MERCOLEDI’ 14 A LECCE LA PRESENTAZIONE / UN NUOVO SAGGIO DELL’ ANTROPOLOGO DELL’ UNISALENTO EUGENIO IMBRIANI RICOSTRUISCE GLI ULTIMI ANNI DI VITA, QUELLI ‘NAPOLETANI’, DI GIACOMO LEOPARDI
di Stefano Donno _______ Il conte Giacomo Leopardi (al battesimo Giacomo Taldegardo Francesco di Sales Saverio Pietro Leopardi) è stato tra i più grandi rappresentanti della storia della cultura italiana riconosciuti a livello mondiale: ha incarnato nella sua poliedricità di ingegno le essenze del poeta, del filosofo, dello scrittore, del filologo.
La profondità abissale della sua riflessione sull’esistenza e sulla condizione umana – con nuance sensiste e materialiste – ne fa un pensatore di notevole spessore.
Di questo e molto altro ancora si parlerà a Lecce mercoledì 14 giugno 2017 alle ore 19.30, quando sarà presentato ufficialmente al Fondo Verri, in via S. Maria del Paradiso, il nuovo libro di Eugenio Imbriani (nella foto), professore di Antropologia culturale presso l’Università del Salento, e saggista.
A dialogare con l’autore sarà il giornalista Mauro Marino, ed è previsto l’intervento dell’editore Claudio Martino.
Giacomo Leopardi (Recanati, 29 giugno 1798 – Napoli, 14 giugno 1837) dunque è il protagonista della narrazione.
Gli ultimi anni della sua vita, la sua poesia, i suoi pensieri, in una Napoli vitale e soffocante, oppressa dalla censura e puerilmente entusiasta del nuovo secolo, popolaresca e velleitaria: l’amicizia con il fido Antonio, l’incontro con un personaggio pittoresco, Donnalfonso e i suoi figli; la malattia, il traboccare del sentimento, la giovinezza che se ne va; e, infine, sulle falde del Vesuvio, nel deserto della ginestra, la composizione dell’ultimo, durissimo canto.