DIARIO DEL GIORNO PRIMA / IL TAM TAM DI ANNIBALE
ITALIA______
ROMA – “Ho pronto un testo di legge che prevede l’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’accesso alla scuola dell’obbligo, con un ampliamento delle vaccinazioni obbligatorie indicate dal nostro ministero”, ha dichiarato la ministra della Salute Beatrice Lorenzin nella trasmissione “Night Tabloid”, in onda questa sera su Rai2 alle 23:20. La Lorenzin ha poi aggiunto: “L’ho mandato oggi al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e lo porterò domani in Consiglio dei ministri. Ovviamente non potrà essere approvato domani, perché necessiterà di approfondimenti e di una discussione anche da parte del ministero della Pubblica Istruzione, per valutare se i tempi sono veramente maturi per fare una legge che ci riporti in sicurezza”.
ITALIA______
POMEZIA – “Allo stato non ci sono elementi per parlare di incendio doloso”. Lo ha detto il procuratore capo di Velletri Francesco Prete. “Le cause del rogo sono ancora ignote ma è stato accertato che l’innesco è avvenuto all’esterno dei due capannoni in una zona in cui era accatastata un ingente quantità di rifiuti”, ha aggiunto Prete. Il sospetto è che l’innesco possa essere avvenuto in maniera accidentale, forse anche per un mozzicone di sigaretta. Indagato l’amministratore unico della società Inquinamento ambientale colposo e incendio colposo. Sono questi i reati per i quali è stato iscritto sul registro degli indagati della procura di Velletri Antonio Buongiovanni, amministratore unico della Eco Servizi per l’ambiente, in relazione all’incendio avvenuto lungo la via Pontina della Eco X, un ramo della stessa azienda.
MONDO______
MOSCA – Yuri Guaiana, l’attivista italiano per i diritti gay fermato a Mosca, è stato rilasciato. Ad annunciarlo su Twitter è stato il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova. Subito dopo la notizia del rilascio l’attivista è stato sentito al telefono da Rainews24, e ha annunciato: “Di fronte a crimini contro l’umanità non ci fermeremo”. Guaiana, dell’associazione radicale ‘Certi Diritti’, era stato fermato dalla polizia a Mosca, insieme ad altri quattro attivisti russi, mentre andavano alla procura generale per consegnare oltre due milioni di firme raccolte dalla petizione contro il trattamento dei gay in Cecenia.
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