LE PAGELLE DEL LECCE

| 5 Marzo 2013 | 0 Comments

Benassi 5,5 : Da un suo rinvio sciagurato parte l’azione che porta all’1-1 di Mancosu. Non ha ulteriori colpe dato il cinismo del Trapani, si sta trovando a passare dal portiere col più alto rendimento in Serie A ad un insufficiente campionato di Lega Pro. Forse dà il suo meglio quando è sottoposto a continui interventi.

 

Martinez 5,5: la solita partita ordinata del terzino cileno. Qualche sbavatura nella sua zona. Manca in fase di spinta alla lunga, è comprensibile dato il suo precario stato di forma.

 

Ferrario 5,5: Pronti, via e subito ha l’occasione per il gol ma da pochi metri non fa altro che smorzare il pallone agevolando la presa di Nordi. Balla in difesa sulle folate dei trapanesi ma ha la parziale giustifica di non avere un adeguato filtro a metà campo. Irritante il suo gesto di calma mentre la curva intimava alla squadra di cacciare gli attributi.

 

Diniz 5: Parte bene, ordinato e puntuale su ogni intervento ma sul pareggio di Mancosu compie un errore da matita blu voltandosi sulla prima finta dell’attaccante scuola Cagliari lasciandogli il via libera al tiro. Non si riprende più da quell’errore e gioca a mezzo servizio. Partite ed errori così peseranno sulla sua stagione anche perché non sono novità (vedi Salò).

 

Tomi 4,5 : può sembrare accanimento mediatico però non si può dare voto maggiore alla partita del terzino sinistro. Dopo un inizio propositivo sparisce dalle azioni offensive e si limita ad un contenimento leggermente insufficiente ma è nella ripresa il patatrac: perde il pallone che fa avviare il contropiede granata del 2-1, ferma Madonia con un fallaccio in area che il direttore non vede e sbaglia la metà degli appoggi. Kalombo e Fatic in rampa di lancio?

 

Memushaj 5,5: è in calo anche a causa della continua solitudine in cui si trova con il 4-2-4 di Toma ma non è sufficiente la sua prestazione. Non riesce ad accendere la luce perché braccato da Basso e Caccetta. Tenta di pescare il jolly da fuori invano.

 

Giacomazzi 6,5: doveva prendere in mano la squadra e l’ha fatto. Il Giacomazzi di stasera è stato uomo ovunque soprattutto in fase di interdizione. Si ritrova anche a costruire l’azione ma alla lunga la luce si spegne. Resta una gran partita del capitano, l’ultimo ad abbandonare la nave giallorossa naufragata oggi. Sfiora un eurogol di tacco nel primo tempo.

 

Chiricò 6: da lui ci si aspetta di più, non salta l’uomo come vorrebbe a causa della buona costruzione della gabbia di mister Boscaglia. Ha una palla buona a metà primo tempo ma perde l’attimo giusto per la conclusione. In ogni caso dai suoi piedi partono i cross taglienti per le occasioni sciupate da Giacomazzi e Bogliacino.

 

Bogliacino 6- : freddo in occasione del rigore, col tempo svanisce non trovando una giusta posizione in campo nel limbo della trequarti. Asfissiato dalla durezza degli interventi dei trapanesi nei primi 45’ è costretto a rinculare sulle giocate semplici. In apertura di ripresa si trova la palla sui piedi a centro area ma tira su Nordi che in ogni caso fa bella figura. Brutto poi l’errore di testa su cross di Chiricò. Si rifà servendo a Jeda una palla d’oro per il vantaggio, palla poi sprecata malamente.

 

Jeda 5: buon primo tempo , si procura il rigore sul rinvio sciagurato di Pagliarulo al 4’ e riesce a tenere alta la squadra. Appena il Lecce cala sparisce dall’economia del gioco. Pesante poi il suo errore davanti a Nordi sull’1-1. Purtroppo poi Mancosu ha colpito e nel calcio ,si sa, vale la massima “gol sbagliato gol subito”.

 

Falco 5,5: evanescente, timido (come tutta la squadra) al momento dell’ultimo passaggio. È , come Memushaj, in calo. Non riesce a sfuggire al suo dirimpettaio Rizzi che lo contiene bene.

 

Dramè 4,5: ha voglia di spaccare il mondo ma il suo apporto odierno è insufficiente, pecca di eccessivo egoismo. Deve accumulare minuti.

 

Foti SV : pochi minuti e con poca forza fisica, è stata solo la mossa della speranza.

 

Toma 5: che senso ha far riposare la squadra in semifinale di Coppa Italia se poi i risultati son questi? Certo ai posteri è tutto facile però c’è anche del suo oggi, serviva partire così spregiudicati sin da subito con un avversario notoriamente ostico e solido a metà campo? Un uomo in più a far legna oggi avrebbe fatto meglio? Ora sta al mister far quadrato e impostare un rendimento che non faccia spegnere le speranze di promozione diretta senza le forche caudine dei playoff.

 

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Category: Sport

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