ULTIM’ORA / TAP: ESPIANTO DEGLI ULIVI ‘CONGELATO’. LO DICE IL TAR DEL LAZIO
(E.C.)__________Il Tar Lazio ha bloccato qualche ora fa l’espianto degli ulivi perpetrato dalla società svizzera Tap, accogliendo, in via cautelare, il ricorso presentato dalla Regione Puglia.
Il ricorso della Regione Puglia, posto in essere dall’avvocato Mariano Alterio, si è mosso contro il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare il quale ha scelto di non costituirsi in giudizio. A costituirsi in giudizio, invece, la Trans Adriatic Pipeline A.G, rappresentata dai suoi legali.
La richiesta della regione Puglia, accolta dal Tar, riguarda l’annullamento “della nota del M.A.T.T.M. – Direzione Generale per le Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali prot. n. 7170 del 27.3.2017, nonché di ogni atto ad essa presupposto, connesso e conseguente”. È proprio questa nota ministeriale e quelle ad essa conseguenti, ad aver dato il via all’espianto ed alle proteste che ne sono conseguiti.
Il giudice, Gabriella de Michele, ha sottolineato come il ricorso sottoposto al suo giudizio “investe notevoli interessi pubblici, riferiti ad un’opera di importanza strategica nazionale” ma le modalità per la sua realizzazione “debbono ritenersi definitivamente approvate” attraverso “puntuali misure di mitigazione dell’impatto ambientale, riferite, in particolare, ai ripristini vegetazionali, ovvero all’espianto e al successivo reimpianto di ulivi, con progetto esecutivo sottoposto all’approvazione del Comune di Melendugno e della Regione Puglia (prescrizione A44)”.
La realizzazione esecutiva dell’opera di TAP deve essere condotta mediante “leale collaborazione fra le autorità amministrative preposte, tenuto conto delle scadenze stagionali da rispettare per le operazioni di espianto e reimpianto di cui trattasi, nonché delle deroghe previste, per lo spostamento di piante di ulivo, nel decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali in data 7 dicembre 2016, per quanto riguarda la necessità di già intervenuta VIA con esito positivo”.
Il giudice quindi richiede l‘immediato riesame, da parte del Ministero dell’Ambiente, dell’atto impugnato dalla Regione Puglia. La discussione è fissata al 19 aprile prossimo: sino a quella data gli ulivi non potranno quindi essere spostati dal loro sito attuale.
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