‘WHITE LOOP’, AVVINCENTE CONFERMA DELLA NARRATIVA DI ANNA SCARSELLA, FRA THRILLER PSICOLOGICO E ROMANZO D’ AZIONE ALL’ ITALIANA, A MALECUTI/LECCE
di Raffaele Polo______
In questo ‘White loop’ ritroviamo alcuni dei topoi caratteristici e piacevoli della brava scrittrice Anna Scarsella (nella foto): la protagonista, anzitutto. Giovane dottoressa psicologa impegnata in difficili e contrastanti rapporti con i suoi pazienti (donne, soprattutto) e con l’amato bene.
E poi l’anziano padre negli States con il suo giardino di rose e l’attenzione particolare per le calzature dei protagonisti della narrazione.
Questa volta, poi, scopriamo anche una nuova forma di ‘malattia’, ovvero la sindrome di Zelig che, apprendiamo con sorpresa, esiste veramente e induce a imitare pedissequamente i comportamenti di chi ci è vicino….
E poi c’è Malecuti, ovvero la città neanche tanto fantastica che l’autrice identifica proprio con Lecce….
Appena pubblicato ne ‘I Quaderni del Bardo di Stefano Donno’ nella collana SalentoXPress, questo scritto è certamente avvincente e ben impostato, confermando la chiara predisposizione della Scarsella a frequentare interessanti e inusuali percorsi che mescolano l’azione con la psicologia, inseriti in un contesto locale che è il Salento contemporaneo, ricco di sfaccettature e provocazioni quasi sempre negative, che finiscono per fare capo alla Sacra Corona Unita, con il corollario di droga, violenza e mafie di tutti i generi…
Brava Anna a saper gestire tutte queste tematiche, senza stancare, o confondere, il lettore, ma riuscendo nel non facile obiettivo di far emergere il colpevole con un colpo a sorpresa finale, degno della migliore Agatha Christie.
Dopo ‘Il profumo delle rose inglesi’ e ‘Io sono fantasma’, questo racconto conferma la predisposizione della scrittrice salentina agli intrecci a metà strada tra il thriller psicologico e il romanzo di azione tipicamente italiano, alla Camilleri, per intenderci. Dove un capitano dei carabinieri prende il posto del Montalbano di turno… E il lieto fine, stavolta, è accolto con sollievo dagli attenti lettori che, fino alla fine, hanno fatto il tifo per Elise e per la sua introversa storia d’amore.