SERGIO MIGLIETTA E LE SUE OPERE DAGLI ANNI SETTANTA
di Stefano Donno_______ Prende il via presso l’Università del Salento giovedì 4 maggio 2017 (si comincia alle 18,00), la mostra antologica dal titolo “Sergio Miglietta. Opere dagli anni settanta ad oggi”. L’esposizione, costruita negli spazi del Monastero degli Olivetani (viale San Nicola, Lecce) sarà visitabile fino al 9 giugno, ed è programmata nell’ambito del progetto “Sull’arte contemporanea: metodologia e ricerca nei luoghi dell’Università”, un format progettuale in ambito culturale, nato nel 2014 da un’idea di Letizia Gaeta, Delegata del Rettore per la Conoscenza, ricerca e messa in valore dei Beni Culturali, e curato da Massimo Guastella, docente di Storia dell’arte contemporanea presso l’Ateneo.
Il percorso della mostra propone un nutrito nucleo di opere che ben rappresenta le ricerche estetico-visuali dell’artista salentino, sviluppate tra il territorio ed altre sedi espositive nazionali, che hanno avuto il sostegno critico di esponenti del mondo dell’arte e della cultura quali Bruno Munari, Enrico Crispolti, Paolo Portoghesi. Le tele di Miglietta respirano, producono e strutturano Luce. Nelle sue opere, dal 1973 al 2016, Miglietta ha decostruito ed analizzato con meticolosità i processi ottici, i raggi riflettenti e quelli rifrangenti o filtranti o assorbenti, i rapporti tra luce, colore e forma, scomponendoli e ricomponendoli in “segni simbolici della nostra contemporaneità”, come afferma in più di qualche occasione. In tutto il percorso espositivo presentato in questa occasione, le emozioni regneranno incontrastate.
Sergio Miglietta nasce a Squinzano nel 1953. A 13 anni scopre la luce per gioco, muovendo un righello di plastica in una stanza illuminata dal sole e vedendo un arcobaleno apparire sul soffitto a botte. Nasce la necessità di sperimentare nuove tecniche che sfociano poi in un uso pittorico della luce, attraverso complesse trasparenze e giochi di colori che si ricompongono architettonicamente e vengono impressi sulla tela emulsionata. Formula sequenze di carattere astratto geometrico. Avvia l’attività espositiva nel 1976 con una mostra personale intitolata “Ricerca estetica e luce polarizzata”, già indicativa dell’orientamento delle sue ricerche. Nel 1978 inizia a lavorare a Pavia come docente di discipline tecnologiche e, l’anno successivo, incontra Bruno Munari che lo incoraggia a continuare le sue sperimentazione con la luce. È a Roma, nel 1981, che tiene la mostra “Umano e meccanico”, presso la Galleria d’arte “Il luogo”. L’esposizione avrà eco nazionale, con le presentazioni in catalogo a firma di Bruno Munari, Enrico Crispolti e Paolo Portoghesi. Nel 1995 nasce l’Istituto Internazionale di Ricerca Abitacolo – che rinvia a un’opera di Munari: Abitacolo – prima a Cosenza e poi a Lecce, fondato assieme al fratello Fernando, con il quale condivide buona parte delle sue ricerche artistiche. Nello stesso anno collabora con altri artisti, fra cui lo stesso Munari, Eugenio Carmi, Luca Maria Patella e Achille Perilli, al progetto-concorso Città dei ragazzi a Cosenza, ipotizzando un “Arcobaleno tecnologico”. Nel 1997, in un piano di riqualificazione urbana in Piazza “B. Le Fosse” a Rossano Calabro, realizza l’intervento Segni e Segnali di luce. Espone nelle mostre personali allestite presso Abitacolo: nel 2007 “Barocco di luce”, nel 2008 “Taranta di luce” e “Le forme della luce”. Nel 2011 Sergio Miglietta è tra i sessantadue artisti salentini in mostra nell’ex convento dei Teatini, all’interno della Sezione leccese del Padiglione Italia curato da Vittorio Sgarbi nell’ambito della 54esima Biennale Internazionale d’Arte di Venezia. Continua le attività artistiche nel suo laboratorio Abitacolo, nel centro storico di Lecce.