ANCORA SUL FORNO CREMATORIO DI BOTRUGNO

| 1 Agosto 2017 | 0 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il comitato ‘No al forno crematorio di Botrugno’ e il movimento civico ‘Apertamente’ ci mandano il seguente comunicato congiunto______

Forno crematorio di Botrugno: dopo la Conferenza dei Servizi ancora più saldo il fronte del NO.

Lo scorso giovedì 27 luglio si è tenuta, presso la sede della Provincia di Lecce, la conferenza preliminare riguardante il progetto di costruzione di un forno crematorio nel comune di Botrugno.

Il Comitato NO al Forno Crematorio di Botrugno ed il Movimento Civico ApertaMente hanno preso parte a tale conferenza per portare la voce dei cittadini che in questi mesi hanno presentato una petizione di circa 1500 firme, hanno più volte marciato pacificamente per le strade del paese ed hanno partecipato a numerose iniziative informative per esprimere il proprio NO alla costruzione di un forno crematorio nel proprio comune.

Nella conferenza i titolari delle aziende promotrici del progetto si sono scontrati con la dura realtà dei fatti: “Il nostro dissenso verso l’opera è forte e inamovibile”, dichiara Gabriele Manzo, ingegnere ambientale e tecnico del Movimento Civico ApertaMente, “ed oggi abbiamo provveduto ad elencare criticità dell’opera non risolvibili, come la vicinanza a siti sensibili: un campo sportivo a 180 m, un’abitazione ed un’azienda agricola a 150 m, una pista ciclabile che, con i prossimi progetti, si congiungerà con la pista ciclabile del Parco Paduli, quindi rientrante in un più ampio progetto cicloturistico”.

Fabrizio Puce, presidente del Comitato NO al Forno Crematorio, riassume così la conferenza di ieri: “L’ASL Lecce ha trasmesso una nota in cui ha richiesto una serie di dati tecnici sull’impianto per poterne valutare l’impatto ambientale e sanitario, caratteristiche omesse nel progetto preliminare. Il Dott. Serravezza, presente in qualità di direttore scientifico di LILT, ha sostenuto che il Salento è un territorio martoriato, in cui l’introduzione di qualsiasi tipologia di emissione non fa altro che peggiorare a dismisura una situazione già tragica ed ha espresso un secco NO a questo progetto. Gli amministratori dei comuni di San Cassiano e Supersano, presenti in seduta, hanno espresso perplessità sul progetto preliminare, con riserva di esprimersi sul progetto definitivo, in attesa di ricevere le informazioni mancanti ”.

Continua Puce: “Gli amministratori di Sanarica e Scorrano, hanno espresso un chiaro parere negativo sul progetto preliminare, dettato anche dalla mancanza di un piano di monitoraggio delle emissioni, riservandosi anche essi di valutare il progetto definitivo. Anche se, a detta del Dott. Serravezza, sarebbe inutile un piano di monitoraggio in quanto si ha già la contezza che un impianto di questo tipo è certamente insalubre”.

Conclude Claudia Vergari, consigliere comunale di Botrugno per il Movimento Civico Apertamente: “Chiariamo una volta per tutte che la nostra non è una battaglia contro le aziende che hanno proposto questo progetto, né tantomeno una battaglia politica, bensì una battaglia per la salvaguardia della salute, del territorio e della volontà della cittadinanza che mi trovo a rappresentare. Che il forno crematorio produrrà emissioni è un dato di fatto e, nella situazione in cui versa il Salento e soprattutto la nostra zona, non possiamo permetterci di accendere neanche un cerino. I cittadini di Botrugno non vogliono questo impianto per questioni sanitarie, ambientali e, non da meno, economiche: il forno crematorio non è l’opportunità economica così tanto paventata, anzi, in caso di mancati introiti per la ditta il contratto può essere rivisto e il comune sarà costretto a corrispondere un indennizzo, così come si legge nella bozza di convenzione. È chiaro che il nostro è un parere negativo e lo sarà anche sul progetto definitivo. I partecipanti alla conferenza hanno espresso perplessità e pareri negativi sul progetto preliminare; alla luce anche di questo auspichiamo che il Sindaco del nostro comune ascolti i cittadini tutti e decida di fare un passo indietro. Non potremmo che dirgli: <<Grazie per averci ascoltati!>>”.

 

Category: Cronaca, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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