LA PROVINCIA DI LECCE, ENTE SPRECONE…IL SUO BILANCIO
Seduta ordinaria per il Consiglio Provinciale di Palazzo dei Celestini. In apertura di seduta spazio alle cerimonia di consegna di una pergamena ricordo al difensore emerito provinciale onorevole Giacinto Urso.
Il Consiglio provinciale ha dunque discusso il Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2013, corredato dalla relazione previsionale e programmatica e dal Bilancio pluriennale 2013-2015, approvato con 23 voti favorevoli e appena 4 voti contrari del solo gruppo del Pd.
Il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, nel suo intervento ha sottolineato come “già in sede di predisposizione della Relazione Previsionale e Programmatica per il triennio 2012-2014, avevamo soffermato l’attenzione sulle conseguenze del ‘Decreto Salva Italia’, che avrebbe generato costi di riorganizzazione delle funzioni delle nuove province, sprechi di risorse, confusione nell’espletamento dei servizi in ambito diverso con ulteriori disservizi, perdita di un punto di riferimento di centinaia di comuni e di migliaia di cittadini”.
“In questo senso chiunque si accosti a visionare i bilanci di previsione della Provincia di Lecce degli ultimi quattro anni non potrà che rilevare un deciso miglioramento strutturale e anno dopo anno della situazione sotto ogni punto di vista. Siamo una delle prime amministrazioni di Italia che arriva all’approvazione del bilancio: una bella immagine per il nostro territorio, segno e testimonianza di un gestione che ha fatto della trasparenza e della chiarezza il suo punto forte”.
“Si è passati da un disavanzo di 8 milioni e 552 mila euro del 2010, ad uno di 2 milioni e 447 mila del 2011, ad uno di 909 mila euro del 2012, ad un attivo di quasi 700 mila euro del 2013. La politica del doppio risanamento messo in campo ha dato i suoi frutti ed ha confortato la bontà delle nostre strategie”, ha concluso Gabellone.
Nel suo intervento l’assessore provinciale ai Servizi finanziari Silvano Macculli ha rimarcato “che la tempestività con cui si sta provvedendo ad approvare il bilancio, tiene conto dell’evoluzione normativa in atto. Un bilancio che ha un forte contenimento della spesa (si passa dai 105 ai 96 milioni di euro), e che non diminuisce alcun servizio a cittadino, anzi li incrementa, come accade per i servizi sociali e quelli ambientali”.
Entrando nello specifico, Macculi ricorda come “il primo risanamento si è reso necessario per ricoprire un disavanzo da colmare fatto di debiti fuori bilancio, stanziamenti di bilancio non sufficienti, partecipate sull’orlo del fallimento (Stp) o in perdita costante di gestione (Salento Energia), buchi sui crediti ereditati dalle gestioni precedenti. Il secondo risanamento, un riequilibrio strutturale da ritrovare per sopravvivere messo in crisi da altissimi oneri finanziari, spese di personale elevate, diseconomie e sprechi ampiamente diffusi. La voragine storica e ventennale della Provincia è stata affrontata attraverso le alienazioni patrimoniali, razionalizzazione dei costi di gestione, tagli alle spese improduttive e efficientamento delle partecipate”.
“Non possiamo non sottolineare, di contro, dei tagli ai trasferimenti statali che come Provincia abbiamo sopportato: siamo passati dai 27 milioni del 2009, ai 9,4 milioni del 2013. Era impossibile reggere questo impatto senza rivedere i fondamentali su cui il bilancio era articolato. La spesa corrente, che nel 2010 ammontava a circa 106 milioni di euro, nel 2013 è ridotta a oltre 96 milioni di euro. Gli effetti di questo riequilibrio, già presenti nel bilancio 2012, in quello 2013 entrano a regime e si stabilizzano. I segnalatori finanziari di tale miglioramento sono: aver garantito il posto di lavoro ai dipendenti di Stp, della Nuova Salento Energia e della Fondazione Ico, riportando in pareggio i conti che nel 2010 erano sull’orlo del fallimento, è una delle soddisfazioni migliori di questa amministrazione. Discorso a parte merita Alba Service che, già autosufficiente, ha conseguito economie per circa 600 mila euro, grazie sopratutto alle tante commesse che sono rimaste all’interno senza essere ancora appaltate all’esterno generando altri costi”.
“Nel 2012 abbiamo assunto mutui per soli 3 milioni di euro a fronte di una capacità di indebitamento di 11 milioni, dimostrazione di prudenza che abbiamo voluto mettere in campo, mentre nel triennio 2013-2015 non sono previsti nuovi mutui. Il contenimento delle spese, con risparmi su telefonia, energia, spese per il parco auto, le economie nelle forniture di materiale di consumo, l’attivazione di percorsi formativi interni senza oneri di viaggi, sino ad arrivare al contenimento delle spese sugli addobbi natalizi, nonché la riduzione nella concessione di contributi, hanno consentito di mantenere gli stanziamenti sul 2013 a livelli impensabilmente contenuti rispetto al 2009. Tutto ciò, dunque, ha contribuito a ridurre la spesa corrente a 96 milioni di euro”.
“A conclusione dobbiamo ricordare che questi risultati sono stati ottenuti senza ridurre né il numero né la qualità né gli stanziamenti per i servizi al cittadino. Ad esempio per i servizi sociali, a fronte di uno stanziamento del 2009 di oltre tre milioni di euro, ne corrisponde per il 2013 uno di 4 milioni e 772 mila: pertanto, ad un aumento qualitativo corrisponde anche un miglioramento qualitativo dell’offerta”, ha terminato l’assessore Macculi.
Intervenendo a nome della maggioranza, il capogruppo Biagio Ciardo ha dichiarato “apprezzamento per lo spirito ed il garbo dimostrato dall’opposizione nella discussione consiliare, ed orgoglio per il lavoro fatto dall’amministrazione guidata dal presidente Gabellone. Il bilancio è il frutto di un’azione e di un lavoro certosino, che ormai si sussegue negli anni e che ha sta permettendo alla Provincia di diventare sempre più virtuosa: una sorta di nave incagliata, che sta dispiegando le proprie vele verso il mare aperto dello sviluppo del Salento”.
Il Consiglio ha poi designato i due rappresentanti in seno al collegio di amministrazione del Consorzio Area Marina Protetta di Porto Cesareo, nelle persone di Antonio Basile e Alessandro My.
Il Consiglio provinciale all’unanimità ha approvato lo schema di protocollo d’intesa del progetto di miglioramento della qualità delle produzioni e delle capacità del vivaismo viticolo pugliese. Obiettivo del protocollo è quello di rilanciare e valorizzare le produzioni vivaistiche viticole pugliesi, e salentino nello specifico, attraverso la messa in campo di una serie di interventi che sono: promozione della costituzione di forme associate; ampliamento dell’offerta vivaistica; miglioramento della produzione e organizzazione di un sistema di controllo della qualità; definizione dei requisiti qualitativi e promozione della barbatella di Terra d’Otranto; formazione tecnica dei vivaisti.
Sempre all’unanimità, infine, il Consiglio ha approvato lo statuto della candidatura della Città di Lecce a Capitale Europea della Cultura 2019.
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E si…aumentando a dismisura l’assicurazione sulla macchina sono bravi tutti a sistemare il bilancio…
Ed ecco perchè la classe dirigente del nostro paese è sempre meno credibile, e la gente o si allontana dalla politica, o vota Grillo.