SEQUESTRA LA EX COMPAGNA IN STATO DI GRAVIDANZA AVANZATA
DITO Antonio, leccese del 1977, pluripregiudicato residente nel capoluogo, è stato arrestato nel pomeriggio odierno dal personale delle “Volanti” della Questura di Lecce.
L’uomo, noto alle Forze dell’Ordine per il suo passato da tossicodipendente e di persona dedita a reati contro il patrimonio, ha convissuto con una donna per circa 10 anni, dalla quale ha avuto due figli, i quali sono al momento affidati alle cure di una casa famiglia in altra provincia.
La donna, nonostante uno stato di gravidanza avanzato (circa 6 mesi) avrebbe recentemente deciso di lasciare il suo compagno e di andare ad abitare dapprima presso un fratello in altra città, e poi di andare a vivere con un’altra persona con la quale ha recentemente instaurato un rapporto sentimentale.
Tra le motivazioni che hanno spinto la donna a troncare la relazione, stando alla denuncia, vi sarebbe il carattere violento dell’uomo, che non sarebbe stato sinora oggetto di denunce a causa dello stato di soggezione rappresentato dalla odierna denunciante.
Nella mattinata odierna, secondo la ricostruzione, intorno alle ore 10.00, il DITO si sarebbe presentato presso l’attuale abitazione della donna, ed incurante della presenza di un’altra persona che condivide l’appartamento con la denunciante ed il suo nuovo compagno, l’avrebbe dapprima ricoperta di insulti e poi minacciata con un coltello da cucina, intimandole di seguirlo.
Stando al racconto, la donna avrebbe cercato di opporsi, ma sarebbe stata sopraffatta dalla violenza dell’uomo, che, stringendole il collo con una mano, l’avrebbe di fatto costretta a percorrere i circa 500 metri di strada che separano le due abitazioni (l’attuale abitazione della donna e quella del suo ex compagno), minacciandola ripetutamente di morte (ti ammazzo sul posto) qualora non avesse ottemperato all’ordine.
Giunta presso quella che di fatto era la sua ex casa, la vittima sarebbe stata costretta a permanere all’interno dell’abitazione, sprangata nella sua porta di ingresso, come anche chiuso a chiave era il cancello di protezione all’accesso dell’abitazione vera e propria. Da stamane, la donna sarebbe stata oggetto di continue violenze, verbali e fisiche, concretatesi in schiaffi e tentativi di colpire con calci, che la donna ha riferito avere schivato più volte.
Alle ore 14,20, l’attuale compagno della donna, rientrato dal suo lavoro, non trovando la sua compagna, dopo aver ascoltato il racconto del coinquilino ha capito immediatamente cosa poteva essere accaduto, ed ha immediatamente allertato il 113, spiegando con dovizia di particolari cosa poteva essere accaduto ed il luogo ove poteva trovarsi la donna.
Due pattuglie delle Volanti sono state inviate sul posto, ubicato non lontano dalla zona del cimitero comunale, ed hanno trovato ampi riscontri al racconto del richiedente e della donna, che si presentava, oltre che con l’aria molto scossa, anche con il viso arrossato per le percosse ricevute (al riguardo sono stati effettuati immediati rilievi da parte del personale della Polizia Scientifica).
Al termine della dettagliata ricostruzione in atti di tutti i fatti accaduti nella giornata di oggi, è stato sentito il P.M. di turno dr. Giovanni Gagliotta, con il quale è stato concordato di associare il dito alla Casa Circondariale di Lecce a disposizione dell’A.G.
L’uomo è difeso di fiducia dall’Avv. Sondra Pranzo Del Foro di Lecce.
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