DAPHNE CARUANA GALIZIA AVEVA RIVELATO I FINANZIAMENTI DELL’ AZERBAIGIAN AI POLITICI MALTESI. UN’ ESECUZIONE DA SERVIZI SEGRETI, UNA REGIA DA ‘MENTI RAFFINATISSIME’ PER LA GIORNALISTA FATTA SALTARE IN ARIA. LE OMBRE ARRIVANO FINO AL SALENTO
(g.p.)______Emergono nuovi particolari inquietanti sull’assassinio avvenuto ieri pomeriggio nell’isola di Malta di Daphne Anne Vella, coniugata Caruana Galizia, 53 anni, maltese, giornalista e blogger di coraggiosa denuncia sulle malefatte e gli intrighi del potere.
Qualcuno le ha messo una bomba nell’auto, una Peugeot 108, presso la sua residenza nel villaggio di Bidnija vicino Mosta, e l’ ha fatta saltare in aria mentre percorreva una strada di campagna, subito dopo aver lasciato l’ abitazione.
Stile mafia siciliana, le hanno tappato la bocca per sempre, oltre a vendicarsi speitatamente.
Sono molti quelli ai quali ha dato fastidio, semplicemente andando a fare ricerche ed approfondimenti, e scrivendo quello che aveva scoperto, senza calcoli, senza soggezioni.
Dopo la gavetta e la carriera sulla carta stampata, da sette anni aveva aperto un blog, Running Commentary, dove raccoglieva e pubblicava i suoi articoli, con grande successo di pubblico.
L’ anno scorso aveva rivelato i coinvolgimenti di alcuni politici maltesi nelle liste Panama Papers, il fascicolo riservato digitalizzato composto da milioni di documenti confidenziali creato dalla Mossack Fonseca, uno studio legale panamense, che fornisce informazioni dettagliate su oltre duecentomila società offshore, includendo le identità degli azionisti e dei manager.
Quest’ anno ha sostenuto che Egrant Inc, un’altra società di Panama, fosse di proprietà di Michelle Muscat, moglie del primo ministro laburista Joseph Muscat, e che fosse stata usata dal regime dell’ Azerbaigian per versare tangenti e regalie ai vertici del governo maltese per affari legati al petrolio e al gas.
In particolare, la blogger ha dimostrato come la società panamense avesse ricevuto diversi bonifici, il maggiore dei quali da oltre un milione di dollari, da parte della Al Sahra FZCO, una offshore registrata a Dubai e appartenente a Leyla Aliyeva, figlia del dittatore azero Ilham Aliyev.
Negli ultimi anni il governo dell’ Azerbaigian ha firmato parecchi accordi in campo energetico con il governo laburista di Malta.
L’ ultimo suo articolo, poco prima della morte, è dedicato alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto l’ex ministro dell’Energia Keith Schembri.
Ora, i mandanti dell’ assassinio possono essere tanti, per, come detto, tapparle per sempre la bocca, e per vendicarsi di lei: come detto, si era occupata di tante questioni scottanti, come i traffici di valuta dell’ alta finanza internazionale, o i traffici internazionali di droga.
Certo, le modalità questo assassinio lasciano presupporre esecutori professionali, da servizi segreti, e ‘menti raffinatissime’ come mandanti.
Certo, questa vicenda getta nuove ombre sul gasdotto Tap, che è stato già ribattezzato ‘mafiodotto’, dal momento che sono provati i contatti ed i finanziamenti da parte dell’ Azerbaijan ad alcuni regimi stranieri, messisi in affari con i responsabili governativi azeri.
Per quanto riguarda l’ Italia, un anno fa la trasmissione televisiva ‘Report’ fornì tutta una serie di informazioni meritorie, sul dittatore azero, sull’ inutilità del gasdotto Tap, su tutto quello che di brutto e sporco sta dietro ad esso.
Poi, offrì una sequenza degna di un grande regista cinematografico: l’ intervista fatta al lobbysta onorevole dell’ Udc Luca Volontè, che dall’ Azerbaigian ha preso soldi a…volontà, e parliamo di milioni di euro.
Visibilmente provato, dal suo stesso tentativo di arrampicarsi sugli specchi, per difendere l’ indifendibile, l’ onorevole prendeva e riprendeva una bottiglietta d’ acqua, da cui continuamente si versava da bere, manco avesse appena finito di mangiare mezzo chilo di acciughe, con esiti sconfortanti.
Non ha preso soldi dagli Azeri, invece, ha detto, ai microfoni di ‘Report’, commentando subito dopo di essere stato quindi ‘sfortunato’, l’ onorevole Luigi Vitali, di Forza Italia, coordinatore regionale per la Puglia: ha detto che a lui hanno dato solamene una scatoletta di caviale.
Non abbiamo altre prove di pagamenti o regalie varie fatte dall’Azerbaigian ai politici italiani, in particolare a responsabili delle scelte esecutive, o energetiche.
Abbiamo però la ragione, che ragionevolmente vacilla, di fronte all’accanimento con cui in tutti questi ultimi anni il governo italiano ha portato avanti e difeso, fino a farla diventare ‘strategica’ per gli interessi nazionali, un’ opera inutile, assurda e devastante come il gasdotto Tap, collegamento della Snam fino a Mesagne compreso.
Category: Costume e società
Le ricostruzioni investigative di Daphne Caruana Galizia sugli affari occulti tra l’Azerbaigian e il governo maltese e che vedevano nello sfondo, tra l’altro, il gasdotto TAP, la dicono lunga sul coacervo di interessi sporchi che è andata a toccare e che, purtroppo, le sono stati fatali.
Ancora una volta, chi tenta di scontrarsi con i poteri forti e con giochi di potere si ritrova a pagare con la vita la propria sete di verità e di giustizia, e questo è inaccettabile.
A questo punto ci domandiamo quanti altri misteri si nascondono dietro le indagini della giornalista uccisa, a partire dagli enormi interessi economici e politici che riguardano la costruzione del gasdotto TAP.