LUNEDI’ PROSSIMO A NARDO’ SI RECITA A SOGGETTO, IN UNA CERIMONIA IN POMPA MAGNA, PER L’ INAUGURAZIONE DI UN REPARTO OSPEDALIERO. DI UN OSPEDALE CHE E’ STATO CHIUSO. MA SARA’ L’ OCCASIONE DI NUOVI ABBRACCI E BACI PER UNA MAGNIFICA COPPIA DI POLITICI TRASVERSALI E TRASFORMISTI
(g.p.)_______
Continuano le meraviglie incredibili, proprio francamente indicibili, epicamente inenarrabili, della sanità pugliese. Oggi a Bari un dirigente regionale, Giancarlo Ruscitti, un manager romano, nominato da Michele Emiliano, ha nominato sé stesso commissario del Policlinico: il controllore che si fa controllato, miracolo.
Beh, con un presidente della Regione Puglia che ha nominato sé stesso assessore alla Sanità, poca roba, direte voi.
Ma non è finita, c’è di tutto, di più, nei piani fallimentari e nella gestione pessima, a tutto discapito dei cittadini, utenti sventurati del servizio pubblico, e spesso costretti, quelli che ne hanno la possibilità, a rivolgersi dunque al privato.
Perché l’ inaugurazione di un reparto di un ospedale chiuso ci mancava: non si era ancora vista, una roba simile.
Pura propaganda, da agenzia Stefani, da Istituto Luce, mentre si celebra e si consolida il patto d’ acciaio fra il sindaco di Nardò Pippi Mellone e il presidente-assessore-leader del Pd Michele Emiliano.
L’ appuntamento è per lunedì prossimo.
Sentiamo cosa accadrà, direttamente dal comunicato – stampa della Asl di Lecce, arrivato in redazione nel pomeriggio, e dal comunicato di commento del Movimento 5 Stelle, arrivato in redazione in serata.______
Centro di Senologia del Distretto Socio Sanitario di Nardò potenzia i servizi dedicati alle donne. Assieme allo screening mammografico, ci sarà anche la Senologia istituzionale, che partirà ufficialmente il prossimo 30 ottobre 2017 con una cerimonia inaugurale da tenersi nel Presidio Territoriale di Assistenza di Nardò alle ore 11,30 (ex ospedale “Sambiasi”, via XXV Luglio).
In programma i saluti del presidente della Regione Puglia, dott. Michele Emiliano, del sindaco di Nardò, avv. Pippi Mellone, e del vescovo della Diocesi di Nardò, mons. Fernando Filograna. Seguiranno l’introduzione da parte del Direttore Generale Asl Lecce, dr.ssa Silvana Melli e gli interventi della dr.ssa Loredana Capone (assessore regionale alla Cultura e Turismo), dott. Sebastiano Leo (assessore regionale alla Formazione e Lavoro), dott. Salvatore Negro (assessore regionale al Welfare), dr. Oronzo Borgia (direttore DSS Nardò), dr.ssa Rita Tarantino (referente Tavolo Tematico Senologia del Comitato Consultivo Misto) e dr. Daniele Sergi (responsabile Screening mammografico aziendale).
L’avvio del nuovo servizio, il secondo del genere dopo quello di Lecce, coincide con l’Ottobre Rosa, il mese della Prevenzione del Tumore al seno e rientra tra le iniziative della ASL Lecce per far crescere l’adesione allo screening mammografico e diffondere la cultura della prevenzione tra le donne di tutte le età. Nella stessa giornata, infatti, sarà presentato “Noi insieme a te per la prevenzione”, un agile opuscolo informativo che offre consigli e risposte ai dubbi e alle domande più frequenti in tema di screening mammografico e senologia istituzionale e invita le donne ad “essere protagoniste della propria salute”._______
MAMMOGRAFO : DEAD CARE WALKING . L’OSPEDALE ZOMBIE CHE APRE REPARTI RIMANENDO CHIUSO. MIRACOLI DELLA PROPAGANDA
E’ paradossale come in un Comune in cui non esista un Ospedale si inaugurano reparti. A Nardò si brevetta l’innovazione della sanità mondiale: L’ospedale zombie, chiuso ma in cerca di pazienti. Le inaugurazioni in pompa magna e l’inchino al compagno Michele.
A Nardò esiste un Presidio territoriale di assistenza (pta) e non un Ospedale, e quello che Mellone cerca di far passare come una sua azione altro non è che una menzogna rifilata ai cittadini giocando sul tema della salute. A Nardò erano già presenti sia il mammografo che l’ecografo, entrambi in dotazione al servizio di radiologia. In base a questo non possiamo che stigmatizzare queste inaugurazioni in pompa magna date in pasto ai cittadini.
La politica populista di Sindaco e Presidente della Regione ( a cui il giovane Mellone non disdegna mai un inchino o un baciamano) mortifica ancora di più l’azione che per decenni centinaia di cittadini hanno svolto a difesa del nostro glorioso San Giuseppe Sambiasi.
Non si vuole comunque sminuire l’importanza del mammografo per il nostro territorio, in quanto , favorisce un’azione di prevenzione necessaria per la salute delle donne.
E’ fondamentale garantire la continuità del servizio di senologia visto che come la storia insegna la carenza di personale porterebbe ancora una volta ad essere orfani di quelle poche briciole di assistenza che ci viene concessa.
Quello che noi auspichiamo da sempre è un tavolo serio nel quale il Presidente Emiliano dovrebbe imbastire un piano sanitario per la nostra Città e per i comuni limitrofi. Non possiamo dimenticare che l’ospedale di Nardò è stato strappato ai cittadini dopo le false promesse ( in campagna elettorale) di Raffaele Fitto e Nichi Vendola. Emiliano non faccia orecchie da mercante e Mellone eviti endorsement inutili al compagno Michele.
Giordano GRECO
Roberto PRESTA
Meetup Amici di Beppe Grillo Nardò______
L’ APPROFONDIMENTO nel nostro articolo del 24 agosto
e del 5 ottobre
L’assessore regionale alla sanità lasci la delega a chi conosce la materia, i territori e ha il tempo per apportare miglioramenti al sistema salute.
Il Salento è stato fin troppo penalizzato!!!!
I piani di riordino sanitario non si fanno nelle stanze delle segreterie di partito insieme agli amici di partito…la sanità deve star fuori dagli interessi di partito e basarsi su dati scientifici e norme nazionali
I ns rappresentati in regione (quelli più vicini all’assessore) abbiano il coraggio di criticarlo apertamente invece di star in silenzio ed assecondato per mantenersi calda la poltrona.
I salentini non hanno l’anello al naso…alla prossima tornata elettorale vi manderanno a casa!!!!
Salviamo il Salento tutto da una politica sanitaria scellerata!!!
L’assessore regionale alla sanità dovrebbe dire ai pugliesi e, ai salentini in particolare, quando intende assegnare i quasi 1000 posti letto che non ha ancora destinato agli ospedali pubblici pugliesi con il piano di riordino ospedaliero. Cosa dice in merito la maggioranza salentina che siede in giunta? Gli elettori che gli hanno dato il voto aspettano una cortese risposta.
Il piano di riordino non garantisce la salute dei pugliesi. I danni alla collettività sono immediati, i vantaggi, invece, eventuali e futuri. Quello che sta succedendo a Casarano è l’emblema di una situazione che coinvolge l’intera regione: si sta procedendo a depotenziare ospedali chiudendo reparti funzionali senza tener conto delle esigenze epidemiologiche dei territori e nel frattempo si annunciano nuove costruzioni.
È il caso della chiusura del rinomato punto nascita del Santa Maria degli Angeli di Putignano che, con il San Giacomo di Monopoli che va a scartamento ridotto, sta mandando in tilt l’Ostetricia del Di Venere, dove stamattina c’erano nove donne in travaglio ed una IVG ed i 7 posti e le due sedie non erano sufficienti.
Il Ferrari vanta una grande operatività in ogni suo reparto e offre servizi sanitari per circa 14 comuni, quindi seguendo il DM 70 ha quasi tutti gli standard da Primo Livello. Si è arrivati a questo punto perché come sempre la politica, quella distante dai territori, ha portato i cittadini a tifare per un ospedale anziché un altro. La situazione attuale vede nel Basso Salento un Ospedale a Scorrano, uno a Casarano e uno a Gallipoli, e tra questi tre ospedali uno deve essere classificato di “BASE” (ovviamente per poi essere chiuso in seguito, tipo Gagliano del Capo) e uno deve restare di Primo livello, in attesa di costruire un nuovo Ospedale.
La direzione più giusta valutando attualmente la situazione, sembra quella della fusione tra Casarano e Gallipoli, dove, con un giusto accordo, si potrebbe garantire una vasta copertura per tutto il basso salento.
Il F. Ferrari ha già subito la chiusura di tre reparti che dovrebbero essere riaperti immediatamente per non perdere il bagaglio d’esperienza e il lavoro di squadra che in questi anni si è costruito. Pediatria e Chirurgia pediatrica, due perle, sono state smantellate da chi non ha mai accettato un giusto confronto con i cittadini, nonostante le 10 mila cartoline inviate dal popolo casaranese al Presidente/Assessore Emiliano.
Abbiamo organizzato vari incontri a Casarano con il nostro consigliere comunale Enrico Giuranno e gli attivisti, inviato oltre 10 mila cartoline e mail per invitare Emiliano a dialogare con tecnici e cittadini e con il Restitution Day abbiamo donato apparecchiature medicali al nosocomio acquistati grazie al taglio dei nostri stipendi.
Siamo stati i primi a mettere in discussione questo Piano di Riordino ospedaliero perché non garantisce il diritto alla salute ai Cittadini Pugliesi e oggi leggiamo articoli e vediamo passerelle in difesa del Ferrari da parte dei vari politici che, un po’ tardivamente, si sono svegliati in questo periodo.
Dove erano le altre forze politiche mentre noi ci battevamo contro il declassamento? Se realmente amano e credono nella battaglia che il popolo casaranese sta portando avanti, perché non danno un segnale reale in Regione o nelle loro varie commissioni a Emiliano?
Ci sarebbe piaciuto vedere la stessa forza d’animo e lo stesso spirito d’iniziativa che c’è stato per le nomine del Corecom quando era il momento di tutelare la salute dei pugliesi.
La sudditanza del Sindaco del 26% dei neretini nei confronti di Michele Emiliano, oggi, tocca l’apice della vergogna.
Il manifesto fatto affiggere sulle plance presenti in Città, offende l’intelligenza delle persone.
Quel manifesto è lesivo della credibilità della sanità pubblica nel suo complesso.
Nardò non ha più un ospedale ormai da anni e quello che si va ad inaugurare è un centro di senologia clinica, già previsto dal protocollo d’intesa siglato da Nichi Vendola e Marcello Risi.
Non esiste alcun ospedale, non esiste alcun nuovo reparto.
Quello della senologia clinica è un traguardo di cui, oggi, si prendono indebitamente merito Emiliano ed il suo fido Mellone.
Questa perenne mistificazione della realtà deve finire. Come anche questa continua forma di gratitudine che il Sindaco pro tempore vorrebbe far nutrire a Nardò nei confronti di Michele Emiliano, come se quest’ultimo fosse il salvatore della patria e le politiche regionali adottate rappresentino una “grazia ricevuta” e non il legittimo compito svolto dalle istituzioni.
Se Mellone spera in una sua candidatura alla camera dei deputati per il tramite di Emiliano non si azzardi di utilizzare la nostra Città come merce di scambio.
Che incredibile deriva…
Oggi le comiche…
Il bacino di utenza del Francesco Ferrari di Casarano è secondo solo al Vito Fazzi di Lecce e rispetta il DM 70.
I consiglieri regionali e gli assessori eletti in giunta con i voti degli elettori del sud Salento diano voce al comprensorio;diversamente alla prossima tornata elettorale il popolo bi manderà a casa!
Vengano ripristinati immediatamente i reparti di ostetricia/ginecologia e pediatria…non si puó fare altrimenti. I bisogni di salute non rispondono alle politiche di partito! SUBITO IL RIPRISTINO DEI REPARTI DISMESSI AL F. FERRARI DI CASARANO!
Strumentalizzare la salute a fini propagandistici è una pagina così
meschina che con la politica dovrebbe avere poco o nulla da spartire. I
Consiglieri di opposizione censurano, indignati, i tentativi di cattivo
gusto, da parte del Sindaco, di innescare di continuo corti circuiti
sensazionalistici che vanno solo a creare confusione a tutto danno dei
pazienti e dei cittadini.
Dal 30 ottobre apertura del reparto di senologia clinica a Nardò?
Niente di più falso.
Nell’ex ospedale San Giuseppe Sambiasi ci sarà un servizio clinico di
senologia, che certamente non porrà fine ai continui e drammatici viaggi
della speranza. Un servizio, quello della senologia clinica, previsto
dal protocollo d’intesa tanto odiato da Mellone.
Non si dovrebbe mai speculare sulla pelle delle persone, ingenerando
false speranze.
Ciò che avvilisce di più è assistere con una certa continuità ad una
sterile e quanto mai strumentale propaganda politica. Da parte di un
Sindaco che pare viva una perenne e assurda campagna elettorale. Una
vergogna!
Il duo Mellone – Emiliano la smetta con queste messe in scena. Il
secondo, piuttosto, pensi ad adoperarsi affinché le politiche della
salute, di cui è titolare, non vengano quotidianamente umiliate da
continue chiusure di nosocomi e costanti soppressioni di reparti.
I Consiglieri di minoranza
Lorenzo Siciliano
Daniele Piccione
Roberto My
Giancarlo Marinaci
Carlo Falangone
Non entro nel merito dell’iniziativa che ha portato all’apertura del centro di Senologia nel PTA di Nardò, fortemente voluto da un comitato di donne neretine che raccolsero 6 mila firme per ottenere un centro di Senologia.
L’auspicio, ottenuto il mammografo, è che allo screening possa seguire un efficiente sistema diagnostico e la presa in carico del paziente in un iter dove la breast unit sia organizzata per rispondere in tempi adeguati.
Detto ciò è sconcertante e vergognosa la strumentalizzazione politica che è avvenuta oggi alla presentazione del centro di Senologia.
Il Presidente Emiliano, che ha conservato la delega alla sanità, ha preferito non presenziare inviando all’inaugurazione del centro l’Assessore Capone con delega al Turismo.
Ed è sgradevole constatare, ancora una volta, che su un tema primario come la sanità regni la propaganda politica.
Come sgradevole e falso è il contenuto del manifesto che Mellone ha fatto affiggere per le strade del paese, mistificando la realtà dei fatti. Irresponsabile da parte di Emiliano e Mellone mentire ai neretini promuovendo l’apertura di un reparto di Senologia.
Nardò purtroppo non ha più un ospedale e quindi non può avere un reparto, propinare queste informazioni ai cittadini è pericoloso, soprattutto se questa voce arriva da rappresentanti delle istituzioni.
Quello che si è inaugurato è un centro di Senologia clinica, già previsto da un protocollo d’intesa siglato dalle precedenti amministrazioni comunali e regionali. Dunque nessuna apertura di un reparto, come ha dichiarato il sindaco, perché la città un ospedale non ce l’ha più.
Dispiace aver assistito al commiato del Direttore Generale Silvana Melli, che è sempre stata disponibile ad ascoltare i territori e che come contropartita ha avuto il ben servito da parte di Emiliano.
Del resto il presidente della Regione ci ha abituato a questo comportamento incomprensibile, cioè allontanare i dirigenti che lavorano per migliorare la sanità pugliese, che il governatore ha deciso di gestire personalmente.
A Nardò ha trovato dei buoni alleati, abili a mentire come lui, anche quando si tratta di temi delicati come la salute dei cittadini.
Non starò certamente a guardare dalla finestra questo teatrino mediatico allestito da Emiliano per fare sciacallaggio di voti sulla testa dei cittadini. Preparerò una interrogazione urgente per chiedere chiarezza su quanto accaduto a Nardò.