MOLOTOV DENTRO LA DITTA MELLO. LA TAP ACCUSA DI ‘bestialità” IL MOVIMENTO NO TAP. LA CONFINDUSTRIA CHIEDE ALLE FORZE DELL’ ORDINE DI INTERVENIRE A CHE SI SPENGA LA PROTESTA “per il bene delle imprese e per un sereno sviluppo del territorio”. L’ ASSESSORE ANDREA GUIDO DEFINISCE LA PROTESTA “strumentale e paradossale”
(g.p.)______Una bottiglia molotov è stata lanciata da ignoti questa notte all’interno della recinzione della sede di Carmiano (nella foto) della ditta Mello che, per conto di Tap, nelle scorse settimane si è occupata dell’ eradicazione degli ulivi che erano nell’ area del cantiere.
Lievi i danni, solo qualche palo di legno bruciacchiato.
Sull’ episodio sono in corso le indagini di Polizia e Carabinieri.
In serata, le reazioni di Tap, Confindustria e Assessorato all’ Ambiente del Comune di Lecce.
In un comunicato, la Tap “esprime la sua piena solidarietà alla ditta Mello, a Lucio Mello e a tutti i suoi collaboratori per l’attentato incendiario perpetrato nella notte contro la sede di Carmiano della ditta, una delle eccellenze salentine nel settore vivaistico che collabora ormai da anni con TAP nella cura minuziosa degli ulivi”.
E poi accusa: “Si tratta di un segnale gravissimo, da non sottovalutare assolutamente: la violenza che sta prendendo piede nel movimento NoTap pretende ormai non solo di calpestare le scelte di politica energetica del paese, i trattati internazionali liberamente votati dal Parlamento della Repubblica e il diritto di un’azienda a realizzare un progetto infrastrutturale rispettoso dell’ambiente e delle leggi, ma prende di mira ormai lo stesso tessuto produttivo del Salento, le sue aziende e i suoi lavoratori, con una bestialità tanto pericolosa quanto stupida (come dimostrato dalle minacce ad una società omonima della Mello)”.
Il presidente di Confindustria Lecce Giancarlo Negro, nell’ esprimere la solidarietà della confederazione al titolare dell’ azienda, si dice “sconcertato e preoccupato”, e così commenta l’ accaduto: “La protesta, che doveva essere pacifica, sta assumendo connotati preoccupanti, che vanno condannati senza se e senza ma. Non si può colpevolizzare un’impresa che lavora legittimamente e dà lavoro sul territorio, perché non si condivide l’opera per cui viene prestato. Si è superato davvero ogni limite. Auspico che le Forze dell’Ordine intervengano per garantire la sicurezza sul nostro territorio e che si spenga la polemica su TAP una volta per tutte, tanto per il bene delle imprese e per un sereno sviluppo del territorio”.
Infine, l’ ultimo comunicato arrivato in redazione sulla vicenda è dell’ assessore all’ Ambiente del Comune di Lecce, Andrea Guido:
“È paradossale il fatto che si prenda di mira la sede dell’azienda affidataria dei lavori in cui è presente, tra le altre, un vivaio. Dicono di voler difendere gli ulivi ma poi lanciano bottiglie incendiarie su un’area riservata alla coltura di giovani piante. Che bella figura!
Cittadini ed istituzioni, come poche volte accade in questa terra, si trovano uniti nella lotta al passaggio del gasdotto, negli interessi del territorio. Che significato assume un attentato ai danni un imprenditore che svolge il suo lavoro garantendo posti di lavoro ai salentini? Allora non è vero che ciò che sta a cuore è il destino della nostra terra. Allora è tutto strumentale. Anche se poi mi chiedo: strumentale a cosa?
Questa faccenda comincia ad assumere dei tratti paradossali. Io sono contrario al passaggio del gasdotto da San Basilio, sono tra quelli che hanno spinto da sempre affinché l’opera si potesse realizzare più a nord, verso Cerano. Ma oggi ho il dovere di condannare con forza questo gesto fine a se stesso che con il movimento No Tap, genuino e sacrosanto, mi auguro non abbia niente a che fare”.