TUTTI I NOMI DELLE ISTITUZIONI CHE PATROCINANO L’ILLEGALITA’ MENTRE L’ANAS STA A GUARDARE

| 6 Maggio 2017 | 0 Comments

(g.m.)_____REGIONE PUGLIA – PROVINCIA DI LECCE -COMUNE DI LECCE – CAMERA DI COMMERCIO – CNA ARTIGIANA – CONFCOMMERCIO – UNIVERSITÀ’ DEL SALENTO – ORDINE DEGLI ARCHITETTI PAESAGGISTI E ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA NOSTRA PROVINCIA – CONFINDUSTRIA e altri ancora hanno dato il loro patrocinio alla Fiera Nazionale dell’Arredo degli Spazi Esterni EXTERNA, che quest’anno si  è svolta dal 28 aprile al primo  maggio e che come ogni anno utilizza i ponti per far affiggere i propri manifesti e promuovere l’evento.
Questo è il terzo anno, infatti, che notiamo e denunciamo sul nostro giornale, il malcostume che riguarda le nostre istituzioni, che con il loro disinteresse, o forse complicità, favoriscono l’illegalità sul nostro territorio, arrivando a dare il patrocinio a manifestazioni che sistematicamente ricorrono ad abusi, violando la legge ed infischiandosene delle norme che i normali cittadini sono tenuti a rispettare.
Vogliamo essere sintetici e sottoporre all’attenzione di chi ci legge due brevissime considerazioni.
Gli Enti sopra citati lo sanno oppure no, che da qualche anno danno il Patrocinio ad una manifestazione che viola platealmente le norme del codice della strada, che compie abusi, che oltre ad essere di cattivo esempio per tutti i cittadini, alimentano un mercato nero che non si sa da chi viene gestito?
In passato più volte la cronaca ci ha raccontato come il mercato delle affissioni abusive sia in mano alla malavita organizzata.  E’ così anche in questo caso? E comunque al netto di quest’ultima considerazione, gli Enti devono essere i primi a dare il buono esempio e rispettare le leggi.

Seconda considerazione.

Il personale dell’Anas di Lecce, da noi interpellato, sostiene che ogni volta che rilevano la presenza di un manifesto abusivo lo sanzionano. Ora se questi signori che organizzano la fiera ogni anno affiggono centinaia di manifesti 6×3 sotto i ponti, invece di usare altri mezzi pubblicitari,  evidentemente hanno convenienza a farlo, quindi ci domandiamo l’Anas, li sanziona? Sanziona tutti i manifesti o solo qualcuno? ed infine in che modo lo fa?
Quali sono le sanzioni che vengono applicate per un poster di 18 metri quadri, lo stesso importo applicato per sanzionare una freccia di 20 centimetri quadri?
Qualcuno dovrebbe dare delle risposte.
Se ogni anno gli organizzatori di Externa violano la legge è perché ne hanno un vantaggio, è questo è un dato incontrovertibile. Il resto sono giustificazioni più meno credibili.______

LA RICERCA:

Ecco che cosa leccecronaca.it scriveva nel 2015:

“….Sin qui nulla di strano, la semplice cronaca, ma poi è scattata la riflessione  in merito a come vengono organizzati e pubblicizzati questi eventi, sponsorizzati da enti come il Comune di Lecce, la Provincia o la Regione.

Mentre percorrevo la Strada statale 16 Lecce-Maglie, ho visto tappezzati di manifesti abusivi i ponti e le pareti di privati cittadini, nello spazio di circa cento metri si contavano ben otto megamanifesti, i cosidetti 6×3.

Non è ancora chiaro se la gestione di queste affissioni effettuate su spazi vietati dalla legge, sia gestita dalla delinquenza locale, e non sappiamo quali siano i motivi per cui il personale preposto alla sorveglianza delle strade non interviene stroncando il fenomeno.

E così ho pensato che l’abusivismo e quindi la cultura dell’illegalità parte proprio dalla nostra classe dirigente,  che partecipa ad inaugurazioni, a volte organizza eventi, convegni e conferenze, senza neppure porsi il problema se i metodi e gli strumenti utilizzati per pubblicizzare tali eventi siano rispettosi della legge.
Ora ci sembra del tutto naturale che in queste condizioni, considerando che anche gli enti si rendono complici e utillano le affissioni abusive,  difficilmente il personale dell’Anas interverrà per sanzionare le coloro che ricorrono a tale pratica, e se pensiamo che l’abusivismo lungo le nostre statali fa girare circa un milione di euro all’anno, si comprende che il fenomeno non è cosa da poco.

Questo tipo di  pubblicità illegale viene utilizzata non solo per i tanti eventi, fiere, sagre paesane, concerti, ma anche quotidianamente da attività commerciali piccole e grandi, che servendosi di affissioni abusive su strade importanti come le statali, fa una concorrenza sleale a quei commercianti onesti, che volendo essere rispettosi della legge,  utilizzano affissioni regolari che costano molto di più, perchè queste ultime sono tassate da Comuni e Provincia.
Per cui è evidente il danno che si fa alla nostra economia sana, a coloro che vogliono rispettare le norme, ed il regalo che si fa a coloro che operano nell’ illegalità, permettendo che il fenomeno dell’abusivismo dilaghi.
Nel Salento c’è un modo per sintetizzare i comportamenti omissivi o illegali e  la mancanza di rispetto delle regole nel nostro territorio: ” Te la capu nfetisce lu pisce” “.

Category: Cronaca, Politica

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