APOCALYPSE NOW / I GENITORI TARANTINI INVOCANO COMUNITA’ DI INTENTI

| 24 Ottobre 2017 | 0 Comments

(g.p.)______Nel tardo pomeriggio, da pochi minuti, tramite Facebook l’ associazione Genitori Tarantini, artefice in passato di tante, anche clamorose, manifestazioni di protesta, ha diffuso una nota particolarmente significativa. La riportiamo qui di sotto. Ci permettiamo una riflessione a margine, perché poi le proteste e le proposte vanno benissimo, ma in una democrazia come è, come dovrebbe essere, per quanto per tanti versi particolare, quella italiana, le questioni si risolvono con il voto, i cittadini contano quando vanno a votare nelle urne.

In queste ore di apocalypse now, una riflessione è sacrosanta soprattutto, in primis, fra associazioni e movimenti che si battono contro il Mostro dell’ Ilva, e spiego subito, sia pur in estrema sintesi, perché.

Alle ultime elezioni amministrative di giugno, esse si sono presentate  colpevolmente divise. Ora è vero che il sindaco non può chiudere l’ Ilva. Potrebbe farlo il presidente della Regione, ma va beh, lasciamo perdere. Può farlo il governo, ma le prossime elezioni politiche sono ancora lontane, e si prospettano annacquate con il ‘rosatellum’, ma va beh, lasciamo perdere anche tutto questo.

Il punto è che avere un sindaco anti Ilva sarebbe stato un bel segnale, e particolarmente significativo.

Invece, in due, tre, o quattro sono andati in ordine sparso, con il risultato che nessuna delle liste da essi espresse è arrivata al ballottaggio. Così ha vinto un sindaco emiliano, e al ballottaggio c’è andata, sic, Forza Taranto.

Meglio tardi che mai, la riflessione dovrebbe coinvolgere adesso tutti questi partiti, movimenti e associazioni anti Ilva. Per il futuro, non per il passato: non per dividersi e polemizzare su quanto è successo, ma, nel senso più nobile della politica, per progettare e costruire.

E, infine, dovrebbero chiedersi, oltre al fatto che i Tarantini le hanno votate poco e male, perchè la metà dei loro concittadini a votare non c’è andata proprio______

E ci stiamo provando, consapevoli che sia l’ unica risposta alla colpevole indifferenza delle Istituzioni. Noi siamo ancora vivi, quindi lo dobbiamo fare, dovevamo unirci in nome di quell’amore indiscusso, infinito nei confronti di quella parte più debole di questa nostra grande Comunità: i nostri figli. I figli che stanno andando via, i figli che rimangono, i nostri figli, i figli che si sono ammalati. I figli che non ci sono più.
Sì, cominciamo a cambiare le nostre parole, chiamiamoci “Comunità”, questo nostro grande insieme di persone consapevoli. Siamo diversi, ma ognuno di noi esprime lo stesso grande patrimonio: la nostra bellissima terra. In questi giorni, senza sfarzi, nel più semplice dei modi…incontrandoci. Ci siamo stretti intorno ad un sogno, a un progetto concreto partito dai Gt, ma che le associazioni e i cittadini hanno accolto con grande entusiasmo. Ognuno di noi ha regalato agli altri un’idea o anche un semplice pensiero, attraverso l’UNITARIETA’ degli intenti e la convergenza su una proposta programmatica condivisa, consapevole e responsabile. Così si possono coniugare la contestazione e l’affrancamento da questa condanna a morte di una città e di un popolo martoriati. Finalmente rivendicheremo il nostro diritto alla vita, con un progetto comune, insieme detteremo un programma chiaro, comprensibile, lo racconteremo a tutti, senza bandiere, protagonismi, senza divisioni. Avvalendoci dei nostri esperti, puntando sulle competenze e sulla conoscenza approfondita dei problemi che ci attanagliano. E lo faremo attraverso dei portavoce che sceglieremo insieme, per una conferenza stampa unitaria.Il momento è arrivato.______

LA RICERCA nel nostro articolo immediatamente precedente

APOCALYPSE NOW / TARANTO IN BALIA DEL MOSTRO

Category: Cronaca, Politica

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