DI NUOVO SU VIA ANDREA DORIA A SAN CATALDO
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il presidente dell’ associazione ‘Sportello dei diritti’ Giovanni D’ Agata ci manda il seguente comunicato______
Alla fine di luglio scorso con alcuni nostri comunicati, lo “Sportello dei Diritti” segnalava quanto si ripete da anni circa la maggior parte delle insidie stradali nel territorio urbano di Lecce, rimovibili con piccole e immediate accortezze da parte della nuova amministrazione.
Evidentemente, sono talmente tanti i macroproblemi ereditati – tra “debiti fuori bilancio”, riorganizzazione burocratica, partecipate, rifiuti e impianti improvvisamente chiusi, filobus e chi più ne ha più ne metta, come se chi precedeva avendo la “certezza” di continuare a detenere il potere e poter far permanere lo status quo – che quelli quotidiani passano inevitabilmente in secondo piano.
Ma con il cambio di “gestione”, purtroppo tutto sta emergendo, perché continuare a mantenere la pentola a bollire era impossibile e prima o poi, come il vaso di pandora, le problematiche croniche esplodono tutte in una volta, compreso quelle del “quotidiano”, che in anni di battaglie, la nostra associazione ha portato più volte all’attenzione della cittadinanza.
Le Marine, costituiscono uno degli emblemi dei problemi irrisolti e che hanno manifestato la totale assenza di programmazione e di controllo del territorio a partire dalle numerose insidie stradali, risolvibili con una maggiore attenzione e vigilanza. Il 31 luglio, quindi, avevamo segnalato l’avvenuta rimozione della segnaletica e l’assenza di forze dell’ordine e in particolare di vigili urbani, lungo via Andrea Doria a San Cataldo, ove da sempre si verifica il cosiddetto “parcheggio selvaggio”, nonostante i divieti, una volta presenti su entrambi i lati.
La sosta in queste modalità, stante la presenza della curva in prossimità dello stabilimento balneare “Pevero Beach” e delle ridotte dimensioni della carreggiata, ha continuato a determinare, anche dopo la nostra denuncia – come dimostrano le fotografie inoltrateci da un cittadino -, una situazione di estremo pericolo in conseguenza dell’assenza di visibilità in prossimità del tratto curvilineo per gli autoveicoli che provengono da entrambi i sensi di marcia. La nostra preoccupazione riguardava la costanza con cui si sono verificati numerosi incidenti, mentre tanti sono stati miracolosamente evitati. E proprio perché i cittadini ci hanno segnalato la permanenza di questa pericolosa situazione, che lo “Sportello dei Diritti” rinnova l’appello al sindaco e all’assessore alla Polizia Municipale a prendere immediatamente gli opportuni provvedimenti, a partire dal ripristino della segnaletica e dei controlli dei vigili urbani, per ridurre i rischi per la circolazione veicolare perché ci troviamo nel periodo clou dell’afflusso nella marine e aumentano i rischi per la circolazione stradale che possono essere evitati adottando semplici accortezze.______
AGGIORNAMENTO DEL 28 AGOSTO 2017:
Dopo due appelli rivolti dallo “Sportello dei Diritti” la nuova amministrazione di Lecce ha risposto e ha ripristinato la segnaletica di divieto di fermata lungo la curva pericolosa di via Andrea Doria a San Cataldo, in prossimità dello stabilimento balneare “Pevero Beach”, ove da sempre si verifica il cosiddetto “parcheggio selvaggio”, che continua a creare non pochi rischi per la circolazione stradale.
Una foto postataci dal cittadino che ci aveva segnalato il problema a fine luglio, da una parte conferma la reinstallazione dei cartelli stradali, ma dall’altra che permane ancora, forse perché la stagione balneare è arrivata alla fine, la scarsità di controlli da parte della Polizia Municipale che consente la perpetuazione della sosta selvaggia in quel tratto pericoloso.
Ovviamente per il nuovo governo cittadino si profilano tante nuove sfide come quella di riorganizzare la vigilanza stradale di un territorio assai vasto, ma che vede nelle Marine un sicuro riferimento per lo sviluppo socioeconomico urbano. E se per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, quest’anno si può essere scusati per aver ereditato una situazione di ritardi ultraventennali, bisogna partire sin da subito per una nuova programmazione e per evitare che si perpetuino i rischi per la circolazione di veicoli e pedoni anche per l’anno prossimo.
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