ANCHE SUI VACCINI, EMILIANO DI LOTTA E DI GOVERNO
di Giuseppe Puppo______Come per tante altre questioni importanti, come per tutte le questioni più importanti, il presidente della Regione Puglia manifesta la solita ambiguità. Da un lato non fa niente di concreto, dall’ altro strizza l’ occhio agli oppositori, e va bene tutto, purchè produca consenso intorno a lui, a costo di prendere posizioni altalenanti, e di adattarle di volta in volta al cotesto in cui si trova.
Il resto, lo fanno, sia pur con ansia, la principale agenzia di stampa nazionale Stefani – Mussolini, e poi, con tanto amore, l’ agenzia di stampa fmigliare PressRegione.
Oggi, l’ ultimo esempio.
Questa mattina, c’è stato l’ incontro fra la delegazione cittadini pugliesi contrari all’obbligo vaccinale l.119/17, e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, che poi è pure assessore alla Sanità.
All’incontro hanno partecipato il direttore del dipartimento regionale Politiche della salute e benessere sociale Giancarlo Ruscitti, con la dirigente competente Francesca Zampano, e i rappresentanti della Commissione regionale vaccini.
Al termine dell’ incontro, una velina dell’ agenzia Ansa riporta la seguente dichiarazione presidenziale-assessorile: “Sull’obbligo vaccinale previsto dalla legge 119 non mi farò dividere la Puglia in favorevoli e contrari da chi a Roma, non avendo molto altro da fare, si diverte a scatenare guerre che poi dobbiamo affrontare noi, province dell’impero”.
Chi? Chi scatena guerre? Quelli del governo del suo partito? Chi a Roma non ha molto altro da fare? Le famiglie preoccupate? I capi articolo e i capi corrente del Pd? I genitori allarmati, preoccupati, indignati?
Non si capisce.
Informa ancora l’ agenzia che “ha offerto il sostegno della Regione nei ricorsi che questi faranno contro la legge consentendo così una valutazione della costituzionalità del provvedimento”.
E conclude con un’ altra dichiarazione: “i ricorsi che i cittadini faranno davanti ai giudici e poi le eventuali ordinanze dei giudici alla Corte Costituzionale hanno buone prospettive di successo. Perché la legge ha molti errori, molti ‘vulnus’ e punti di eccesso che potrebbero lasciare alla Corte Costituzionale la possibilità di modificare, in tutto o in parte, gli errori commessi dal Parlamento”.
Che significa? Già intanto tanto tutto continua. Come per l’ Ilva, come per Cerano, come per la Xylella, come per la Tap. Lui è contro, lui è a favore, lui non può fare nulla, lui fa, lui non si capisce mai che cosa faccia.
Cioè, non si capisce, se non si capisce l’ assunto da cui siamo partiti, doverosamente.
Già, infatti, che cosa significano il non dividere, le province dell’ impero, i ricorsi e quant’ altro?
Secondo la velina dell’ Ansa, significa che è contrario. Il titolo infatti del lancio è: “Sosterremo i cittadini No Vax”. Almeno, questa è la versione propagandistica suggerita, ai fini della ricerca e dell’ acquisizione del consenso personale, sia regionale, sia nazionale, del leader minimo della Ditta. Rafforzata dal sottotitolo sommario, in cui la dichiarazione presidenziale diventa: “‘Non farò dividere Puglia da chi si diverte a scatenare guerre’.
Tanto poi si può sempre smentire, precisare, specificare, argomentare, e dire tutto e il contrario di tutto.
Uno statista, di fronte a questo, come per altri problemi, avrebbe detto:
1) I vaccini sono un obbligo. Sono necessari. Bisogna farli. Farò rispettare la legge. Gli oppositori hanno torto. Punto. E avrebbe agito di conseguenza.
Oppure in alternativa avrebbe detto: 2) I vaccini obbligatori non vanno bene. Bisogna lasciare la decisione ai genitori, e rispettarla, non obbligando nessuno. Farò io stesso come Regione Puglia ricorso in tutte le sedi possibili. Intanto emanerò i provvedimenti in ambito regionale per assecondare la sacrosanta battaglia degli oppositori.
Uno statista.
Un politicante come Michele Emiliano, invece…