AMIRA, LA STORIA DI UNA MEZZOSANGUE. IL NUOVO ED INTENSO LIBRO DI NICOLE CASCIONE: “La fede è portatrice di valori positivi, il terrorismo, al contrario, è pura follia”
di Stefano Donno______ Nicole Cascione scrive un libro intenso con protagonista Amira.
Amira è ingegnere di professione e anela alla serenità, alla condivisione della vita con un ragazzo che abbia la forza di superare i pregiudizi altrui, che non si vergogni del suo velo e delle sue preghiere quotidiane, che comprenda il significato del ramadan. Amira durante il suo soggiorno a Bari, scoprirà purtroppo che non tutti sanno accettare la diversità e abbracciarla come portatrice di ricchezza.
Le dediche di suo padre sui libri che le ha lasciato saranno una guida per affrontare le insidie della vita. All’autrice abbiamo rivolto alcune domande
D- Il tuo lavoro parla di confini e identità nazionali che devono essere superate se si vuole tentare un discorso di integrazione e multiculturalità soprattutto nel nostro paese. Come è nata l’idea di questo libro?
R- L’idea di dare vita ad “Amira – Storia di una mezzosangue”, edito da Les Flaneurs Edizioni, è nata circa due anni fa. Colpita e quasi stordita dai terribili episodi di terrorismo, di cui troppo spesso siamo vittime inconsapevoli e inermi, ho sentito la necessità di scrivere questa storia che nella sua semplicità cerca di sconfiggere i luoghi comuni contro cui spesso si incorre. Dopo quegli eventi, infatti, troppo spesso mi sono ritrovata circondata da persone che, nella propria ignoranza, hanno affermato convintamente che coloro che praticano la fede musulmana siano potenziali terroristi. Senza comprendere la netta differenza tra i due concetti. La fede è portatrice di valori positivi, il terrorismo, al contrario, è pura follia. Non credo che sia necessario superare la propria identità nazionale se si vuole fare integrazione. Quest’ultima, infatti, non passa dalla negazione di sé, ma dall’accettazione dell’altro e l’altro lo si può accettare solo se si impara a conoscere.
D- Bari è da tempo ormai considerata una terra di incroci e destini se pensiamo all’ormai storico esempio di accoglienza degli anni ’90 che la comunità pugliese e barese ha saputo mettere sul piatto della solidarietà. Perchè proprio Bari per Amira, come terra di memoria e ricordi?
R – La storia di Amira, in qualche modo, parte da Bari e si conclude a Bari, perchè questa è la mia città. Perchè è la realtà che conosco meglio e di cui meglio posso scrivere. E poi perchè, come già hai sottolineato nella tua domanda, è una città che negli anni, soprattutto nei più recenti, ha saputo aprire le proprie porte all’altro, seppur ancora con qualche reticenza. Lungo il suo percorso di crescita, Amira segue un cammino opposto rispetto a quello di suo padre, emigrato in Egitto per lavoro. Amira compie quindi il cammino contrario, emigrando a Bari per conoscere le sue più intime radici, per conoscere meglio suo padre, prematuramente scomparso. Tra le pagine del libro, cerco di raccontare Bari nelle sue molteplici sfaccettature, nelle sue bellezze paesaggistiche e architettoniche.
D – La letteratura e la poesia possono o devono ritornare a occuparsi di sociale?
R – Sinceramente credo che la letteratura si occupi ancora di sociale. Magari in tempi meno recenti questo era più visibile, penso ad esempio ai classici della letteratura, in grado di descrivere e di rappresentare perfettamente un’epoca ben precisa. Ritengo però che anche quell’attuale, seppur in modalità completamente nuove, riesca ancora a farlo. La letteratura per Amira svolge un ruolo fondamentale, infatti è proprio attraverso questa che riesce a superare i numerosi ostacoli che incontra lungo il cammino. Credo che la letteratura, così come la poesia, possano ancora aiutare l’uomo a comprendere se stesso, gli altri e il mondo circostante.
Nicole Cascione (Bari, 1987). Ha conseguito la laurea in Lettere, curriculum “Editoria e Giornalismo” all’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari. È iscritta all’albo dei giornalisti pubblicisti da gennaio 2013 e, attualmente, lavora per l’emittente televisiva Trm Network, è direttore responsabile di «Voglio Vivere Così Magazine» ed è redattrice di «Radici Future Magazine». La sua passione più grande è la lettura di classici, attraverso cui ha imparato a conoscere se stessa e gli altri.