“Sono apparso a Carmelo Bene…”
di Nicola Vacca______
Non capita tutti i giorni di apparire a Carmelo Bene e non pensavo che questa esperienza sarebbe capitata proprio a me.
Sinceramente non so dirvi se io sono apparso a lui, o se lui è apparso a me. L’unica cosa certa è che Carmelo è apparso alla Madonna.
Io: Carmelo, ma che ci fai qui?
CB: Sinceramente non lo so neanche io, ma sai sono sempre stato inquieto e perfino l’eternità mi sta stretta.
Io: Di questo ne sono certo. Immagino che avrai rotto i coglioni a tutti anche lì.
CB: Ma no, sai che io non ho coscienza. Sono fuori dalla coscienza. E poi già lo sapevo che l’eternità sarebbe stata di una noia mortale. Ma vedo che qui le cose sono peggiorate e sinceramente non è cambiato nulla.
Io: Sì, hai ragione. Ma tu avevi già bastonato e disprezzato gli usi e costumi di questa italietta da melodramma e la cattiva coscienza, intellettuale e culturale di questi italioti da operetta.
CB: Vero, ma non pensavo che avreste toccando il fondo così. Cazzo, sono stato davvero profetico.
Io: Sì Carmelo, hai avuto ragione su tutti i fronti soprattutto quando scrivevi ogni autore dovrebbe essere considerato morto nel momento che è stato autore. Questo è il grave problema. La contemporaneità, la sopravvivenza dell’autore alla propria opera crea adito al giornalismo e all’equivoco.
Qui ancora continuano a prendersi sul serio e non si accorgono di essere mediocri cadaveri putrefatti che si esibiscono come scimmie ammaestrate nel delirio del loro nulla insignificante.
CB: Questo mondo è una grande discarica e oggi come ieri non mi interessa il prossimo perché è condominiale e in questo condominio non trovo e non vedo più persone. Quindi che si fottesse questa umanità marcia e il suo intellettualismo dietro cui si nasconde perché gli manca il coraggio di imbracciare il mitra e cominciare a distruggere, partendo ovviamente da se stessa.
Io: Vedo che continui a non parlare con chi ti rompe i coglioni con l’essere e con l’esserci.
CB: Non posso farne a meno, l’imbecillità non ha limiti. Qui è nessuno ha le palle per depensarsi. Adesso me ne vado perché mi hai rotto i coglioni anche tu.
Io: Come vai già via. Pensavo che rimanessi ancora un attimo per parlarmi del mondo culturale italiano di oggi.
CB: Io sono Carmelo Bene e sono apparso alla Madonna e non posso che provare disprezzo per tutti i cretini che appaiono solo a se stessi.
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