ENNESIMO INCIDENTE SUL LAVORO / A CUNEO PERDE LA VITA UN OPERAIO LECCESE DI 29 ANNI
di Antonella Elefante______ Gli incidenti stradali e quelli che avvengono sul posto di lavoro sono, purtroppo, sempre in aumento. Se, però, per i primi le cause possono essere svariate, tra ci abuso di alcool e uso di sostanze stupefacenti, colpo di sonno mentre si è al volante, ecc…, per i secondi, invece, le cause sono tipo diverso; per citarne alcune, gli incidenti stradali, la fretta nel muoversi mentre si lavora, scarsa attenzione a ciò che si sta facendo, eccessiva stanchezza e l’inosservanza delle norme di sicurezza.
Se diamo uno sguardo ai dati Inail relativi all’anno 2016, notiamo un aumento del numero di incidenti sul lavoro – quasi tre al giorno -, causato maggiormente dagli incidenti stradali, siano essi avvenuti durante il lavoro stesso o in itinere (cioè durante gli spostamenti fatti per andare da casa al lavoro e viceversa).
È proprio per evitare un ulteriore aumento del numero delle vittime di incidenti stradali e congiuntamente di incidenti sul lavoro, che i datori di lavoro ed i responsabili aziendali della sicurezza dei lavoratori devono rivolgere particolare attenzione alla questione degli spostamenti su strada dei propri dipendenti, facendola diventare quasi una priorità con azioni che vadano al di là di quanto previsto dalla sola normativa sul lavoro.
Il problema è che, ed è brutto dirlo, i morti si piangono sempre dopo. Dopo almeno cinque/sei persone morte allo stesso incrocio, fanno la rotatoria; dopo svariati morti ad una curva pericolosa, decidono di mettere l’illuminazione; così come dopo un numero consistenti di vittime sul lavoro, l’azienda/ditta mette in pratica tutte le dovute norme di sicurezza. Solo dopo, è raro che tali norme vengano applicate da subito.
Nell’attesa che ogni lavoratore applichi tutte le norme di sicurezza, si è verificato l’ennesimo incidente sul lavoro.
Parliamo dell’operaio Vito Nuzzo, 29 anni, operaio originario di Maglie ma ormai residente da qualche anno a Roccavione, piccolo comune alle porte di Cuneo e scenario dell’incidente che gli ha tolto la vita.
L’incidente si è verificato sabato 2 settembre; l’operaio è rimasto schiacciato da una pressa all’interno dell’ex cartiera Pirinoli, ora gestita da una cooperativa di soci lavoratori. Dopo tre giorni di coma, in condizioni disperate, è morto nella tarda serata di ieri al Cto di Torino, dove era stato ricoverato, in condizioni gravissime, in seguito all’incidente. Nonostante le cure, però, per lui non c’è stato nulla da fare.
Nella cartiera di Roccavione è il secondo incidente in poco più di un anno: nell’aprile 2016, infatti, un operaio era rimasto ferito dopo essere stato schiacciato da un bobina di carta pesante più di una tonnellata. “Nel nostro paese aveva trovato il lavoro, l’amore e la felicità – dice il sindaco di Roccavione, Germana Avena – Un bravo ragazzo, che meritava tutto quello che si era conquistato con fatica e sacrifici. Sono profondamente addolorata e vicina alla moglie Francesca e alla famiglia”. Decine di testimonianze, ricordi, fotografie e messaggi di solidarietà sulla pagina Facebook di Vito Nuzzo.
Appassionato di calcio e grande tifoso dell’ U.S. Lecce. Nelle vallate del Cuneese aveva coltivato anche la passione per la pesca sportiva.
La data dei funerali non è ancora stata fissata.
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