacchiola (anche lui blucerchiato) e Pondaco. Sulle fasce i terzini maggiormente impiegati sono Moracci e Pisani.
A centrocampo risalta la presenza dell’ex Herzan (scelto da Zeman nella sua seconda sciagurata avventura a Lecce) che funge da primo cambio di un reparto solido formato dal trio tutto gioventù Coppola (22), Martinelli (19) e Sampietro (20). Sulla tre-quarti di campo spazio all’esperienza ed alle mille battaglie di Capitan Marco Cunico, sempre pericoloso (nonostante il passo compassato) ad imbeccare la coppia offensiva formata dall’enfant-prodige Simone Corazza , capocannoniere dei veneti con 7 reti , e dal trentenne Cristian Altinier più volte preferito all’ennesimo baby scuola Samp Carmine de Sena.
La giovane età dei veneti funge da croce e delizia per la squadra di Madonna: imprevedibilità in campo ma anche inesperienza nel gestire situazioni come quella di questo campionato, ossia la paura e la difficoltà nell’uscire dalle sabbie mobili dei bassifondi può creare ancor più timidezza e problemi per i giovani se non si trovano protetti da uno zoccolo duro di senatori abituati a lottare nei bassifondi del campionato.
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