ISTRUZIONI PER L’ USO / OGGI SABATO 10, PAUSA DI RIFLESSIONE. SI VOTA DOMANI DOMENICA 11 DALLE 7 ALLE 23. ECCO TUTTO QUELLO CHE C’E’ DA SAPERE
(Rdl)______Da mezzanotte è finita la campagna elettorale. Oggi, sabato 10 giugno, tradizionale giornata di riflessione alla vigilia del voto,in cui è vietata qualunque forma di propaganda o comunicazione pubblica di partiti e candidati.
Si vota domenica 11 giugno dalle 7 alle 23, in 1.019 Comuni in tutta Italia, chiamati a eleggere il sindaco e il nuovo Consiglio comunale.
Bisogna avere con sé il certificato elettorale, non esaurito, e un documento di identità, non scaduto.
Gli uffici del Comune rimangono aperti oggi sabato e domani domenica per consentire di mettersi in regola a chi ne abbia bisogno.
I seggi chiudono alle ore 23 di domenica 11: sono ammessi a votare gli elettori che non lo abbiano ancora fatto, ma che si trovino all’ interno entro tale ora.
Dopo di che comincerà subito lo spoglio delle schede.
Nei comuni sotto i 15.000 abitanti: ciascun candidato alla carica di Sindaco è affiancato dalla lista elettorale che lo appoggia, composta dai candidati alla carica di Consigliere.
Sulla scheda è già stampato il nome del candidato Sindaco, con accanto a ciascun candidato il contrassegno della lista che lo appoggia.
Il voto per il Sindaco e quello per il Consiglio sono uniti: votare per un candidato Sindaco significa dare una preferenza alla lista che lo appoggia.
Viene eletto Sindaco, il candidato che ottiene il maggior numero di voti.
Una volta eletto il Sindaco viene anche definito il Consiglio: alla lista che appoggia il Sindaco eletto andranno i 2/3 dei seggi disponibili, mentre i restanti seggi saranno distribuiti proporzionalmente tra le altre liste.
Nei comuni sopra i 15.000 abitanti: verrà eletto sindaco al primo turno il candidato che otterrà la maggioranza assoluta dei voti validi, cioè almeno il 50% più uno. Qualora nessuno dei candidati raggiunga tale soglia si tornerà a votare domenica 25 giugno, al ballottaggio, al quale saranno ammessi i due candidati sindaco più votati al primo turno, ma che ripartiranno da zero.
Si può votare sindaco e lista, anche non collegati, il così detto voto disgiunto. Anche solo la lista: in tal caso il voto andrà automaticamente al candidato a sindaco collegato. Anche solo il sindaco: in tal caso il voto non andrà a nessuna lista.
Col voto di lista, si possono esprimere, scrivendo il cognome, una preferenza, maschio o femmina che sia; o anche due, ma in tal caso per forza un maschio e una femmina.
Palermo, Genova, Catanzaro, L’Aquila sono i quattro capoluoghi di regione interessati.
Si voterà anche in molti altri capoluoghi di provincia: Alessandria, Asti, Belluno, Como, Cuneo, Frosinone, Gorizia, La Spezia, Lecce, Lodi, Lucca, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Verona, Taranto, Trapani.
In provincia di Lecce, si vota anche a Casarano, Galatina, Galatone e Tricase, tutti e quattro con più di 15.000 abitanti; e ad Aradeo, Castrignano dei Greci, Castro, Guagnano, Leverano, Matino, Melendugno, Ortelle, Otranto, Racale, Ruffano, Salice Salentino, San Cassiano, San Cesario di Lecce, Scorrano.
In provincia di Taranto, tutti con più di 15.000 abitanti, a Martina Franca, Castellaneta, Mottola, Palagiano, Sava.
In provincia di Brindisi: a San Michele Salentino.