FRATELLI (MASSONI) DI CALABRIA E DI SICILIA. E MAFIOSI. LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA ROSY BINDI ALL’ ATTACCO. LE LOGGE IN DIFESA

| 26 Settembre 2017 | 0 Comments

(g.p.)______Con una dichiarazione rilasciata al programma televisivo di Rai 3 ‘Presa diretta’ andato in onda ieri sera, con un’ inchiesta fra ndrangheta e referenti politici dei criminali, la presidente della Commissione parlamentare Antimafia Rosy Bindi è andata giù netta e pesante all’ attacco della Massoneria. Ecco le sue parole:

Non siamo ancora alle conclusioni definitive, ma i primi risultati del nostro lavoro dimostrano che tra i nominativi degli iscritti alle logge massoniche della Calabria e della Sicilia, ci sono alcuni condannati per 416 bis, quindi per associazione mafiosa, e un numero considerevole di situazioni giudiziarie in itinere, imputati, rinviati a giudizio, sia di reati di mafia che di quelli che comunemente chiamiamo i reati spia di comportamenti mafiosi o comunque di collusione con la mafia.

Noi non stiamo facendo un’inchiesta sulla massoneria, stiamo facendo un’inchiesta sui mafiosi massoni. Per noi è molto importante questa inchiesta soprattutto perché si parla di una sorta di nuova organizzazione delle mafie che vede insieme pezzi delle mafie, pezzi della massoneria, dello Stato, delle classi dirigenti del nostro Paese”.

Alla richiesta della Commissione parlamentare di avere la lista degli iscritti alle logge calabresi e siciliane, nessuna obbedienza ufficiale aveva consegnato i nomi alla scadenza dell’ 8 febbraio scorso.

E l’Antimafia era intervenuta a inizio marzo con la Guardia di finanza sequestrando le liste degli affiliati di Calabria e Sicilia delle quattro principali associazioni massoniche italiane: Il Grande Oriente d’Italia, la Gran Loggia Regolare, la Serenissima Gran Loggia d’Italia e la Gran Loggia d’Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori.

E’ arrivata oggi la replica di Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’ Italia: “La presidente Rosy Bindi ci dica i nomi, dica chiaramente a quale Obbedienza o a quali Obbedienze si riferisce quando parla genericamente dell’esistenza di alcuni condannati al 416 bis negli elenchi di massoni sequestrati. Noi vogliamo e pretendiamo, in questo preoccupante clima politico preelettorale di tutti contro tutti, che si faccia chiarezza nella massima trasparenza. Siamo stufi di strumentalizzazioni e di subire attacchi immotivati.

Si faccia chiarezza, quindi, e si precisi anche quando temporalmente gli eventuali nomi di cui la presidente Bindi parla e che sarebbero negli elenchi sequestrati a tutti sono stati affiliati. Affermo questo perché ci possono essere dei clamorosi casi di omonimia e anche di persone che sono state espulse e che non hanno più rapporti con la Massoneria ufficiale. La stessa cosa e’ avvenuta ed avviene per quanto riguarda partiti politici ed altre associazioni. Anche lì ci sono stati condannati e indagati. Non si possono lanciare proclami generici attraverso la TV di Stato e i media al termine di un’inchiesta violenta, aggressiva e discriminatoria, quella della Commissione Antimafia, che e’ stata portata avanti, a nostro giudizio, con palese violazione di leggi. 

Il Grande Oriente d’Italia si oppone e denuncia il pericoloso clima di caccia alle streghe che mina fortemente la libertà di associazione, la stessa democrazia, e mette in pericolo i suoi associati e da subito avvierà le opportune tutele legali a salvaguardia dell’immagine dell’Ordine e dei fratelli”

Category: Cronaca

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