CAVALLINO: NEL PD I TROMBATI DEL CENTRODESTRA
(v.m)______E’ trascorso qualche giorno da quando il Comune di Cavallino e’ stato tappezzato da manifesti con i quali si è gridato allo scandalo, perché il gruppo dirigente del PD di Cavallino è composto da personaggi che “…hanno avuto solo trascorsi politici negli schieramenti del centrodestra. Tramontata quella stagione, dalla quale tali personaggi ne hanno beneficiato, è arrivato il tempo della transumanza nel PD. Tra questi: Carla Rugge …e Mario Petrarca (da sempre fedele all’On. Baldassarre e ossequioso ammiratore dell’On. Gorgoni) che diviene addirittura vicesegretario del PD locale “. Poi in grassetto e fra parentesi la chiosa:” Una vergogna per lui ed un oltraggio per tutti quelli che si riconoscono nel centrosinistra.”
Abbiamo atteso qualche giorno per vedere se ci sarebbe stata una qualsiasi risposta ad un manifesto che lancia accuse pesanti all’indirizzo di precise persone, con tanto di nome e cognome e ricordate le loro storie e i loro referenti.
A tutt’oggi non vi è stata alcuna risposta.
Nel manifesto viene spiegato come il vecchio gruppo dirigente del PD cavallinese era stato estromesso dai “capibastone” della Segreteria provinciale alla vigilia delle ultime amministrative che si sono tenute nel 2016 a Cavallino, che avevano imposto come candidato sindaco, una persona che qualche anno prima aveva corso come sindaco per Alleanza Nazionale.
Il manifesto termina sostenendo che: ” tali personaggi non potranno mai rappresentare il Partito Democratico e non avranno mai la credibilità per realizzare progetti di centrosinistra”.
Per gli amanti della lingua dei padri, e dei proverbi salentini in particolare, riportiamo l’headline, il titolo del manifesto: ” Ci lu mundi ete tundu te cquài à girare”; ed il manifesto termina con un altra massima, stavolta il baseline è nell’italica lingua:” Quando si sta in barca con gli elefanti, basta un niente e si finisce in acqua”.
Il tutto a firma del Gruppo dirigente sostenitore della mozione AVANTI,INSIEME con Matteo Renzi Segretario Nazionale del PD.
Ora se pure la citazione dell’adagio messo nel titolo non è corretta, noi conosciamo la versione dell’ubriaco che incapace di tornare a casa sulle sue gambe a chi lo invitava a tornare a casa rispose: ” Se è vero ca lu mundu gira casa mia a passare te qua nnanti”, e difficile smentire quanto viene sostenuto dal vecchio e risentito segretario, Roberto Serra, uomo di partito, da sempre fedele prima al PCI, e poi man mano nelle diverse trasformazione ha subito sino all’attuale versione, il PD.
Ora però bisogna ammettere che se è difficile bisogna non condividere quanto sostenuto all’interno del manifesto, va però ricordato agli estensori dello stesso, che è stato proprio il Segretario nazionale a cui fanno riferimento, ossia Matteo Renzi, che ha iniziato la stagione degli acquisti nel centrodestra, scegliendo come braccio destro il delfino di Berlusconi, quello che era il numero due di Forza Italia, Angelino Alfano, e poi addirittura si è accordato con Denis Verdini e i suoi amici, su cui la sinistra in passato ha riversato tonnellate di fango.
E’ vero che l’operazione Carla Rugge, Mario Petrarca ecc. ha lasciato perplessa la cittadinanza cavallinese, è vero che queste persone avevano fatto parte integrante rivestendo ruoli di vicesindaco e di capogruppo nell’ Amministrazioni Gorgoni, ma è altrettanto vero che la storia della sinistra cavallinese, sin da quando esisteva il PCI, è stata caratterizzata da accordi sottobanco, e non solo, con l’On. Gorgoni.
Non si fa un Centro Commerciale, una Megadiscarica, che ha ammorbato l’aria per oltre vent’anni se l’Amministrazione non può contare sull’appoggio, quando palese e quando sottobanco, della maggiore forza politica del fronte opposto.
Il rammarico è che l’unica forza politica che durante le ultime amministrative avrebbe potuto rappresentare il cambiamento, e vi erano anche le condizioni favorevoli per realizzarlo era il Movimento Cinque Stelle, che partendo dai mille voti che il simbolo aveva già preso alle regionali, se avesse dato vita ad una lista competitiva, Cavallino ha una storia ultraventennale di vere liste civiche sganciate ed in contrapposizione ai partiti tradizionali, se si fosse saputo utilizzare la spaccatura interna al Pd, si sarebbe potuto giocare la partita seriamente.
Invece si è preferito fare la listarella ottenendo un misero risultato elettorale, che al di là della gratificazione personale di qualcuno, poi non è servita a nulla.
Ovviamente L’Amministrazione Gorgoni, ringrazia.